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Hyon Soo Kim – Life
In altre modalità e con una valenza quasi antropologica, si allarga il tema della donna e della madre come colei che contiene la vita, per spostarlo su di un piano più assoluto e archetipo.
Comunicato stampa
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Hyon Soo Kim è nata nel 1956 in Corea del Sud, ma negli anni ’90 si è trasferita in Germania, a Monaco di Baviera dove si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti e attualmente vive e lavora. In Italia ha esposto a Reggio Emilia nel 2005 nella Chiesa di San Pietro una mostra da titolo M.A.R.I.A., oltre 20 sculture coloratissime dedicate a tutte le madri del mondo che ha avuto uno straordinario successo. Successivamente l’artista è stata invitata da Daniel Spoerri a realizzare un lavoro per il Parco di scultura di Seggiano sul Monte Amiata, e ha vinto l’ottava edizione del Premio Ermanno Casoli. L’artista coreana parte dall’idea di rappresentare in modo semplice, diretto, ma estremamente forte delle forme o delle figure umane che si caricano di molteplici risultati. Nella serie di lavori M.A.R.I.A., di cui saranno esposte 3 sculture, sono caratteristiche l’uso intenso del colore e l’intensità drammatica, ma anche i suoi contenuti universali perché vengono rappresentate unitariamente tutte le razze del mondo e si sacralizza la maternità simbolo di unione di fratellanza. E’ il concetto di vita e di tutto ciò che la contiene che è alla base del suo lavoro.
Nella mostra di Bologna sono stati scelti anche dei recentissimi lavori in cui il colore viene azzerato, mesta la forma del contenitore, del recipiente, di una materia pronta ad accogliere la vita, ma la forma si fa più assoluta, unica. In altre modalità e con una valenza quasi antropologica, si allarga il tema della donna e della madre come colei che contiene la vita, per spostarlo su di un piano più assoluto e archetipo.
Ma forse l’opera più significativa è un lavoro a cui Hyon Soo Kim ha lavorato praticamente 20 anni ed è costituito da Dream of a Pillow, una figura che ricorda sia un grande scheletro, sia una forma totemica e animale. Si tratta di un lavoro di oltre 4 metri di altezza in cui l’artista ha cucito frammenti di stoffe contenenti simboli di varie culture orientali. E’ come se avesse voluto costruire un nuovo personaggio in cui fossero sintetizzate tante storie e tradizioni orientali. E’ una piccola summa di simboli, ma anche un’opera impressionante per mistero ed energia che diventa anche una complessa e affascinante installazione.
L’artista lavora anche molto con il disegno e soprattutto con il disegno a penna. Infatti molte opere su carta o su tessuto, e questa è una sua caratteristica, sono delle testimonianze della sua capacità di costruire con elementi minimali grandi universi disegni.
La mostra quindi riparte dall’ultimo intervento in Italia dell’artista coreana e fa vedere i suoi lavori più recenti in cui la drammaticità e l’intensità della sua poetica si aprono anche in direzioni nuove e più assolute. Ma dimostra anche la versatilità di Hyon Soo Kim di affrontare tutti i linguaggi dell’arte, anche il light box o la performance, e di rimanere fedele ad una poetica di partecipazione totale ai grandi temi sociali e politici del nostro tempo con coraggio e determinazione.
Nella mostra di Bologna sono stati scelti anche dei recentissimi lavori in cui il colore viene azzerato, mesta la forma del contenitore, del recipiente, di una materia pronta ad accogliere la vita, ma la forma si fa più assoluta, unica. In altre modalità e con una valenza quasi antropologica, si allarga il tema della donna e della madre come colei che contiene la vita, per spostarlo su di un piano più assoluto e archetipo.
Ma forse l’opera più significativa è un lavoro a cui Hyon Soo Kim ha lavorato praticamente 20 anni ed è costituito da Dream of a Pillow, una figura che ricorda sia un grande scheletro, sia una forma totemica e animale. Si tratta di un lavoro di oltre 4 metri di altezza in cui l’artista ha cucito frammenti di stoffe contenenti simboli di varie culture orientali. E’ come se avesse voluto costruire un nuovo personaggio in cui fossero sintetizzate tante storie e tradizioni orientali. E’ una piccola summa di simboli, ma anche un’opera impressionante per mistero ed energia che diventa anche una complessa e affascinante installazione.
L’artista lavora anche molto con il disegno e soprattutto con il disegno a penna. Infatti molte opere su carta o su tessuto, e questa è una sua caratteristica, sono delle testimonianze della sua capacità di costruire con elementi minimali grandi universi disegni.
La mostra quindi riparte dall’ultimo intervento in Italia dell’artista coreana e fa vedere i suoi lavori più recenti in cui la drammaticità e l’intensità della sua poetica si aprono anche in direzioni nuove e più assolute. Ma dimostra anche la versatilità di Hyon Soo Kim di affrontare tutti i linguaggi dell’arte, anche il light box o la performance, e di rimanere fedele ad una poetica di partecipazione totale ai grandi temi sociali e politici del nostro tempo con coraggio e determinazione.
06
giugno 2008
Hyon Soo Kim – Life
Dal 06 giugno al 13 settembre 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GALLERIA ARTSINERGY
Bologna, Via San Giorgio, 3, (Bologna)
Bologna, Via San Giorgio, 3, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10.00-12.30 e 15.30-19.00 / sabato su appuntamento
Vernissage
6 Giugno 2008, ore 19,30
Autore
Curatore