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Habana Up
Per la prima volta a Roma una mostra dedicata alla giovane arte contemporanea cubana
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedi’ 15 marzo alle ore 18,30, l’Istituto Cervantes di Roma e Sphaerica presentano: ”HABANA UP”
Per la prima volta a Roma arriva una mostra dedicata alla giovane arte cubana contemporanea.
La mostra, che vedrà esposte 62 opere (25 fotografie e 37 tele in tecnica mista) è a cura di Yohana Pirez Rodriguez e Giuseppe Ussani d’Escobar ed è organizzata dall’Istituto Cervantes in collaborazione con Sphaerica, con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba presso lo Stato Italiano, dell’IILA, del Comune di Roma, della Regione Lazio, della Provincia di Roma e dell’Associazione Parlamentare per l’Arte Contemporanea.
Le varie e più diverse creatività si sono messe insieme grazie allo spirito creativo ed unificatore dell’originale artista e grafico Xavier Llovet che ha fornito agli artisti le sue fotografie, sulle quali questi sono intervenuti con genialità. Come sostiene Giuseppe Ussani d’Escobar: “Questi artisti sono eredi spirituali dell’intera esperienza fantastica che vive nell’arte ed attraverso l’arte, dall’immaginario gotico a Bosch, personaggio che sconfinava nell’eresia e spirito libero, che attraverso la sua arte conquistò la Spagna di Filippo II, e
che sicuramente vedeva nella natura e nel desiderio erotico una espressione del divino e del mistero del divino sulla terra. La natura in Bosch s’insinua ovunque nelle sue opere, quale forza dirompente e sacra, fino ad assumere i contorni dell’umano; Wifredo Lam continua a vivere attraverso questi artisti,
a far sentire la sua voce sacra e misteriosa, la folgorazione della rivelazione si apre un varco nelle loro forme e tra i loro colori, e gli artisti non sono altro che lo strumento docile di un mondo primitivo e selvaggio, nella sua accezione di puro ed incontaminato, che ha scelto loro per manifestarsi. D’altra parte, come sosteneva Pascal, la mente non può e non potrà mai controllare tutte le ragioni del cuore, della vita e della natura e con Duchamp e Ingmar Bergman possiamo benissimo affermare che tutta la vita è una partita a scacchi con Eros e Tanatos e la si può vincere solo grazie alla leggerezza ed all’ ironia del fantastico.”
Si manifesta in questa esposizione una Cuba piena di novità dall’universo immaginario dell’arte che esprime le risorse più profonde e magiche della
sua natura, con spontaneità e rinnovato vigore. Cuba che conquista ed ama i linguaggi dell’arte europea ed internazionale, pur rielaborandoli e purificandoli attraverso la sua unicità di isola della fantasia, un microcosmo che opera continui incantesimi attraverso segreti ed incessanti processi alchemici, dove il Sacro è inscindibile dalla vita quotidiana e rende eterno, immortale ogni attimo della vita terrena.
Per la prima volta a Roma arriva una mostra dedicata alla giovane arte cubana contemporanea.
La mostra, che vedrà esposte 62 opere (25 fotografie e 37 tele in tecnica mista) è a cura di Yohana Pirez Rodriguez e Giuseppe Ussani d’Escobar ed è organizzata dall’Istituto Cervantes in collaborazione con Sphaerica, con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba presso lo Stato Italiano, dell’IILA, del Comune di Roma, della Regione Lazio, della Provincia di Roma e dell’Associazione Parlamentare per l’Arte Contemporanea.
Le varie e più diverse creatività si sono messe insieme grazie allo spirito creativo ed unificatore dell’originale artista e grafico Xavier Llovet che ha fornito agli artisti le sue fotografie, sulle quali questi sono intervenuti con genialità. Come sostiene Giuseppe Ussani d’Escobar: “Questi artisti sono eredi spirituali dell’intera esperienza fantastica che vive nell’arte ed attraverso l’arte, dall’immaginario gotico a Bosch, personaggio che sconfinava nell’eresia e spirito libero, che attraverso la sua arte conquistò la Spagna di Filippo II, e
che sicuramente vedeva nella natura e nel desiderio erotico una espressione del divino e del mistero del divino sulla terra. La natura in Bosch s’insinua ovunque nelle sue opere, quale forza dirompente e sacra, fino ad assumere i contorni dell’umano; Wifredo Lam continua a vivere attraverso questi artisti,
a far sentire la sua voce sacra e misteriosa, la folgorazione della rivelazione si apre un varco nelle loro forme e tra i loro colori, e gli artisti non sono altro che lo strumento docile di un mondo primitivo e selvaggio, nella sua accezione di puro ed incontaminato, che ha scelto loro per manifestarsi. D’altra parte, come sosteneva Pascal, la mente non può e non potrà mai controllare tutte le ragioni del cuore, della vita e della natura e con Duchamp e Ingmar Bergman possiamo benissimo affermare che tutta la vita è una partita a scacchi con Eros e Tanatos e la si può vincere solo grazie alla leggerezza ed all’ ironia del fantastico.”
Si manifesta in questa esposizione una Cuba piena di novità dall’universo immaginario dell’arte che esprime le risorse più profonde e magiche della
sua natura, con spontaneità e rinnovato vigore. Cuba che conquista ed ama i linguaggi dell’arte europea ed internazionale, pur rielaborandoli e purificandoli attraverso la sua unicità di isola della fantasia, un microcosmo che opera continui incantesimi attraverso segreti ed incessanti processi alchemici, dove il Sacro è inscindibile dalla vita quotidiana e rende eterno, immortale ogni attimo della vita terrena.
15
marzo 2012
Habana Up
Dal 15 marzo al 20 maggio 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
INSTITUTO CERVANTES (NAVONA)
Roma, Piazza Navona, 91, (Roma)
Roma, Piazza Navona, 91, (Roma)
Orario di apertura
dal martedí alvenerdí dalle 11 alle 13/ dalle 17 alle 21– sabato e domenica dalle 16 alle 21
Vernissage
15 Marzo 2012, h 18.30
Curatore