Sotto l’albero di Palazzo Buonamici c’è un evento artistico speciale che porta alla ribalta, per la prima volta tutti insieme, I ragazzi della scuola di Prato (e dintorni), gruppo d’artisti che hanno segnato la cultura pratese del Novecento. La sede della Provincia si trasforma di nuovo in “palazzo aperto” per questa mostra promossa insieme all'Associazione pratese Amici dei musei e curata da Franco Riccomini. L’inaugurazione, a cui parteciperà anche il sovrintendente ai Beni artistici, Bruno Santi, è fissata per venerdì prossimo 16 dicembre alle 12. Sabato e domenica – dalle 16 alle 19 – è prevista l’apertura straordinaria del palazzo (via Ricasoli 25).

Le opere di Quinto Martini, Oscar Gallo, Gino Brogi, Arrigo Del Rigo, Leonetto Tintori, Giulio Pierucci e Sergio Fiaschi - raccolte negli spazi eleganti di Palazzo Buonamici - raccontano in modo corale le vicende di una singolare "scuola" di artisti. “C'è una straordinaria vicenda artistica, culturale ed umana che la Provincia, insieme all'Associazione pratese Amici dei musei, vuol restituire alla città – sottolinea il presidente Logli – Questa mostra costituisce anche una bella occasione di collaborazione con l’associazionismo culturale ed è la dimostrazione concreta della ricchezza e del potenziale sinergico che la città può offrire”. L'iniziativa vede la collaborazione del Laboratorio per affresco di Vainella, dell'Agenzia per il turismo, custode della collezione delle opere di Del Rigo e del Comune di Carmignano, che ha messo a disposizione un’opera di Quinto Martini e di un nutrito gruppo di collezionisti.

“Non sembri troppo irriverente il titolo di questa mostra che recupera alla memoria e all’attenzione dei pratesi una "scuola" di artisti che indubbiamente hanno fatto grande la città. – afferma Franco Riccomini presentando la mostra - Ma i rappresentanti della cosiddetta "scuola di Prato" (che una vera scuola non era, ma soltanto un’aggregazione di artisti che poi nel tempo una lezione l’hanno data), ragazzi lo erano davvero all’epoca in cui si affacciarono sulle scene artistiche pratesi, ma anche italiane, negli anni ’20 e ’30 del Novecento”.

Trentanove le opere in mostra (ci sono anche un gruppo di sculture). Dai paesaggi pieni di affettuosa quotidianità di Brogi ai ritratti fieri di Arrigo Del Rigo, dai volti più inquieti di Oscar Gallo alla moderna classicità di Quinto Martini, dal lirismo di Leonetto Tintori alla materialità scultorea di Giulio Pierucci fino alle metafore astratte di Sergio Fiaschi.

Di Del Rigo ci sono, tra l'altro, l'autoritratto del 1931 e una natura morta, essenziale e piena di lirismo. Brogi è presente con una sorprendente nevicata tutta pratese e con un insolito scorcio di Parigi. Da non perdere il volto di "ragazza americana" di Oscar Gallo. E poi ancora, tra i pezzi più singolari, l'autoritratto di Quinto Martini e l'affascinante Elena bronzea di Leonetto Tintori.