Dopo una prima stagione ricca di appuntamenti, segnata dal grande riscontro di pubblico per mostre come quelle di Roberto Kusterle e Kazuo Ohno e per i tanti eventi collaterali all’insegna della contaminazione tra arti visive, musica, performance e poesia, Macula rinnova il suo impegno per la diffusione e la valorizzazione della fotografia come linguaggio portatore di altissimi contenuti artistico-culturali.
Si parte sabato 2 marzo con un evento dedicato all’“immagine narrativa” e alle interazioni tra scrittura e fotografia, temi della stagione espositiva 2013. In mostra La pazzia che fu, il lavoro di Francesca Battistoni, Tommaso Ferro e Francesco Zellini sull’ex ospedale psichiatrico San Benedetto di Pesaro, già presentato al Turin Photo Festival. Tre sguardi che raccontano con sensibilità diverse uno stesso luogo, a 35 anni dalla legge Basaglia che ha decretato la chiusura della struttura.
Un piccolo ma siginificativo spaccato delle ricerche in atto sul territorio sarà offerto dalle proiezioni dei foto-racconti di Alice Bosco, Michele Fratesi, Antonella Renzi, Gianluca Rossetti e Luca Storoni, mentre Yvette Vandenweghe, autrice marchigiana di origine belga, esporrà un romanzo fotografico nato dall’incontro con la scrittrice Alda Merini, un libro d’artista dedicato al poeta friulano Federico Tavan e una delicata composizione per parole e immagini.
La serata, oltre ad aprire ufficialmente la campagna associativa di Macula ed essere l’occasione per presentare in anteprima il calendario espositivo e la ricca offerta didattica del 2013, sarà anche una vera e propria festa, alla quale tutti sono invitati per un brindisi inaugurale.