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Hôtel de la Lune – Devozioni V
Ogni tappa del ciclo è un’opera originale pensata per essere realizzata unicamente nello spazio in cui è stata sviluppata
Comunicato stampa
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Devozioni è un progetto creato da Hôtel de la Lune*. Il suo campo artistico è un territorio ibrido fra le arti visive e le arti performative. Al centro della ricerca sta lo studio di spazi architettonici particolari per recuperarne il senso originario nella cornice di un tema generale identificato nel problema della doppia natura dell’uomo, trascendente e terrestre. Strade, case abbandonate, boschi, vecchie fabbriche, antiche miniere, ex istituti religiosi in abbandono, chiese sconsacrate, sono i luoghi da cui sviluppare ogni sessione di lavoro. Ogni tappa del ciclo è un’opera originale pensata per essere realizzata unicamente nello spazio in cui è stata sviluppata. Le istallazioni del progetto Devozioni sono qualcosa che è al di fuori dello spettatore. Sono interventi chirurgici per pulire una ferita rimasta aperta in qualche luogo della terra e permettergli di tornare a sanguinare. Una squadra di persone entra in un luogo dimenticato, in attesa e in attenzione (parole che hanno la stessa radice), per restituirgli la “visione” che quel luogo conteneva in sé. Allo spettatore è data esclusivamente la possibilità di osservare tale visione.
Litanies pour un retour – devozioni IV
Una creazione di Hôtel de la Lune
direzione, spazio e tempo: Gian Maria Tosatti
azione: Elena Ciardella
interventi sullo spazio: Tommaso Garavini, Elisabetta Mancini
costumi: Gianluca Falaschi, Francesca Spocchia
organizzazione: Chiara Crupi
responsabile dell’allestimento: Elisabetta Mancini
produzione: Hôtel de la Lune
Al centro della quarta tappa di Devozioni non c’è neppure una immagine sacra. L’unica presente è la sagoma di un crocifisso assente, staccato da una parete dopo chissà quanti anni. Il crocifisso diventa oggetto, oggetto mancante. L’assenza, il silenzio di Dio, delle cose, stanno al centro di questo lavoro. Si riempie uno spazio per fare il vuoto. Si copre il suono col rumore per fare il silenzio.
Litanies pour un retour è nato in una stanza, durante una notte. Senza aver programmato alcun intervento. Senza nemmeno sapere il perché di tale coincidenza. Un luogo ha dettato il suo racconto. Noi abbiamo semplicemente scritto. Poi, in un secondo momento, abbiamo letto tutte le parole in fila.
Litanies pour un retour è un lavoro sul tempo e sull’attesa. La sua scrittura si aggiunge alle migliaia e migliaia di righe spese per parlare della responsabilità degli italiani nella deportazione degli ebrei alla fine del ventennio fascista. Non si tratta dunque di un lavoro importante. E’ un opera ulteriore che nasce dalla necessità di stare nel discorso. Di essere parole nel discorso. Ancora una volta non si vuol dire nulla. Perché talvolta le parole si attendono. Si attendono per anni e per secoli.
Quest’opera è dedicata a Vittorio De Sica.
In una manciata di polvere vi mostrerò la paura. (T.S. Eliot)
Nella città di K – devozioni V (debutto)
Una creazione di Hôtel de la Lune
direzione, spazio e tempo: Gian Maria Tosatti
azione: Akmed Mohamed, Asia
interventi sullo spazio: Elisabetta Mancini
realizzazione dei costumi: Francesca Spocchia
organizzazione: Chiara Crupi
responsabile dell’allestimento: Elisabetta Mancini
produzione: Hôtel de la Lune
«Chi sono? Che cosa sono? Qual è la radice che è in me? » Al centro della quinta tappa di Devozioni torna una figura archetipa del Cristianesimo. Gesù a trent’anni è interrogato attraverso le sue stesse domande.
Nella ricerca di Devozioni non c’è logos. La domanda è stato, è spazio, è tempo. Alla domanda si giunge per correlativo oggettivo. Spogliare la vicenda di Cristo dalla «parola» e dalla «scrittura», ridurla al silenzio. Ciò significa rendere puro l’archetipo, inscindibile dalla particella terminale, l’essere umano, che ad esso si riferisce. Nessun sostantivo. Nessuna definizione. Nessuna differenza.
Si è scelto un luogo che non amplifica nulla, non valorizza. E’ freddo e tagliente come una lama di rasoio. Ogni elemento scivola su di esso fino al grado zero alla semplificazione più elementare, alla scomparsa.
Il rapporto fra l’uomo e la sua identità, il rapporto fra l’uomo e la natura differente, il rapporto fra l’uomo e la sua natura affine.
Nella città di K – devozioni V è un lavoro sulla natura e sul tempo. Sull’ascendenza e la discendenza. Quello che si vede non è realmente quello che conosciamo. I nomi sono deposti, le nature si misurano avvicinandosi. Si può seguire quest’opera solo attraverso la sua spettrografia.
Quest’opera è dedicata ad Agota Kristof e a Platone.
Oggetto dell’arte: renderci lo spazio e il tempo sensibili. Fabbricare per noi uno spazio, un tempo umani, fatti dall’uomo, che pure siano il tempo e lo spazio. (Simone Weil)
Videomateriali
?
Le lait miraculeux de la Vierge – devozioni I (giugno 2005 - 7 min)?
Magdalena – devozioni II (novembre 2005 - 5 min)
Madonna con bambino – devozioni III (marzo 2006 - 5 min)
?Documentario Rai – dietro le quinte di Devozioni (aprile 2006 - 10 min)
*Hôtel de la Lune è una formazione di ricerca che opera sulla sperimentazione di principi tecnici legati alle arti performative.
Nata all’interno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera nel 2002, la squadra di lavoro risiede a Roma dal 2004, dove ha iniziato un percorso strettamente legato alla connessione tra arti visive e performative.
Ogni progetto di Hôtel de la Lune è diviso in due linee procedurali, una tecnica e una etica. Ciò significa che le creazioni del gruppo si pongono l’obiettivo compiere una sperimentazione scientifica su un determinato principio tecnico-performativo, e al contempo di realizzare, attraverso tale strumento metodologico, una indagine su una domanda legata al contesto socio-politico-culturale presente.
Litanies pour un retour – devozioni IV
Una creazione di Hôtel de la Lune
direzione, spazio e tempo: Gian Maria Tosatti
azione: Elena Ciardella
interventi sullo spazio: Tommaso Garavini, Elisabetta Mancini
costumi: Gianluca Falaschi, Francesca Spocchia
organizzazione: Chiara Crupi
responsabile dell’allestimento: Elisabetta Mancini
produzione: Hôtel de la Lune
Al centro della quarta tappa di Devozioni non c’è neppure una immagine sacra. L’unica presente è la sagoma di un crocifisso assente, staccato da una parete dopo chissà quanti anni. Il crocifisso diventa oggetto, oggetto mancante. L’assenza, il silenzio di Dio, delle cose, stanno al centro di questo lavoro. Si riempie uno spazio per fare il vuoto. Si copre il suono col rumore per fare il silenzio.
Litanies pour un retour è nato in una stanza, durante una notte. Senza aver programmato alcun intervento. Senza nemmeno sapere il perché di tale coincidenza. Un luogo ha dettato il suo racconto. Noi abbiamo semplicemente scritto. Poi, in un secondo momento, abbiamo letto tutte le parole in fila.
Litanies pour un retour è un lavoro sul tempo e sull’attesa. La sua scrittura si aggiunge alle migliaia e migliaia di righe spese per parlare della responsabilità degli italiani nella deportazione degli ebrei alla fine del ventennio fascista. Non si tratta dunque di un lavoro importante. E’ un opera ulteriore che nasce dalla necessità di stare nel discorso. Di essere parole nel discorso. Ancora una volta non si vuol dire nulla. Perché talvolta le parole si attendono. Si attendono per anni e per secoli.
Quest’opera è dedicata a Vittorio De Sica.
In una manciata di polvere vi mostrerò la paura. (T.S. Eliot)
Nella città di K – devozioni V (debutto)
Una creazione di Hôtel de la Lune
direzione, spazio e tempo: Gian Maria Tosatti
azione: Akmed Mohamed, Asia
interventi sullo spazio: Elisabetta Mancini
realizzazione dei costumi: Francesca Spocchia
organizzazione: Chiara Crupi
responsabile dell’allestimento: Elisabetta Mancini
produzione: Hôtel de la Lune
«Chi sono? Che cosa sono? Qual è la radice che è in me? » Al centro della quinta tappa di Devozioni torna una figura archetipa del Cristianesimo. Gesù a trent’anni è interrogato attraverso le sue stesse domande.
Nella ricerca di Devozioni non c’è logos. La domanda è stato, è spazio, è tempo. Alla domanda si giunge per correlativo oggettivo. Spogliare la vicenda di Cristo dalla «parola» e dalla «scrittura», ridurla al silenzio. Ciò significa rendere puro l’archetipo, inscindibile dalla particella terminale, l’essere umano, che ad esso si riferisce. Nessun sostantivo. Nessuna definizione. Nessuna differenza.
Si è scelto un luogo che non amplifica nulla, non valorizza. E’ freddo e tagliente come una lama di rasoio. Ogni elemento scivola su di esso fino al grado zero alla semplificazione più elementare, alla scomparsa.
Il rapporto fra l’uomo e la sua identità, il rapporto fra l’uomo e la natura differente, il rapporto fra l’uomo e la sua natura affine.
Nella città di K – devozioni V è un lavoro sulla natura e sul tempo. Sull’ascendenza e la discendenza. Quello che si vede non è realmente quello che conosciamo. I nomi sono deposti, le nature si misurano avvicinandosi. Si può seguire quest’opera solo attraverso la sua spettrografia.
Quest’opera è dedicata ad Agota Kristof e a Platone.
Oggetto dell’arte: renderci lo spazio e il tempo sensibili. Fabbricare per noi uno spazio, un tempo umani, fatti dall’uomo, che pure siano il tempo e lo spazio. (Simone Weil)
Videomateriali
?
Le lait miraculeux de la Vierge – devozioni I (giugno 2005 - 7 min)?
Magdalena – devozioni II (novembre 2005 - 5 min)
Madonna con bambino – devozioni III (marzo 2006 - 5 min)
?Documentario Rai – dietro le quinte di Devozioni (aprile 2006 - 10 min)
*Hôtel de la Lune è una formazione di ricerca che opera sulla sperimentazione di principi tecnici legati alle arti performative.
Nata all’interno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera nel 2002, la squadra di lavoro risiede a Roma dal 2004, dove ha iniziato un percorso strettamente legato alla connessione tra arti visive e performative.
Ogni progetto di Hôtel de la Lune è diviso in due linee procedurali, una tecnica e una etica. Ciò significa che le creazioni del gruppo si pongono l’obiettivo compiere una sperimentazione scientifica su un determinato principio tecnico-performativo, e al contempo di realizzare, attraverso tale strumento metodologico, una indagine su una domanda legata al contesto socio-politico-culturale presente.
13
luglio 2006
Hôtel de la Lune – Devozioni V
Dal 13 al 15 luglio 2006
performance - happening
Location
ANGELO MAI
Roma, Viale Delle Terme Di Caracalla, 55/a, (Roma)
Roma, Viale Delle Terme Di Caracalla, 55/a, (Roma)
Biglietti
Prenotazione obbligatoria al 335-6751941
Vernissage
13 Luglio 2006, ore 21
Sito web
www.hoteldelalune.tk
Autore