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Hans van der Meer – European Fields. Calciatori della domenica
Una selezione di circa quaranta fotografie e un video
Comunicato stampa
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Il Museo di Fotografia Contemporanea, in collaborazione con l'Assessorato ai Giovani, Sport e Promozione Attività Turistica della Regione Lombardia, Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, "Sportweek", Mondriaan Foundation, presenta la mostra di fotografie di olandese Hans van der Meer European Fields. Calciatori della domenica, un ampio insieme di immagini dedicate al calcio amatoriale realizzate in più di venti paesi europei.
Una selezione di circa quaranta fotografie di van der Meer sono ingrandite e proposte in una mostra all'aperto in piazza Gramsci, di fronte al Museo di Fotografia Contemporanea.
Per loccasione il Museo di Fotografia Contemporanea ha commissionato allartista un video, intitolato Campi di calcio, realizzato nei campi amatoriali dell'area urbana milanese e di alcune località della Lombardia, che viene proposto insieme alla mostra, nella hall d'ingresso del museo.
Attivo dai primi anni Ottanta, dopo alcuni reportage di indagine sociale sui comportamenti urbani, sul traffico, sul mondo del lavoro, nel 1995 l'importante fotografo olandese ha avviato la sua ricerca su questo tema con una prima indagine sui campi di calcio del suo paese, subito allargata alle Fiandre e ad alcuni altri paesi dEuropa. Il progetto ha visto van der Meer ritornare alle radici e ai significati originari del football: un pezzo di terra, 22 giocatori, qualche spettatore, case, qualche animale intorno, il vasto paesaggio nel quale il campo è stato ricavato. Uomini che giocano in uno spazio del mondo ritagliato e dedicato al gioco.
I primi risultati del lavoro di van der Meer sono stati pubblicati nel 1998 nel volume Dutch Fields (Campi olandesi). Le straordinarie immagini a colori parlano del paesaggio, dei luoghi diversi in cui viviamo, della cultura contemporanea, assumendo il gioco del calcio come metafora dei comportamenti e della vita stessa.
Nel 2000 l'artista ha realizzato un video, Flemish Fields, prodotto da Paradox, nel quale con simpatia, rispettosa ironia, sottile humour, mostra il divario fra ambizioni umane ed effettivi risultati dei giocatori dilettanti, fra percezione interiore di se stessi dei giocatori in azione e oggettività della scena effettivamente percepita dallo spettatore.
La ricerca di Hans van der Meer si è successivamente ampliata a più di venti paesi europei, dalla Germania allUngheria, dalla Svizzera al Portogallo, dalla Polonia all'Italia, dalla Francia alla Svezia, alla Romania, al Belgio, alla Slovenia, allIrlanda, alla Spagna, anche grazie a committenze da parte di musei e importanti centri di fotografia, componendo una vasta e sorprendente raccolta di immagini che ci parlano del calcio in modo totalmente diverso da quello che i mass media regolarmente ci propongono quando danno rappresentazione del calcio professionale, del grande business dello sport e dei suoi miti.
Hans van der Meer sa leggere in un motivo molto popolare un modo di essere dell'umanità contemporanea: il calcio è parte della nostra cultura e del nostro desiderio di gioco e i molti campi di calcio sono parte del nostro paesaggio. Le fotografie dell'artista olandese combinano in modo molto sapiente situazioni di gioco, spesso buffe, a volte goffe, divertenti, talvolta surreali, con paesaggi particolarmente interessanti che stanno intorno al campo di calcio.
Le piccole figure dei giocatori si muovono in grandi scenari di città, periferie industriali, campagna, mare o montagna, deliziosamente composte in rappresentazioni che rimandano alla pittura fiamminga classica, allo stesso Bruegel, unendo un forte senso della rappresentazione del grande spazio misurato prospetticamente alla analisi dei comportamenti e delle singole pose.
Un importante insieme di fotografie realizzate in Europa è raccolto nel volume European Fields, edito da Steidl (edizione inglese).
Dal 23 settembre al 19 novembre 2006, la mostra all'aperto sarà allestita sotto ai portici del Palazzo Arese Jacini a Cesano Maderno, nell'ambito della sesta edizione del Festival di Fotografia Foto&Photo.
Una selezione di circa quaranta fotografie di van der Meer sono ingrandite e proposte in una mostra all'aperto in piazza Gramsci, di fronte al Museo di Fotografia Contemporanea.
Per loccasione il Museo di Fotografia Contemporanea ha commissionato allartista un video, intitolato Campi di calcio, realizzato nei campi amatoriali dell'area urbana milanese e di alcune località della Lombardia, che viene proposto insieme alla mostra, nella hall d'ingresso del museo.
Attivo dai primi anni Ottanta, dopo alcuni reportage di indagine sociale sui comportamenti urbani, sul traffico, sul mondo del lavoro, nel 1995 l'importante fotografo olandese ha avviato la sua ricerca su questo tema con una prima indagine sui campi di calcio del suo paese, subito allargata alle Fiandre e ad alcuni altri paesi dEuropa. Il progetto ha visto van der Meer ritornare alle radici e ai significati originari del football: un pezzo di terra, 22 giocatori, qualche spettatore, case, qualche animale intorno, il vasto paesaggio nel quale il campo è stato ricavato. Uomini che giocano in uno spazio del mondo ritagliato e dedicato al gioco.
I primi risultati del lavoro di van der Meer sono stati pubblicati nel 1998 nel volume Dutch Fields (Campi olandesi). Le straordinarie immagini a colori parlano del paesaggio, dei luoghi diversi in cui viviamo, della cultura contemporanea, assumendo il gioco del calcio come metafora dei comportamenti e della vita stessa.
Nel 2000 l'artista ha realizzato un video, Flemish Fields, prodotto da Paradox, nel quale con simpatia, rispettosa ironia, sottile humour, mostra il divario fra ambizioni umane ed effettivi risultati dei giocatori dilettanti, fra percezione interiore di se stessi dei giocatori in azione e oggettività della scena effettivamente percepita dallo spettatore.
La ricerca di Hans van der Meer si è successivamente ampliata a più di venti paesi europei, dalla Germania allUngheria, dalla Svizzera al Portogallo, dalla Polonia all'Italia, dalla Francia alla Svezia, alla Romania, al Belgio, alla Slovenia, allIrlanda, alla Spagna, anche grazie a committenze da parte di musei e importanti centri di fotografia, componendo una vasta e sorprendente raccolta di immagini che ci parlano del calcio in modo totalmente diverso da quello che i mass media regolarmente ci propongono quando danno rappresentazione del calcio professionale, del grande business dello sport e dei suoi miti.
Hans van der Meer sa leggere in un motivo molto popolare un modo di essere dell'umanità contemporanea: il calcio è parte della nostra cultura e del nostro desiderio di gioco e i molti campi di calcio sono parte del nostro paesaggio. Le fotografie dell'artista olandese combinano in modo molto sapiente situazioni di gioco, spesso buffe, a volte goffe, divertenti, talvolta surreali, con paesaggi particolarmente interessanti che stanno intorno al campo di calcio.
Le piccole figure dei giocatori si muovono in grandi scenari di città, periferie industriali, campagna, mare o montagna, deliziosamente composte in rappresentazioni che rimandano alla pittura fiamminga classica, allo stesso Bruegel, unendo un forte senso della rappresentazione del grande spazio misurato prospetticamente alla analisi dei comportamenti e delle singole pose.
Un importante insieme di fotografie realizzate in Europa è raccolto nel volume European Fields, edito da Steidl (edizione inglese).
Dal 23 settembre al 19 novembre 2006, la mostra all'aperto sarà allestita sotto ai portici del Palazzo Arese Jacini a Cesano Maderno, nell'ambito della sesta edizione del Festival di Fotografia Foto&Photo.
08
giugno 2006
Hans van der Meer – European Fields. Calciatori della domenica
Dall'otto giugno al 17 settembre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MUFOCO – MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA – VILLA GHIRLANDA
Cinisello Balsamo, Via Giovanni Frova, 10, (Milano)
Cinisello Balsamo, Via Giovanni Frova, 10, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-19; giovedì 10-23
da lunedì 7 agosto a domenica 3 settembre
Vernissage
8 Giugno 2006, ore 21
Autore
Curatore