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Hyunjhin Baik – Adjective Look
Dopo aver partecipato alle collettive Egomania presso la Galleria Civica di Modena e Alllooksame? presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, l’artista coreano Hyunjhin Baik torna in Italia con la sua prima personale ospitata dallo spazio milanese Viafarini
Comunicato stampa
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Dopo aver partecipato alle collettive Egomania presso la Galleria Civica di Modena e Alllooksame? presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, l’artista coreano Hyunjhin Baik torna in Italia con la sua prima personale ospitata dallo spazio milanese Viafarini.
Avvalendosi talvolta dello pseudonimo Naneun - letteralmente “io sono” - Hyunjhin Baik è approdato alle arti visive dopo un percorso come musicista underground, compositore professionista e poeta, espressioni che confluiscono di necessità nei suoi più recenti progetti artistici incentrati prevalentemente sulla pittura e il disegno. Muovendosi tra figurazione e astrazione, l’artista intende sfondare o creare l’illusione di uno spazio più ampio di quello disponibile - un solo A4 è per lui sufficiente a riempire e informare un’intera parete. Rifiutando ogni distinzione tra arte (o presunta tale) e vita di tutti i giorni, Hyunjhin Baik ha collaborato con il danzatore e coreografo coreano Eun-Mi Ahn e con registi della scena underground, tra cui Chan-Uk Park, Sang-Soo Lim e Ki-Duck Kim. Si è inoltre esibito in performance musicali durante la Biennale Musica di Venezia (2004) e, in occasione del Pina Bausch Festival di Wuppertal, ha personalmente collaborato con la leggendaria danzatrice-coreografa tedesca nelle edizioni del 2002 e nel 2004.
In Viafarini l’artista presenterà una nuova installazione concepita e realizzata per lo spazio espositivo divenuto per oltre due mesi il suo studio, l’inedito foglio bianco in cui sedimentare mondi e immagini, segni bidimensionali e forme tridimensionali in grado di permettere alla mente di vagare e all’occhio di perdersi rincorrendo dettagli e tentando di decifrare volti e figure non immediatamente identificabili. Hyunjhin Baik è convinto di poter condensare l’intero universo in un foglio di carta: ogni immagine ne genera un’altra e poi un’altra e un’altra ancora, in una reazione a catena che consente progressivi livelli di lettura.
In occasione dell’inaugurazione l’artista si esibirà in una performance canora concepita in funzione dell’installazione e destinata ad anticipare l’uscita dell’imminente album Time of Reflection.
Con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano Settore Tempo Libero
L'attività di Viafarini è sostenuta da Gemmo
Avvalendosi talvolta dello pseudonimo Naneun - letteralmente “io sono” - Hyunjhin Baik è approdato alle arti visive dopo un percorso come musicista underground, compositore professionista e poeta, espressioni che confluiscono di necessità nei suoi più recenti progetti artistici incentrati prevalentemente sulla pittura e il disegno. Muovendosi tra figurazione e astrazione, l’artista intende sfondare o creare l’illusione di uno spazio più ampio di quello disponibile - un solo A4 è per lui sufficiente a riempire e informare un’intera parete. Rifiutando ogni distinzione tra arte (o presunta tale) e vita di tutti i giorni, Hyunjhin Baik ha collaborato con il danzatore e coreografo coreano Eun-Mi Ahn e con registi della scena underground, tra cui Chan-Uk Park, Sang-Soo Lim e Ki-Duck Kim. Si è inoltre esibito in performance musicali durante la Biennale Musica di Venezia (2004) e, in occasione del Pina Bausch Festival di Wuppertal, ha personalmente collaborato con la leggendaria danzatrice-coreografa tedesca nelle edizioni del 2002 e nel 2004.
In Viafarini l’artista presenterà una nuova installazione concepita e realizzata per lo spazio espositivo divenuto per oltre due mesi il suo studio, l’inedito foglio bianco in cui sedimentare mondi e immagini, segni bidimensionali e forme tridimensionali in grado di permettere alla mente di vagare e all’occhio di perdersi rincorrendo dettagli e tentando di decifrare volti e figure non immediatamente identificabili. Hyunjhin Baik è convinto di poter condensare l’intero universo in un foglio di carta: ogni immagine ne genera un’altra e poi un’altra e un’altra ancora, in una reazione a catena che consente progressivi livelli di lettura.
In occasione dell’inaugurazione l’artista si esibirà in una performance canora concepita in funzione dell’installazione e destinata ad anticipare l’uscita dell’imminente album Time of Reflection.
Con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano Settore Tempo Libero
L'attività di Viafarini è sostenuta da Gemmo
21
settembre 2007
Hyunjhin Baik – Adjective Look
Dal 21 settembre al 30 novembre 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
VIR – VIAFARINI IN RESIDENCE
Milano, Via Carlo Farini, 35, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 35, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Vernissage
21 Settembre 2007, ore 19
Autore
Curatore