La serie di lavori proposta in “So what? Still Good!” segue un arco compositivo pluriennale, nel quale l’artista ha approfondito aspetti e riti dell’arte contemporanea.
“So what? Still Good!” è stata ideata come una retrospettiva delle opere dell’artista.
Nicolaus lavora su di una moltitudine di livelli, in una ricerca artistica raffinata e riflessiva che consente allo spettatore di immergersi in ciò che equivale ad una visione eclettica e indipendente.


L’ARTISTA
Nato a Monaco nel 1955, Heinrich Nicolaus compie i suoi studi in Germania presso varie scuole d’arte e di grafica. Attivo come indipendente fin dal 1978, negli anni Ottanta, per staccarsi dal movimento neoespressionista tedesco, decide di trasferirsi in Italia. Già noto al pubblico come artista che non conosce etichette di “scuola”, Nicolaus balza agli onori della critica, imponendosi anche nel mercato newyorkese, con la sua prima importante personale nel 1985. Dal 1987 inizia ad interessarsi al progetto Ein Museum für das Jahr 2000, che diventerà il progetto MOMAP nel 2005. Negli anni Ottanta la sua presenza all’interno del panorama culturale si fa sempre più rilevante grazie a moltissime esposizioni presso le più importanti gallerie europee ed americane. Giocando con il linguaggio delle diverse tendenze artistiche contemporanee, Nicolaus cerca nelle sue opere di realizzare uno scambio, un dialogo, tra le diverse discipline: scultura,pittura, installazioni, design, grafica, musica, coreografia, fino ad arrivare, o meglio a sconfinare, nel grande mare dell’economia. È questo il fulcro attorno al quale ruota il progetto Tirania 9. (1992/1993) Nel 1996 cura il progetto ICECOCU a Seoul, Corea del Sud. Dal 1999 è impegnato nel progetto Dormice. Nel 2005 riprende il lavoro individuale con il ciclo “Principesse in fuga”.
Dal 1994 membro dell’ accademia degli incolti a Roma.
Le sue opere sono presenti nelle maggiori collezioni internazionali, come l'Albertina-Vienna, la Collezione Deutsche Bank-Singapore e Francoforte, la Collezione Chase Manhattan-New York, il Museo Leopold Hoesch-Dueren, il Museo Wuerth-Kuenzelsau, la Collezione Città di Monaco,la Collezione Città di Kiel, FRAC de Bourgogne, FRAC Strassbourg, Museo di Tolosa, Palazzo Forti, Verona (con Dormice), Scottsdale Center for Contemporary Art, Arizona, Bouwfonds Kunstcollectie, Hoevelaken, Universitaet Graz, Griesbach Collection, Sammlung Hanck, Duesseldorf, Comune di Greve in Chianti (scultura all’aperto), Comune di Civitella d’Agliano (scultura all’aperto), CRESPO Collection, Frankfurt