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Haec est civitas mea. Opere di giovani artisti dell’Accademia “I.S. Glazunov” di Mosca
Dopo il grande successo riscosso a Roma, dove è stata presentata, per la prima volta in Italia, nel Complesso Monumentale del Vittoriano, arriva a SATURA art gallery la mostra “HAEC EST CIVITAS MEA”, che presenta al pubblico le grandiose opere di 32 artisti dell’Accademia “I.S. Glazunov” di Mosca.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il grande successo riscosso a Roma, dove è stata presentata, per la prima volta in Italia, nel Complesso Monumentale del Vittoriano, arriva a Genova, nelle suggestive sale di Palazzo Stella, dove sarà possibile ammirare i quadri di grande formato di 32 giovani pittori diplomatisi all’Accademia moscovita che rappresenta l’orgoglio dell’arte russa contemporanea.
Elemento d'interesse dell'esposizione, dedicata al trentennale dell'Accademia Russa di pittura, scultura e architettura di Il'jà Glazunòv, consiste nel fatto che i pittori russi contemporanei portino avanti, sulla base della grande scuola greca e romana, un tema nazionale e che, come all'epoca del Rinascimento italiano, raccontino, con linguaggio classico, pagine della propria storia. Non è un caso se, come titolo dell'esposizione, è stata scelta la frase latina «Haec est civitas mea»: nella storia russa i pittori italiani hanno avuto un ruolo quanto mai rilevante. Tradizionalmente nel XIX secolo i migliori diplomati dell'Imperiale Accademia di Belle Arti, come stabilito dall'Imperatore in persona, venivano mandati in Italia per un lungo soggiorno, nel corso del quale godevano il privilegio di ricevere una speciale “pensione”, di viaggiare e creare, studiando i sublimi modelli dell'arte, dall'antichità ai tempi moderni. L'Italia divenne così luogo di pellegrinaggio degli artisti russi, consolidando il secolare legame culturale tra le nostre nazioni. L'anno delle “Stagioni russe” in Italia è un meraviglioso pretesto per rinnovare l'insigne tradizione dell'Imperiale Accademia di Belle Arti e per osservare come stia continuando questa interazione culturale nel mondo attuale.
La convinzione che «gli studi sono le ali, senza le quali un artista non può innalzarsi fino alle vette dello spirito e della maestria», comune a Il'jà Glazunòv e ai suoi allievi, continuatori della tradizione della scuola russa, ha dato lo stimolo alla creazione di un'istituzione russa che, alla base del suo processo formativo, ha il metodo classico di educazione artistica.
La presente esposizione ripercorre la storia di questo fiore all'occhiello della didattica e formazione della scuola russa. I meccanismi della narrazione sono le opere, in cui il realismo contemporaneo e la tradizione russa vengono a fondersi, regalando allo spettatore un suggestivo racconto per immagini della secolare cultura pittorica moscovita.
Elemento d'interesse dell'esposizione, dedicata al trentennale dell'Accademia Russa di pittura, scultura e architettura di Il'jà Glazunòv, consiste nel fatto che i pittori russi contemporanei portino avanti, sulla base della grande scuola greca e romana, un tema nazionale e che, come all'epoca del Rinascimento italiano, raccontino, con linguaggio classico, pagine della propria storia. Non è un caso se, come titolo dell'esposizione, è stata scelta la frase latina «Haec est civitas mea»: nella storia russa i pittori italiani hanno avuto un ruolo quanto mai rilevante. Tradizionalmente nel XIX secolo i migliori diplomati dell'Imperiale Accademia di Belle Arti, come stabilito dall'Imperatore in persona, venivano mandati in Italia per un lungo soggiorno, nel corso del quale godevano il privilegio di ricevere una speciale “pensione”, di viaggiare e creare, studiando i sublimi modelli dell'arte, dall'antichità ai tempi moderni. L'Italia divenne così luogo di pellegrinaggio degli artisti russi, consolidando il secolare legame culturale tra le nostre nazioni. L'anno delle “Stagioni russe” in Italia è un meraviglioso pretesto per rinnovare l'insigne tradizione dell'Imperiale Accademia di Belle Arti e per osservare come stia continuando questa interazione culturale nel mondo attuale.
La convinzione che «gli studi sono le ali, senza le quali un artista non può innalzarsi fino alle vette dello spirito e della maestria», comune a Il'jà Glazunòv e ai suoi allievi, continuatori della tradizione della scuola russa, ha dato lo stimolo alla creazione di un'istituzione russa che, alla base del suo processo formativo, ha il metodo classico di educazione artistica.
La presente esposizione ripercorre la storia di questo fiore all'occhiello della didattica e formazione della scuola russa. I meccanismi della narrazione sono le opere, in cui il realismo contemporaneo e la tradizione russa vengono a fondersi, regalando allo spettatore un suggestivo racconto per immagini della secolare cultura pittorica moscovita.
10
maggio 2018
Haec est civitas mea. Opere di giovani artisti dell’Accademia “I.S. Glazunov” di Mosca
Dal 10 maggio al 09 giugno 2018
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 9:30 - 13:00/15:00 - 19:00
sabato 15:00 – 19:00
Vernissage
10 Maggio 2018, 18.30
Autore
Curatore