Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Iago Corazza / Greta Ropa – Gli ultimi uomini: Viaggio tra le tribù della Nuova Guinea
La Nuova Guinea è la patria indiscussa degli ultimi uomini della Terra. Qui, tra angoli di preistoria nascosti dal tempo e dalla natura, sopravvive ancora qualcosa dell’uomo originario, colui che non ha ancora varcato il confine ideale tra il necessario e il superfluo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In un'epoca in cui gli esploratori possono utilizzare i telefoni cellulari per chiamare dalle vette dell'Himalaya, l'Irian Jaya e la Papua Nuova Guinea sono rimasti gli unici luoghi immuni alla “civilizzazione”: in questa parte del mondo ci sono ancora centinaia di popolazioni sconosciute, molte delle quali in via di estinzione. La mostra ci conduce nelle ultime enclave preistoriche, luoghi intatti in cui il tempo e la natura sono quelli degli albori dell'umanità. Questo patrimonio, che probabilmente non riuscirà ad opporsi all'avanzare della modernità, è accuratamente descritto in questa mostra che è un’indagine unica sulla vita quotidiana e sulle sfide che queste popolazioni devono affrontare.
La Nuova Guinea è la patria indiscussa degli ultimi uomini della Terra. Qui, tra angoli di preistoria nascosti dal tempo e dalla natura, sopravvive ancora qualcosa dell’uomo originario, colui che non ha ancora varcato il confine ideale tra il necessario e il superfluo, dovendo quotidianamente adoperarsi per risolvere i problemi relativi al cibo e alla sopravvivenza e non solamente scegliere tra molteplici alternative preparate per lui da altri.
Un territorio ostile e privo di collegamenti di qualsiasi genere, lontano quanto più possibile dai predatori occidentali, apparentemente privo di ricchezze facilmente asportabili e infine una sinistra fama di antropofagia e di taglio di teste hanno protetto gli abitanti di questo preistorico Eden fino alla fine del secondo millennio. Solamente qui, mentre gli esploratori di oggi vengono redarguiti dai moderni Gps quando escono dalla rotta prestabilita, è ancora possibile trovare qualcuno a cui chiedere che sapore avesse la carne umana.
Olga Ammann, la scrittrice antropologa divenuta famosa per le sue interviste a ex cannibali, riporta: “a questa domanda gli occhi dei vecchi guerrieri si accendono. “Era carne”, rispondono con prudenza. Ma sanno disquisire anche sulle differenze.
E solamente qui, in Nuova Guinea, è possibile incontrare uomini completamente concentrati su loro stessi, straordinariamente e giustamente consapevoli soltanto della parte di mondo che il loro sguardo riesce ad abbracciare. Nessuno ha ancora inquinato questa terra con notizie provenienti da altri luoghi lontani e sconosciuti. Questi uomini possono quindi credere di essere in grado di affrontare e risolvere qualsiasi problema, perché hanno conoscenza solo di ostacoli per loro affrontabili e risolvibili.
Questa meravigliosa e anacronistica visione del mondo non li salverà tuttavia dagli osceni progetti che irresponsabili “portatori sani” di turismo stanno architettando alle loro spalle e a loro insaputa.
Prima che tutto questo accadesse, Iago Corazza e Greta Ropa hanno parlato con questi uomini, conosciuto le loro storie, li hanno fotografati, hanno imparato le loro abitudini mentre li guardavano vivere.
Non hanno certo conosciuto i primi, perchè erano trascorsi anni, anche se non molti, dall’arrivo dei missionari che li avevano inizialmente avvicinati. Ma hanno conosciuto gli ultimi. Raccontando le storie degli Ultimi Uomini sulla Terra forse potremo ottenere per loro un riscatto e per noi qualcosa di simile a un perdono.
La Nuova Guinea è la patria indiscussa degli ultimi uomini della Terra. Qui, tra angoli di preistoria nascosti dal tempo e dalla natura, sopravvive ancora qualcosa dell’uomo originario, colui che non ha ancora varcato il confine ideale tra il necessario e il superfluo, dovendo quotidianamente adoperarsi per risolvere i problemi relativi al cibo e alla sopravvivenza e non solamente scegliere tra molteplici alternative preparate per lui da altri.
Un territorio ostile e privo di collegamenti di qualsiasi genere, lontano quanto più possibile dai predatori occidentali, apparentemente privo di ricchezze facilmente asportabili e infine una sinistra fama di antropofagia e di taglio di teste hanno protetto gli abitanti di questo preistorico Eden fino alla fine del secondo millennio. Solamente qui, mentre gli esploratori di oggi vengono redarguiti dai moderni Gps quando escono dalla rotta prestabilita, è ancora possibile trovare qualcuno a cui chiedere che sapore avesse la carne umana.
Olga Ammann, la scrittrice antropologa divenuta famosa per le sue interviste a ex cannibali, riporta: “a questa domanda gli occhi dei vecchi guerrieri si accendono. “Era carne”, rispondono con prudenza. Ma sanno disquisire anche sulle differenze.
E solamente qui, in Nuova Guinea, è possibile incontrare uomini completamente concentrati su loro stessi, straordinariamente e giustamente consapevoli soltanto della parte di mondo che il loro sguardo riesce ad abbracciare. Nessuno ha ancora inquinato questa terra con notizie provenienti da altri luoghi lontani e sconosciuti. Questi uomini possono quindi credere di essere in grado di affrontare e risolvere qualsiasi problema, perché hanno conoscenza solo di ostacoli per loro affrontabili e risolvibili.
Questa meravigliosa e anacronistica visione del mondo non li salverà tuttavia dagli osceni progetti che irresponsabili “portatori sani” di turismo stanno architettando alle loro spalle e a loro insaputa.
Prima che tutto questo accadesse, Iago Corazza e Greta Ropa hanno parlato con questi uomini, conosciuto le loro storie, li hanno fotografati, hanno imparato le loro abitudini mentre li guardavano vivere.
Non hanno certo conosciuto i primi, perchè erano trascorsi anni, anche se non molti, dall’arrivo dei missionari che li avevano inizialmente avvicinati. Ma hanno conosciuto gli ultimi. Raccontando le storie degli Ultimi Uomini sulla Terra forse potremo ottenere per loro un riscatto e per noi qualcosa di simile a un perdono.
10
ottobre 2008
Iago Corazza / Greta Ropa – Gli ultimi uomini: Viaggio tra le tribù della Nuova Guinea
Dal 10 ottobre al 07 novembre 2008
fotografia
Location
SPAZIO WHITE STAR ADVENTURE
Milano, Piazza Filippo Meda, (Milano)
Milano, Piazza Filippo Meda, (Milano)
Orario di apertura
Mostra in esterno - sempre aperta
Vernissage
10 Ottobre 2008, ore 19.00
Autore