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Ibridi
74 opere realizzate dai bambini della Scuola dell’infanzia di Breganzona e dagli allievi delle Scuole elementari di Barbengo, Davesco, Molino Nuovo e Ruvigliana della Città di Lugano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione «Ibridi» allestita al Museo delle Culture dal 4 Aprile al 17 Maggio 2009, è il quarto appuntamento del ciclo espositivo «Dèibambini» dedicato all’incontro tra i bambini delle scuole e le opere d’arte delle culture dei Mari del Sud, conservate al Museo. Quest’anno la mostra intende accompagnare il pubblico alla scoperta dei modi in cui l’arte infantile descrive il tema dell’ibridazione - un concetto complesso che, inteso in senso antropologico, costituisce un’assoluta novità per l’elaborazione di un progetto educativo ed artistico - esplorandone i vari significati e valori e i diversi ambiti in cui si manifesta: dalla genetica all’arte, dalla linguistica alla mitologia classica.
Durante l’arco di sei mesi introdotti da un ciclo di conferenze che ha precisato i contenuti scientifici e operativi del progetto ai docenti, allo staff del Museo e agli operatori didattici coinvolti, seguito da una serie di visite al Museo e approfondimenti in classe, i bambini di quattro classi di Scuola elementare di Lugano (Molino Nuovo, Barbengo, Ruvigliana, Davesco) e una classe di Scuola dell’infanzia (Breganzona), affiancati dalle docenti e dagli operatori didattici, hanno esplorato a lungo il concetto e il significato di «ibrido». La cultura occidentale è abituata a vedere negli «ibridi» degli esseri mostruosi, forme abortite di una metamorfosi o di un mancato compimento di una trasformazione. Nelle culture semplici, che le opere del Museo delle Culture testimoniano, l’ibridazione è invece un fattore positivo: un ibrido è un essere dotato di una propria identità che possiede la sommatoria delle caratteristiche (positive e negative) degli esseri o degli oggetti che lo compongono.
Lo spunto del lavoro sono state le opere d’arte etnica, in particolar modo in quelle dell’area melanesiana, in cui sono diffuse rappresentazioni di esseri che nascono dall’ibridazione tra uomini e animali, tra essere umano e vegetale e tra essere umano e oggetto, così come mescolanze tra vegetali e animali.
Al termine del percorso educativo, i bambini della Scuola dell’infanzia hanno realizzato un’opera collettiva che, in modo giocoso, permette di «ricostruire» 16 diversi ibridi, mentre ogni bambino delle Scuole elementari ha prodotto una scultura che raffigura il «proprio» ibrido: l’esito d’una ricerca interiore sulle forme in cui le diverse identità trovano una soluzione finale, la manifestazione della propria individualità unita alla consapevolezza della non necessità di avere una singola e univoca identità. Confrontandosi con le «altre» culture, talvolta così distanti dalla propria nello spazio e nella memoria delle cose, i bambini hanno avuto la possibilità d’esprimersi con libertà profonda, suggerendo agli adulti la lezione d’una forma di creatività originale, preziosa per la crescita equilibrata di tutti.
Il progetto possiede un valore duplice che interagisce armonicamente su due piani: uno interno e uno esterno: da un lato accompagna per mano la creatività infantile permettendo un accrescimento equilibrato delle identità in divenire dei piccoli artisti; dall’altro, l’interesse attivo e creativo dei bambini richiede il coinvolgimento a più livelli dei docenti, dei direttori delle sedi scolastiche coinvolte, degli altri docenti e allievi e naturalmente dei genitori e famigliari. È una reazione a catena che ha nel territorio il suo terminale logico. Un territorio che cresce culturalmente e moralmente, con proposte d’avanguardia fatte nel rispetto dei principi educativi e con una particolare attenzione al dialogo dei contenuti e allo scambio democratico delle esperienze.
La mostra, allestita al pianterreno del Museo delle Culture, espone le 74 opere realizzate dai bambini affiancate a tre opere significative del Museo e da una serie di immagini che contestualizzano il lavoro illustrandone il percorso didattico.
L’allestimento è curato da Giulio Zaccarelli, in collaborazione con la curatrice della mostra Isabella Lenzo Massei e la responsabile del progetto artistico Silvia Paradela.
Accompagna la mostra un catalogo edito dalla Città di Lugano, corredato da fotografie delle opere commentate dai piccoli artisti, da contributi di Isabella Lenzo Massei, Francesco Paolo Campione, Alfonso Foglia, Silvia Paradela, Giulio Zaccarelli e da schede di approfondimento dedicate alle opere del Museo, a cura di Marta Cometti.
Vi ringraziamo sin d’ora per l’attenzione che vorrete prestare alla notizia.
Scheda Tecnica della Mostra
Mostra a cura di Isabella Lenzo Massei
Luogo e periodo Museo delle Culture, 4 Aprile – 17 Maggio 2009
Orari Martedì – Domenica 10.00–18.00
Lunedì chiuso
Ingresso Adulti: Fr. 12.-/Euro 8
Ridotto: Fr. 8.-/Euro 5
Il biglietto comprende anche la visita all’esposizione permanente
Opere 74 opere realizzate dai bambini e 3 opere del Museo
Classi coinvolte Scuola dell’infanzia Centrale di Breganzona
Prima elementare, scuola di Ruvigliana
Seconda elementare, scuola di Davesco
Terza elementare, scuola di Molino Nuovo
Quinta elementare, scuola di Barbengo
Progetto educativo a cura di Isabella Lenzo Massei
Progetto artistico a cura di Silvia Paradela
Servizio didattico MCL Isabella Lenzo Massei, Silvia Paradela, Stefania Fink
Progetto di allestimento Giulio Zaccarelli
Realizzazione allestimento Dicastero Attività Culturali, Dicastero Servizi Urbani
Grafica e fotografie Maurice Hoderas
Visite guidate, atelier Atelier per bambini, visite guidate per ragazzi delle scuole medie e del liceo, visite guidate per adulti.
Su prenotazione al +41 (0) 58 866 69 60
Informazioni Museo delle Culture,
Via Cortivo 26, 6976 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 69 60
Fax: +41 (0)58 866 69 69
E-mail: info.mcl@lugano.ch
Ufficio stampa Servizio informazione, comunicazione e PR
Città di Lugano, Piazza Riforma 1, 6900 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 70 90
Fax: +41 (0)58 866 71 03
E-mail: sbardelle@lugano.ch
Catalogo a cura di Isabella Lenzo Massei
Saggi di Francesco Paolo Campione, Alfonso Foglia, Isabella Lenzo Massei, Silvia Paradela, Giulio Zaccarelli
Schede di approfondimento a cura di Marta Cometti
Versione italiana, 116 pagine, illustrazioni a colori
Edizioni Città di Lugano, Fr. 20.-
Durante l’arco di sei mesi introdotti da un ciclo di conferenze che ha precisato i contenuti scientifici e operativi del progetto ai docenti, allo staff del Museo e agli operatori didattici coinvolti, seguito da una serie di visite al Museo e approfondimenti in classe, i bambini di quattro classi di Scuola elementare di Lugano (Molino Nuovo, Barbengo, Ruvigliana, Davesco) e una classe di Scuola dell’infanzia (Breganzona), affiancati dalle docenti e dagli operatori didattici, hanno esplorato a lungo il concetto e il significato di «ibrido». La cultura occidentale è abituata a vedere negli «ibridi» degli esseri mostruosi, forme abortite di una metamorfosi o di un mancato compimento di una trasformazione. Nelle culture semplici, che le opere del Museo delle Culture testimoniano, l’ibridazione è invece un fattore positivo: un ibrido è un essere dotato di una propria identità che possiede la sommatoria delle caratteristiche (positive e negative) degli esseri o degli oggetti che lo compongono.
Lo spunto del lavoro sono state le opere d’arte etnica, in particolar modo in quelle dell’area melanesiana, in cui sono diffuse rappresentazioni di esseri che nascono dall’ibridazione tra uomini e animali, tra essere umano e vegetale e tra essere umano e oggetto, così come mescolanze tra vegetali e animali.
Al termine del percorso educativo, i bambini della Scuola dell’infanzia hanno realizzato un’opera collettiva che, in modo giocoso, permette di «ricostruire» 16 diversi ibridi, mentre ogni bambino delle Scuole elementari ha prodotto una scultura che raffigura il «proprio» ibrido: l’esito d’una ricerca interiore sulle forme in cui le diverse identità trovano una soluzione finale, la manifestazione della propria individualità unita alla consapevolezza della non necessità di avere una singola e univoca identità. Confrontandosi con le «altre» culture, talvolta così distanti dalla propria nello spazio e nella memoria delle cose, i bambini hanno avuto la possibilità d’esprimersi con libertà profonda, suggerendo agli adulti la lezione d’una forma di creatività originale, preziosa per la crescita equilibrata di tutti.
Il progetto possiede un valore duplice che interagisce armonicamente su due piani: uno interno e uno esterno: da un lato accompagna per mano la creatività infantile permettendo un accrescimento equilibrato delle identità in divenire dei piccoli artisti; dall’altro, l’interesse attivo e creativo dei bambini richiede il coinvolgimento a più livelli dei docenti, dei direttori delle sedi scolastiche coinvolte, degli altri docenti e allievi e naturalmente dei genitori e famigliari. È una reazione a catena che ha nel territorio il suo terminale logico. Un territorio che cresce culturalmente e moralmente, con proposte d’avanguardia fatte nel rispetto dei principi educativi e con una particolare attenzione al dialogo dei contenuti e allo scambio democratico delle esperienze.
La mostra, allestita al pianterreno del Museo delle Culture, espone le 74 opere realizzate dai bambini affiancate a tre opere significative del Museo e da una serie di immagini che contestualizzano il lavoro illustrandone il percorso didattico.
L’allestimento è curato da Giulio Zaccarelli, in collaborazione con la curatrice della mostra Isabella Lenzo Massei e la responsabile del progetto artistico Silvia Paradela.
Accompagna la mostra un catalogo edito dalla Città di Lugano, corredato da fotografie delle opere commentate dai piccoli artisti, da contributi di Isabella Lenzo Massei, Francesco Paolo Campione, Alfonso Foglia, Silvia Paradela, Giulio Zaccarelli e da schede di approfondimento dedicate alle opere del Museo, a cura di Marta Cometti.
Vi ringraziamo sin d’ora per l’attenzione che vorrete prestare alla notizia.
Scheda Tecnica della Mostra
Mostra a cura di Isabella Lenzo Massei
Luogo e periodo Museo delle Culture, 4 Aprile – 17 Maggio 2009
Orari Martedì – Domenica 10.00–18.00
Lunedì chiuso
Ingresso Adulti: Fr. 12.-/Euro 8
Ridotto: Fr. 8.-/Euro 5
Il biglietto comprende anche la visita all’esposizione permanente
Opere 74 opere realizzate dai bambini e 3 opere del Museo
Classi coinvolte Scuola dell’infanzia Centrale di Breganzona
Prima elementare, scuola di Ruvigliana
Seconda elementare, scuola di Davesco
Terza elementare, scuola di Molino Nuovo
Quinta elementare, scuola di Barbengo
Progetto educativo a cura di Isabella Lenzo Massei
Progetto artistico a cura di Silvia Paradela
Servizio didattico MCL Isabella Lenzo Massei, Silvia Paradela, Stefania Fink
Progetto di allestimento Giulio Zaccarelli
Realizzazione allestimento Dicastero Attività Culturali, Dicastero Servizi Urbani
Grafica e fotografie Maurice Hoderas
Visite guidate, atelier Atelier per bambini, visite guidate per ragazzi delle scuole medie e del liceo, visite guidate per adulti.
Su prenotazione al +41 (0) 58 866 69 60
Informazioni Museo delle Culture,
Via Cortivo 26, 6976 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 69 60
Fax: +41 (0)58 866 69 69
E-mail: info.mcl@lugano.ch
Ufficio stampa Servizio informazione, comunicazione e PR
Città di Lugano, Piazza Riforma 1, 6900 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 70 90
Fax: +41 (0)58 866 71 03
E-mail: sbardelle@lugano.ch
Catalogo a cura di Isabella Lenzo Massei
Saggi di Francesco Paolo Campione, Alfonso Foglia, Isabella Lenzo Massei, Silvia Paradela, Giulio Zaccarelli
Schede di approfondimento a cura di Marta Cometti
Versione italiana, 116 pagine, illustrazioni a colori
Edizioni Città di Lugano, Fr. 20.-
04
aprile 2009
Ibridi
Dal 04 aprile al 17 maggio 2009
serata - evento
giovane arte
giovane arte
Location
MUSEC | MUSEO DELLE CULTURE
Lugano, Riva Caccia , 5, (Lugano)
Lugano, Riva Caccia , 5, (Lugano)