I Martedì Critici sono degli eventi unici che si sviluppano nel corso di una serata e prendono vita nello spazio-studio di un critico d’arte. Un contenitore alternativo rispetto alle gallerie, dove non si intende fare mercato bensì apportare una lettura, stimolare delle riflessioni, aprire un dibattito attraverso la presenza attiva degli attori che danno vita all’arte creando così di volta in volta una piattaforma liberamente aperta al pubblico. L’intento è quello di spiegare, documentare, rendere note le poetiche e le direzioni di ricerca degli artisti invitati.

Le visioni proposte da Simone Pellegrini per il ventiquattresimo appuntamento dei Martedì Critici fuoriescono dalla selva primordiale della memoria, si tratta di opere saldamente connesse al tessuto storico dell'arte in cui si instaura un contatto profetico che eleva il misticismo a ideale di perfezione umana, sfiorando l'intero universo delle cose visibili e delle realtà occulte. Come all'interno di un atlante di cartografia filosofica, i soggetti presenti in ogni opera si tramutano in divinità, in Gorgoni o in forme organiche generatrici di energia e di vita. Le parti femminee si separano e si uniscono, creando nuove entità ed una miriade di simboli che restituiscono allo spettatore l'enigma stesso dell'immagine, il dolceamaro sapore dell'ignoto