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Henri Chopin
In mostra i “dattilopoemi” e un dattiloscritto inedito del 1959, “Vivre pour vivre – ou les expériences des hauts-parleurs”. Inoltre, i video che documentano le performance.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Parigi, 1922- Norfolk, 2008.
Performer, poeta, regista, musicista, scultore, Henri Chopin è una figura chiave nell'ambito della poesia sonora e della poesia d'avanguardia.
L'incontro con Isidore Isou negli anni Cinquanta a Parigi e con François Dufrène, l'amicizia con i lettristi e con gli ultralettristi, lo aiutano a superare le tragiche esperienze personali vissute durante la guerra spingendolo verso una ricerca sul suono di tipo profondamente sperimentale, condotta utilizzando un microfono e un registratore portatile.
Partendo “dall'immensa e complessa fabbrica che è il corpo” Chopin mette in scena delle Performance in cui emette dei suoni vocali che traducono in termini radicalmente nuovi le espressioni linguistiche tradizionali. Egli intende superare le barriere del linguaggio codificato alla ricerca di una nuova forma di comunicazione che attinga ad un alfabeto prelinguistico, universale, ancestrale e dunque più vicino alla vera natura dell'uomo.
Negli anni Sessanta queste sonorità trovano una definizione più concreta nei manoscritti e nei dattilopoemi: trascrizioni del suono sulla carta per mezzo della macchina da scrivere. Essi rappresentano un'ulteriore passo verso quella insubordinazione del linguaggio che dà alla parola, alla lettera, la possibilità di tramutarsi in “nastri sensibili”, ridefinendone il ruolo nel dispositivo della comunicazione.
L'intenzione primaria di Chopin è quella di associare su di un unico oggetto, due ordini fino a quel momento distinti di percezioni sensoriali: quelle dell'occhio e quelle dell'orecchio. Esse, interagendo tra loro, generano una moltitudine di virtualità che ogni spettatore è libero di interpretare a suo modo.
Inventa una scrittura nuova a cui non interessa il dibattito “artistico” o “estetico”: egli infatti elabora, attraversa e traduce molteplici tracce di vocalità evanescenti, articolandole in forme: un modo altro di de-scrivere incessantemente il mondo o forse l'indizio di un altro universo.
Così scrive l'artista in Les filtres de l'alphabet et de l'E: “Contro tutte le sentenze che diventano clichés, contro il decalogo che diventa stranezza, da un lato avevo il corpo, dall'altro il verbo, che non aveva più lo scopo di formare una grande opera e men che meno un poema esemplare, la sola uscita era dare al verbo per una parte tutte le sue attrattive sensoriali e per l'altra far intendere l'unica
'meraviglia del mondo', cioè la vita unicamente e in tutti i sensi”.
Oltre ai dattilopoemi ai quali l'artista si dedicherà incessantemente fino alla scomparsa, la mostra presenta il manoscritto originale inedito “Vivre pour vivre – ou les expériences des hauts-parleurs”del 1959 e i video che documentano le performance.
Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni del mondo.
05
dicembre 2015
Henri Chopin
Dal 05 al 16 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA L’ELEFANTE
Treviso, Via Roggia, 52, (Treviso)
Treviso, Via Roggia, 52, (Treviso)
Orario di apertura
Da martedì a sabato ore 15.00-19.00
Vernissage
5 Dicembre 2015, Ore 18.00
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