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I Martedì Critici – Massimo Pulini
Artista di livello internazionale, con numerose esposizioni in Italia e in Europa durante quasi trent’anni di attività, Pulini è pittore, storico dell’arte, scrittore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Comunicato stampa
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I Martedì Critici sono degli eventi unici che si sviluppano nel corso di una serata e prendono vita nello spazio-studio di un critico d’arte. Un contenitore alternativo rispetto alle gallerie, dove non si intende fare mercato bensì apportare una lettura, stimolare delle riflessioni, aprire un dibattito attraverso la presenza attiva degli attori che danno vita all’arte creando così di volta in volta una piattaforma liberamente aperta al pubblico. L’intento è quello di spiegare, documentare, rendere note le poetiche e le direzioni di ricerca degli artisti invitati.
Il ventinovesimo incontro dei Martedì Critici prevede la partecipazione di Massimo Pulini (Cesena 1958). Artista di livello internazionale, con numerose esposizioni in Italia e in Europa durante quasi trent’anni di attività, Pulini è pittore, storico dell’arte, scrittore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua ricerca pittorica si svolge all’interno del figurativo. A partire dagli anni ’80 è stato tra i protagonisti assoluti in Italia del ritorno alla pittura di figura, partecipando alle esposizioni di quel gruppo di artisti la cui produzione eterogenea è definita genericamente come pittura colta ovvero una pittura che recuperava la figurazione rivalutando le suggestioni artistiche e letterarie del passato e rifondando la propria arte su un maggiore rigore tecnico. Traccia della poliedricità creativa propria di Pulini e filo conduttore alla base di tutta la sua pittura è appunto il continuo dialogo con alcune opere del passato che l’artista attentamente seleziona, studia e introietta al punto da immaginarne la genesi e i tormenti. Esse tornano a noi personalizzate, pronte per una nuova fruizione contemporanea, un nuovo livello di comunicazione intellettuale e sensoriale. Queste immagini non provengono dai manuali di storia dell’arte; non sono quindi pure citazioni sterili di maestri immediatamente riconoscibili, ma assumono invece il ruolo di tracce mnemiche significanti nell’immaginario dell’artista, pathosformeln con cui egli si deve misurare e far pace. Pulini dialoga con queste forme del passato riempiendo quella incomunicabilità che separa la loro nascita dal nostro presente.
Nell’ultima sua mostra (Latina, galleria Romberg) ad un’indagine rivolta ancora al confronto con la pittura del passato (soprattutto del XVII secolo, prioritariamente emiliano) se n’è affiancata un’altra, di diverso carattere, incentrata sullo studio e sull’applicazioni della termografia: un’analisi tecnologica che permette di rilevare i differenti gradi di temperatura all'interno di un oggetto o di un corpo, traducendoli in una scala cromatica resa con smalti colorati di grande effetto.
Il ventinovesimo incontro dei Martedì Critici prevede la partecipazione di Massimo Pulini (Cesena 1958). Artista di livello internazionale, con numerose esposizioni in Italia e in Europa durante quasi trent’anni di attività, Pulini è pittore, storico dell’arte, scrittore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua ricerca pittorica si svolge all’interno del figurativo. A partire dagli anni ’80 è stato tra i protagonisti assoluti in Italia del ritorno alla pittura di figura, partecipando alle esposizioni di quel gruppo di artisti la cui produzione eterogenea è definita genericamente come pittura colta ovvero una pittura che recuperava la figurazione rivalutando le suggestioni artistiche e letterarie del passato e rifondando la propria arte su un maggiore rigore tecnico. Traccia della poliedricità creativa propria di Pulini e filo conduttore alla base di tutta la sua pittura è appunto il continuo dialogo con alcune opere del passato che l’artista attentamente seleziona, studia e introietta al punto da immaginarne la genesi e i tormenti. Esse tornano a noi personalizzate, pronte per una nuova fruizione contemporanea, un nuovo livello di comunicazione intellettuale e sensoriale. Queste immagini non provengono dai manuali di storia dell’arte; non sono quindi pure citazioni sterili di maestri immediatamente riconoscibili, ma assumono invece il ruolo di tracce mnemiche significanti nell’immaginario dell’artista, pathosformeln con cui egli si deve misurare e far pace. Pulini dialoga con queste forme del passato riempiendo quella incomunicabilità che separa la loro nascita dal nostro presente.
Nell’ultima sua mostra (Latina, galleria Romberg) ad un’indagine rivolta ancora al confronto con la pittura del passato (soprattutto del XVII secolo, prioritariamente emiliano) se n’è affiancata un’altra, di diverso carattere, incentrata sullo studio e sull’applicazioni della termografia: un’analisi tecnologica che permette di rilevare i differenti gradi di temperatura all'interno di un oggetto o di un corpo, traducendoli in una scala cromatica resa con smalti colorati di grande effetto.
07
dicembre 2010
I Martedì Critici – Massimo Pulini
07 dicembre 2010
incontro - conferenza
serata - evento
serata - evento
Location
CARLO BOTTA 28
Roma, Via Carlo Botta, 28, (Roma)
Roma, Via Carlo Botta, 28, (Roma)
Orario di apertura
ore 19:30-22:00
Vernissage
7 Dicembre 2010, ore 19:30
Autore
Curatore