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Hallelujah Toscana
La GAMC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”, a Viareggio, ospita dal 2 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 la mostra Hallelujah Toscana, fotografie di Marco Paoli, poesie di Alba Donati, curata da Sergio Risaliti e organizzata da Marcella Cangioli, Firenze Città Nascosta.
Comunicato stampa
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La GAMC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”, a Viareggio, ospita dal 2 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 la mostra Hallelujah Toscana, fotografie di Marco Paoli, poesie di Alba Donati, curata da Sergio Risaliti e organizzata da Marcella Cangioli, Firenze Città Nascosta.
Marco Paoli ha viaggiato tanto in giro per il mondo, per piacere e per lavoro, dall’Amazzonia all’Ethiopia, suo ultimo progetto, durato oltre cinque anni. Dopo tanto peregrinare si è ricongiunto con la sua terra d’origine, la Toscana. Hallelujah Toscana è un’esplorazione nel profondo, un racconto di una Toscana misconosciuta, fatta di contraddizioni, sfumature, bellezze fuori dall’iconografia classica conosciuta in tutto il mondo. Una Toscana antica e contemporanea, suggestiva e romantica ma anche dolorosa e misteriosa, un atto d’amore. “In questo viaggio – racconta Marco Paoli – ho ritrovato la meraviglia, lo splendore nascosto ai più; ma ho visto e sofferto anche l’abbandono in tutta la sua potenza. Gloriosi passati sepolti e dimenticati; rovine, resti, splendidi edifici dismessi e lasciati a loro stessi. Dove le tracce dell’umanità si perdono e la natura, indisturbata, trionfa… Il titolo è importante, è un gioco di equilibrio tra il sacro e il profano, come nel testo di Leonard Cohen. Hallelujah è un inno, una semplice esclamazione. Talvolta è sarcastica, magari polemica”.
Grazie all’incontro con la poetessa Alba Donati, anche lei toscana, le immagini che compongono questo percorso sono diventate eloquenti. “Alba riesce ad andare al di là di ciò che gli ‘occhi ciechi’ di un fotografo possono scorgere. Con le sue poesie – prosegue Paoli – attraversa la superficie puramente visiva delle mie fotografie. E dona loro voce”. Da questo incontro, nel 2017, è nato un libro, Hallelujah Toscana, pubblicato da Contrasto, con una splendida prefazione dello scrittore premio Pulitzer Michael Cunningham, che ora, a Viareggio, alla GAMC, prende corpo in una mostra, la prima di una serie che vedrà altre tappe nel 2019 a Firenze e in altri luoghi della Toscana.
In questa sede troviamo una selezione di circa trenta immagini esclusivamente in bianco e nero, ormai cifra stilistica del fotografo, dove la presenza umana è volutamente assente, anche se l’uomo è l’artefice di ciò che viene fermato in questi scatti. Ci sono le atmosfere spettrali di alcune ville e dei loro giardini, come Villa Schifanoia a Firenze, Villa Corsini a San Casciano, Villa Garzoni a Collodi, Villa Mansi a Lucca, abitate da silenti sculture rivestite di muschio. Ci sono: il parco di Celle con le sue opere contemporanee, il marmo vivido delle cave di Carrara, la Fonte delle Fate a Poggibonsi dove galleggiano i coccodrilli e i corpi rannicchiati di Mimmo Paladino, ma anche il Padule di Fucecchio, il carcere di Pianosa. C’è la nebbia che avvolge ogni cosa; c’è l’acqua con le sue sorgenti; ci sono alberi che arrivano fino al cielo; radici nodose che arrivano in profondità. C’è una “silenziosa malinconia” nelle evocative immagini di Marco Paoli, che appaiono così libere di rivelare quelle emozioni nascoste che solo un paesaggio incontaminato sa regalare. Ma c’è anche il mistero di ex ospedali psichiatrici, come quello di Volterra, dove ancora rimangono tracce dei graffiti di NOF4 (così si firmava Oreste Fernando Nannetti, che li realizzava con la fibbia della sua divisa, paziente del manicomio dal 1959 al 1973), di isole, cimiteri, statue… elementi che stanno a simboleggiare che qualcosa in passato c’è stato. Il tutto puntualmente accompagnato in questo percorso dai versi potenti e evocativi di Alba Donati.
Marco Paoli è nato a Tavarnelle Val di Pesa, in Toscana, nel 1959. Vive e lavora a Firenze. Tra i suoi progetti e lavori fotografici: Amazonlife Project, la documentazione del progetto Busajo a Soddo, in Etiopia, a sostegno dei bambini di strada. Con Giunti ha pubblicato i volumi Ballads, Silenzio, ed Ethiopia. Ha esposto a Washington nella sede del consiglio Europeo, a New York alla sede dell’ONU, a San Francisco e al Macro di Roma.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea2018” / Giovani Sì.
Marco Paoli ha viaggiato tanto in giro per il mondo, per piacere e per lavoro, dall’Amazzonia all’Ethiopia, suo ultimo progetto, durato oltre cinque anni. Dopo tanto peregrinare si è ricongiunto con la sua terra d’origine, la Toscana. Hallelujah Toscana è un’esplorazione nel profondo, un racconto di una Toscana misconosciuta, fatta di contraddizioni, sfumature, bellezze fuori dall’iconografia classica conosciuta in tutto il mondo. Una Toscana antica e contemporanea, suggestiva e romantica ma anche dolorosa e misteriosa, un atto d’amore. “In questo viaggio – racconta Marco Paoli – ho ritrovato la meraviglia, lo splendore nascosto ai più; ma ho visto e sofferto anche l’abbandono in tutta la sua potenza. Gloriosi passati sepolti e dimenticati; rovine, resti, splendidi edifici dismessi e lasciati a loro stessi. Dove le tracce dell’umanità si perdono e la natura, indisturbata, trionfa… Il titolo è importante, è un gioco di equilibrio tra il sacro e il profano, come nel testo di Leonard Cohen. Hallelujah è un inno, una semplice esclamazione. Talvolta è sarcastica, magari polemica”.
Grazie all’incontro con la poetessa Alba Donati, anche lei toscana, le immagini che compongono questo percorso sono diventate eloquenti. “Alba riesce ad andare al di là di ciò che gli ‘occhi ciechi’ di un fotografo possono scorgere. Con le sue poesie – prosegue Paoli – attraversa la superficie puramente visiva delle mie fotografie. E dona loro voce”. Da questo incontro, nel 2017, è nato un libro, Hallelujah Toscana, pubblicato da Contrasto, con una splendida prefazione dello scrittore premio Pulitzer Michael Cunningham, che ora, a Viareggio, alla GAMC, prende corpo in una mostra, la prima di una serie che vedrà altre tappe nel 2019 a Firenze e in altri luoghi della Toscana.
In questa sede troviamo una selezione di circa trenta immagini esclusivamente in bianco e nero, ormai cifra stilistica del fotografo, dove la presenza umana è volutamente assente, anche se l’uomo è l’artefice di ciò che viene fermato in questi scatti. Ci sono le atmosfere spettrali di alcune ville e dei loro giardini, come Villa Schifanoia a Firenze, Villa Corsini a San Casciano, Villa Garzoni a Collodi, Villa Mansi a Lucca, abitate da silenti sculture rivestite di muschio. Ci sono: il parco di Celle con le sue opere contemporanee, il marmo vivido delle cave di Carrara, la Fonte delle Fate a Poggibonsi dove galleggiano i coccodrilli e i corpi rannicchiati di Mimmo Paladino, ma anche il Padule di Fucecchio, il carcere di Pianosa. C’è la nebbia che avvolge ogni cosa; c’è l’acqua con le sue sorgenti; ci sono alberi che arrivano fino al cielo; radici nodose che arrivano in profondità. C’è una “silenziosa malinconia” nelle evocative immagini di Marco Paoli, che appaiono così libere di rivelare quelle emozioni nascoste che solo un paesaggio incontaminato sa regalare. Ma c’è anche il mistero di ex ospedali psichiatrici, come quello di Volterra, dove ancora rimangono tracce dei graffiti di NOF4 (così si firmava Oreste Fernando Nannetti, che li realizzava con la fibbia della sua divisa, paziente del manicomio dal 1959 al 1973), di isole, cimiteri, statue… elementi che stanno a simboleggiare che qualcosa in passato c’è stato. Il tutto puntualmente accompagnato in questo percorso dai versi potenti e evocativi di Alba Donati.
Marco Paoli è nato a Tavarnelle Val di Pesa, in Toscana, nel 1959. Vive e lavora a Firenze. Tra i suoi progetti e lavori fotografici: Amazonlife Project, la documentazione del progetto Busajo a Soddo, in Etiopia, a sostegno dei bambini di strada. Con Giunti ha pubblicato i volumi Ballads, Silenzio, ed Ethiopia. Ha esposto a Washington nella sede del consiglio Europeo, a New York alla sede dell’ONU, a San Francisco e al Macro di Roma.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea2018” / Giovani Sì.
02
dicembre 2018
Hallelujah Toscana
Dal 02 dicembre 2018 al 06 gennaio 2019
fotografia
Location
GAMC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA LORENZO VIANI – PALAZZO DELLE MUSE
Viareggio, Piazza Giuseppe Mazzini, 22, (Lucca)
Viareggio, Piazza Giuseppe Mazzini, 22, (Lucca)
Biglietti
Biglietto ordinario: Intero € 8,00 – Ridotto € 4,00
Biglietto unico GAMC | Villa Paolina museo archeologici e dell’Uomo “Alberto Carlo Blanc”| Museo della Marineria “Alberto Gianni”: Intero € 10,00 – Ridotto € 5,00
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato dalle 15.30 alle 19.30
Domenica dalle 9.30 alle 13.30 – dalle 15.30 alle 19.30
Lunedì e martedì chiuso. Giorni di chiusura: 25 e 26 dicembre – 1 gennaio
Autore
Curatore