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I capolavori della Città Metropolitana di Napoli
Oltre cinquanta capolavori – tra dipinti e sculture – sono i protagonisti della mostra che si divide tra due importanti sedi napoletane: Palazzo Matteotti (fino al 9 dicembre) e la Reggia di Portici (fino al 7 gennaio). L’esposizione si svolge nell’ambito di “Illuminiamo i monumenti dentro e fuori”, il progetto promosso dalla Città Metropolitana di Napoli articolato in una serie di mostre, proiezioni, convegni scientifici, tavole rotonde e incontri letterari con lo scopo di far conoscere la Città Metropolitana di Napoli come nuova istituzione per lo sviluppo strategico del territorio di area vasta con i suoi 92 Comuni
Comunicato stampa
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Oltre cinquanta capolavori - tra dipinti e sculture - sono i protagonisti della
mostra “I capolavori della Città Metropolitana di Napoli” che, dal 25 novembre 2015 si divide tra due
importanti sedi napoletane: Palazzo Matteotti, dove chiuderà il 9 dicembre, e la Reggia di Portici,
dove proseguirà fino al 7 gennaio 2016.
L’esposizione, curata da Luisa Martorelli, si svolge nell’ambito di “illuminiamo i monumenti dentro e
fuori”, il progetto promosso dalla Città Metropolitana di Napoli articolato in una serie di mostre,
proiezioni, convegni scientifici, tavole rotonde e incontri letterari con lo scopo di far conoscere la Città
Metropolitana di Napoli come nuova istituzione per lo sviluppo strategico del territorio di area vasta con
i suoi 92 Comuni.
Nella prima sede, il Palazzo di Piazza Matteotti, dove si evidenzia l’importanza dell’edificio con la sua
architettura razionalista, al centro di una riqualificazione urbanistica del tutto innovativa per la città negli
anni del ventennio fascista, ubicato tra il Palazzo delle Poste e la casa del Mutilato. L’itinerario artistico
parte sin dall’ingresso, con il portale riccamente decorato, prosegue lungo i due piani dello scalone
monumentale e conduce alla Sala Cirillo dove si concentra un primo nucleo della mostra. Qui, vi si
trovano sculture e dipinti che illustrano la storia dell’istituzione della Provincia di Napoli dall’età
postunitaria ad oggi, con alcune opere emblematiche come l’acquerello del Cavallo sfrenato,
commissionato nel 1876 dal duca di San Donato a Filippo Palizzi e il Ricordo del II Congresso Provinciale
del 1905 dipinto su pergamena di Alfredo Girosi. Oltre ad essi, una serie di ritratti di personaggi celebri
che furono veri sostenitori dell’arte e incoraggiarono la politica culturale dell’Italia unita, a Napoli e nella
Il secondo corpus di opere è esposto alla Reggia di Portici nelle tre stanze del piano Nobile, antica
residenza borbonica svuotata, nel 1866, del suo arredo oltre che delle originarie collezioni di pittura e
scultura. Oltre ai lavori che testimoniano un legame storico con le collezioni presenti nel palazzo -i due
importanti dipinti di Alexander Dunouy, Veduta del Campo di Piale e Veduta di Messina-, è possibile
ammirare altri capolavori della pittura, come La Sanfelice condotta al patibolo di Giuseppe Boschetto,
Il tatuaggio di Vincenzo Migliaro, La pace domestica di Giuseppe Sciuti, Napoli da Mergellina di Federico
Cortese, In villa di Marco De Gregorio, Ritratto di Garibaldi di Saverio Altamura e molti altri ancora.
Il percorso espositivo intende sottolineare l’attivissima promozione artistica che caratterizzò tutto il XIX
secolo, grazie al tramite della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli, di cui l’allora Provincia fu
azionista. Negli anni venti del XX secolo, l’Amministrazione Provinciale - dopo la conclusione del
rapporto di continuità con la Società Promotrice, che nel frattempo cambiò denominazione in
Promotrice “Salvator Rosa” - si rilanciò negli acquisti di opere d’arte presso le esposizioni Sindacali
fasciste, alle Biennali di Venezia, alla Galleria Corona, alla Galleria Medea, alla Rassegna di arti figurative
del Mezzogiorno d’Italia.
Una politica culturale attiva che segnò una netta ripresa, quando, nel 2003, furono acquistati 18 dipinti di
paesaggio -dal ‘600 all’800-, provenienti dalla dismissione di un’importante collezione napoletana, a
confermare la scelta di prestigio e l’attenzione per incrementare il nucleo della collezione originaria con
opere di qualità eccellente.
Completa la mostra un catalogo edito da arte’m, a cura di Luisa Martorelli, con testi di Luigi De
Magistris, Gina Carla Ascione, Antonella Delli Paoli, Luciano Garella, Luisa Martorelli, Renata Monda,
Carmine Napoli.
mostra “I capolavori della Città Metropolitana di Napoli” che, dal 25 novembre 2015 si divide tra due
importanti sedi napoletane: Palazzo Matteotti, dove chiuderà il 9 dicembre, e la Reggia di Portici,
dove proseguirà fino al 7 gennaio 2016.
L’esposizione, curata da Luisa Martorelli, si svolge nell’ambito di “illuminiamo i monumenti dentro e
fuori”, il progetto promosso dalla Città Metropolitana di Napoli articolato in una serie di mostre,
proiezioni, convegni scientifici, tavole rotonde e incontri letterari con lo scopo di far conoscere la Città
Metropolitana di Napoli come nuova istituzione per lo sviluppo strategico del territorio di area vasta con
i suoi 92 Comuni.
Nella prima sede, il Palazzo di Piazza Matteotti, dove si evidenzia l’importanza dell’edificio con la sua
architettura razionalista, al centro di una riqualificazione urbanistica del tutto innovativa per la città negli
anni del ventennio fascista, ubicato tra il Palazzo delle Poste e la casa del Mutilato. L’itinerario artistico
parte sin dall’ingresso, con il portale riccamente decorato, prosegue lungo i due piani dello scalone
monumentale e conduce alla Sala Cirillo dove si concentra un primo nucleo della mostra. Qui, vi si
trovano sculture e dipinti che illustrano la storia dell’istituzione della Provincia di Napoli dall’età
postunitaria ad oggi, con alcune opere emblematiche come l’acquerello del Cavallo sfrenato,
commissionato nel 1876 dal duca di San Donato a Filippo Palizzi e il Ricordo del II Congresso Provinciale
del 1905 dipinto su pergamena di Alfredo Girosi. Oltre ad essi, una serie di ritratti di personaggi celebri
che furono veri sostenitori dell’arte e incoraggiarono la politica culturale dell’Italia unita, a Napoli e nella
Il secondo corpus di opere è esposto alla Reggia di Portici nelle tre stanze del piano Nobile, antica
residenza borbonica svuotata, nel 1866, del suo arredo oltre che delle originarie collezioni di pittura e
scultura. Oltre ai lavori che testimoniano un legame storico con le collezioni presenti nel palazzo -i due
importanti dipinti di Alexander Dunouy, Veduta del Campo di Piale e Veduta di Messina-, è possibile
ammirare altri capolavori della pittura, come La Sanfelice condotta al patibolo di Giuseppe Boschetto,
Il tatuaggio di Vincenzo Migliaro, La pace domestica di Giuseppe Sciuti, Napoli da Mergellina di Federico
Cortese, In villa di Marco De Gregorio, Ritratto di Garibaldi di Saverio Altamura e molti altri ancora.
Il percorso espositivo intende sottolineare l’attivissima promozione artistica che caratterizzò tutto il XIX
secolo, grazie al tramite della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli, di cui l’allora Provincia fu
azionista. Negli anni venti del XX secolo, l’Amministrazione Provinciale - dopo la conclusione del
rapporto di continuità con la Società Promotrice, che nel frattempo cambiò denominazione in
Promotrice “Salvator Rosa” - si rilanciò negli acquisti di opere d’arte presso le esposizioni Sindacali
fasciste, alle Biennali di Venezia, alla Galleria Corona, alla Galleria Medea, alla Rassegna di arti figurative
del Mezzogiorno d’Italia.
Una politica culturale attiva che segnò una netta ripresa, quando, nel 2003, furono acquistati 18 dipinti di
paesaggio -dal ‘600 all’800-, provenienti dalla dismissione di un’importante collezione napoletana, a
confermare la scelta di prestigio e l’attenzione per incrementare il nucleo della collezione originaria con
opere di qualità eccellente.
Completa la mostra un catalogo edito da arte’m, a cura di Luisa Martorelli, con testi di Luigi De
Magistris, Gina Carla Ascione, Antonella Delli Paoli, Luciano Garella, Luisa Martorelli, Renata Monda,
Carmine Napoli.
25
novembre 2015
I capolavori della Città Metropolitana di Napoli
Dal 25 novembre 2015 al 10 gennaio 2016
arte antica
arte moderna
arte moderna
Location
PALAZZO MATTEOTTI
Napoli, Piazza Giacomo Matteotti, 1, (Napoli)
Napoli, Piazza Giacomo Matteotti, 1, (Napoli)
Orario di apertura
Palazzo Matteotti: venerdì, sabato, domenica e martedì 08/12, h. 10 – 18. Chiuso lunedì - Reggia di Portici: martedì, mercoledì e giovedì, h. 9,30 – 13 venerdì, sabato, domenica e martedì 08/12, h. 10 – 18. Chiuso lunedì
Sito web
www.illuminiamoimonumenti.it
Editore
ARTE'M
Ufficio stampa
NORA COMUNICAZIONE
Curatore