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I Suoni di Miles Davis
In occasione dell’80. anniversario, Veneto Jazz ha inaugurato a Bassano del Grappa la prima mostra dedicata alla discografia completa del musicista. Sette giorni ininterrotti di musica e 1800 brani dalla collezione di Enrico Merlin, arricchiti da filmati inediti e installazioni multimediali
Comunicato stampa
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Si è inaugurata sabato 24 giugno a Bassano del Grappa, nella sede di Palazzo Agostinelli, la mostra “I Suoni di Miles Davis” organizzata da Veneto Jazz, con la direzione artistica di Giuseppe Mormile e a cura di Enrico Merlin. La progettazione e le installazioni audiovisive sono firmate da Massimo Barbot e Michele Piovesan, un percorso multimediale che ripercorre la vita di Miles Davis attraverso l’ascolto della discografia completa e la visione di filmati inediti.
L’evento, realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e l’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo di Bassano del Grappa e con il sostegno di Fondazione Banca Antonveneta e Vodafone, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni che Veneto Jazz ha programmato in onore del leggendario musicista, nell’ottantesimo anniversario dalla nascita e a 15 anni dal suo ultimo concerto italiano di Castelfranco Veneto. In programma non solo grandi artisti internazionali che nella loro carriera hanno collaborato con Davis (dal pianista Herbie Hancock al sassofonista Kenny Garrett fino al batterista Jimmy Cobb), ma anche eventi espositivi (Miles pittore alla Fenice di Venezia e l’esposizione di Bassano) e un simposio internazionale sulla figura del trombettista al quale parteciperanno i più importanti critici al mondo (15 luglio, Bassano del Grappa).
La mostra audiovisiva “I Suoni di Miles Davis” si caratterizza per la rarità dei suoi materiali e per l’innovativo approccio di un “percorso da ascoltare”, pensata sia per il neofita che per la prima volta si avvicina alla musica di Davis, sia per collezionisti e studiosi che potranno trovare in questa esposizione brani inediti e rarissimi, selezionandoli personalmente. L’allestimento tecnologico, con una ricostruzione creativa di video e immagini storiche, arricchisce il fascino di questa mostra, candidata a diventare uno degli eventi più completi e scientifici dedicati al grande musicista nella scena internazionale.
In mostra sono disponibili tutte le registrazioni effettuate da Davis e pubblicate in edizioni ufficiali o che abbiano compiuto più di cinquanta anni. Una raccolta di oltre 1800 brani (per un totale di più di sette giorni ininterrotti di musica), corredati da informazioni discografiche dettagliate ed immagini contestualizzate, che si possono selezionare ed ascoltare tramite la consultazione di un datebase.
Le sale sono attrezzate con installazioni di prestigiosi impianti stereofonici, che diffondono la musica di Miles Davis ad alta definizione. Una sala è dedicata alla proiezione di video, mentre in un’altra si all’ascolto di materiale inedito e raro.
Un prezioso catalogo funge da guida al percorso sonoro della mostra che, oltre a contenere le informazioni essenziali inerenti i materiali audio in esposizione e a rappresentare un’approfondita e aggiornata discografia davisiana, è completato dall’elenco dettagliato di tutti gli altri contributi artistici ufficialmente pubblicati, dalle interviste alle apparizioni cinematografiche. Una nutrita sezione è inoltre dedicata alle opere pittoriche e grafiche dell’artista che, sempre nell’ambito delle celebrazioni firmate da Veneto Jazz, saranno esposte fino al 31 luglio alla Fenice di Venezia nella mostra “Il Colore di Miles Davis – dipinti, disegni, video”, curata da Chiara Bertola.
L’esposizione, ospitata nel tempio della musica mondiale, contempla una serie di dipinti, disegni e stampe allestiti nei diversi spazi del teatro (dall’atrio centrale al foyer, lungo gli scaloni di via, alle gallerie, al caffè, alle sale ‘Apollinee’), un percorso ritmato che vuole restituire la complessa personalità di Davis e le sue esplorazioni nelle diverse sfaccettature dell’arte.
Oltre agli interventi dei curatori (Chiara Bertola per la parte “artistica”; Enrico Merlin per la parte “scientifico-discografica”), gli altri contenuti del libro provengono da formazioni culturali e linguaggi diversi proprio per rompere quei confini entro cui Davis non era mai voluto stare: Enrico Palandri, affermato scrittore e autore di libri di successo editi da Feltrinelli, firma un racconto scritto come un’improvvisazione musicale; Franco Fayenz, penna prestigiosa della critica jazzistica italiana, ricorda da testimone il contestato concerto di Miles Davis alla Fenice nel 1971; Matteo De Vittor, giovane curatore e critico di arte contemporanea, racconta come l’icona Davis attraverso la sua forza e genialità sia riuscita ad arrivare intatta fino alle nuove generazioni.
Il materiale della mostra bassanese proviene dalla collezione privata di Enrico Merlin, uno dei massimi esperti al mondo dell’artista, autore per la famiglia Davis della discografia ufficiale del musicista. La progettazione e gli allestimenti audiovisivi sono a cura di Massimo Barbot e di Michele Piovesan.
Partner tecnici ufficiali: ALIANTE e KLIPSCH (impianto audio); CORO’ (arredamenti); FABBIAN (illuminazione).
L’evento, realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e l’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo di Bassano del Grappa e con il sostegno di Fondazione Banca Antonveneta e Vodafone, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni che Veneto Jazz ha programmato in onore del leggendario musicista, nell’ottantesimo anniversario dalla nascita e a 15 anni dal suo ultimo concerto italiano di Castelfranco Veneto. In programma non solo grandi artisti internazionali che nella loro carriera hanno collaborato con Davis (dal pianista Herbie Hancock al sassofonista Kenny Garrett fino al batterista Jimmy Cobb), ma anche eventi espositivi (Miles pittore alla Fenice di Venezia e l’esposizione di Bassano) e un simposio internazionale sulla figura del trombettista al quale parteciperanno i più importanti critici al mondo (15 luglio, Bassano del Grappa).
La mostra audiovisiva “I Suoni di Miles Davis” si caratterizza per la rarità dei suoi materiali e per l’innovativo approccio di un “percorso da ascoltare”, pensata sia per il neofita che per la prima volta si avvicina alla musica di Davis, sia per collezionisti e studiosi che potranno trovare in questa esposizione brani inediti e rarissimi, selezionandoli personalmente. L’allestimento tecnologico, con una ricostruzione creativa di video e immagini storiche, arricchisce il fascino di questa mostra, candidata a diventare uno degli eventi più completi e scientifici dedicati al grande musicista nella scena internazionale.
In mostra sono disponibili tutte le registrazioni effettuate da Davis e pubblicate in edizioni ufficiali o che abbiano compiuto più di cinquanta anni. Una raccolta di oltre 1800 brani (per un totale di più di sette giorni ininterrotti di musica), corredati da informazioni discografiche dettagliate ed immagini contestualizzate, che si possono selezionare ed ascoltare tramite la consultazione di un datebase.
Le sale sono attrezzate con installazioni di prestigiosi impianti stereofonici, che diffondono la musica di Miles Davis ad alta definizione. Una sala è dedicata alla proiezione di video, mentre in un’altra si all’ascolto di materiale inedito e raro.
Un prezioso catalogo funge da guida al percorso sonoro della mostra che, oltre a contenere le informazioni essenziali inerenti i materiali audio in esposizione e a rappresentare un’approfondita e aggiornata discografia davisiana, è completato dall’elenco dettagliato di tutti gli altri contributi artistici ufficialmente pubblicati, dalle interviste alle apparizioni cinematografiche. Una nutrita sezione è inoltre dedicata alle opere pittoriche e grafiche dell’artista che, sempre nell’ambito delle celebrazioni firmate da Veneto Jazz, saranno esposte fino al 31 luglio alla Fenice di Venezia nella mostra “Il Colore di Miles Davis – dipinti, disegni, video”, curata da Chiara Bertola.
L’esposizione, ospitata nel tempio della musica mondiale, contempla una serie di dipinti, disegni e stampe allestiti nei diversi spazi del teatro (dall’atrio centrale al foyer, lungo gli scaloni di via, alle gallerie, al caffè, alle sale ‘Apollinee’), un percorso ritmato che vuole restituire la complessa personalità di Davis e le sue esplorazioni nelle diverse sfaccettature dell’arte.
Oltre agli interventi dei curatori (Chiara Bertola per la parte “artistica”; Enrico Merlin per la parte “scientifico-discografica”), gli altri contenuti del libro provengono da formazioni culturali e linguaggi diversi proprio per rompere quei confini entro cui Davis non era mai voluto stare: Enrico Palandri, affermato scrittore e autore di libri di successo editi da Feltrinelli, firma un racconto scritto come un’improvvisazione musicale; Franco Fayenz, penna prestigiosa della critica jazzistica italiana, ricorda da testimone il contestato concerto di Miles Davis alla Fenice nel 1971; Matteo De Vittor, giovane curatore e critico di arte contemporanea, racconta come l’icona Davis attraverso la sua forza e genialità sia riuscita ad arrivare intatta fino alle nuove generazioni.
Il materiale della mostra bassanese proviene dalla collezione privata di Enrico Merlin, uno dei massimi esperti al mondo dell’artista, autore per la famiglia Davis della discografia ufficiale del musicista. La progettazione e gli allestimenti audiovisivi sono a cura di Massimo Barbot e di Michele Piovesan.
Partner tecnici ufficiali: ALIANTE e KLIPSCH (impianto audio); CORO’ (arredamenti); FABBIAN (illuminazione).
24
giugno 2006
I Suoni di Miles Davis
Dal 24 giugno al 31 luglio 2006
Location
PALAZZO AGOSTINELLI
Bassano Del Grappa, Via Barbieri, 34, (Vicenza)
Bassano Del Grappa, Via Barbieri, 34, (Vicenza)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00-12.30 e 15.30.19.30
Autore
Curatore