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Iconica: Yves Saint Laurent – L’amour fou
Torino celebra uno dei grandi stilisti contemporanei
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Torino, dal 10 al 16 giugno, ospita ICONICA, un nuovo format nato con l’obiettivo di
avvicinare il pubblico alle grandi e piccole storie dei personaggi che sono diventati icone del
nostro tempo. Dalla moda all’arte, dalla letteratura alla musica, dal cinema al design,
ICONICA intende raccontare scorci di vita, genio e follia, pubblico e privato, successi e tormenti
dei grandi maestri.
La prima edizione – realizzata con il patrocinio della Città di Torino, della Camera di
commercio di Torino e di Atout France (Agenzia per lo sviluppo del Turismo Francese) -
è un omaggio a Yves Saint Laurent (1 agosto 1936, Orano, Algeria - 1 giugno 2008, Parigi,
Francia), il couturier che più di tutti ha rappresentato la commistione profonda tra arte, cultura e
società del XX secolo, anticipando lucidamente il ruolo che la moda avrebbe avuto nel mondo
contemporaneo.
“Yves Saint Laurent - L’Amour Fou” è una settimana di eventi, sfilate, mostre, incontri,
workshop e laboratori che esplorano l’universo dello stilista francese, in occasione dei dieci anni
dalla sua scomparsa e a pochi mesi dall’apertura, a Parigi e Marrakech, dei due musei a
lui dedicati.
Partendo da una selezione privata di circa 150 pezzi, fra abiti e accessori prêt-à-porter, il
primo pensiero di Monica Bruno e Angela Varasano, curatrici della manifestazione, è stato
raccontare, attraverso la testimonianza di una collezione dallo straordinario valore, un'epoca in cui
la moda era artefice di profondi cambiamenti culturali e dove prendevano forma le icone a cui
guardano ancora oggi le maison internazionali.
“Abbiamo sempre considerato la moda una forma d’arte al pari di altre più celebrate - spiegano
le curatrici –. L’idea di un abito, la sua realizzazione, i tagli, il tessuto, le foto che lo raccontano al
pubblico, sono un sistema che ci affascina moltissimo. Scegliere, abbinare abiti, progettare outfit
per una semplice gita o volere quella piccola scimmia di gesso perché deve stare su quella
mensola tra un corallo e un ritaglio di tappezzeria di stoffa, questa è la nostra tensione costante.
Abbiamo pensato di creare Iconica – continuano le curatrici – per dar vita a un contenitore in
cui ‘riporre’ ed esporre la vita di un’icona e, al contempo, una scatola magica dalla quale tutti
possano attingere storie di bellezza”.
ICONICA cerca di far luce, mostrare e celebrare i dettagli salienti dell’uomo, del sarto, dell’artista
e il suo rapporto con la moda, l’architettura, la pittura e, più in generale, con la cultura.
“Gli abiti appartenevano a Mara Viano Errani, una piccola donna che faceva sembrare una lucertola
un coccodrillo, che riusciva in ogni cosa, che conquistava chiunque con il suo tono pacato ma
deciso - racconta Monica Bruno -. Per Mara esisteva un solo sarto al mondo che lei potesse
indossare. La giacca di Valentino, regalatale dal marito negli ultimi anni, è rimasta col cartellino
attaccato. Solo Yves Saint Laurent poteva vestire la sua vita, intensa, di alterne fortune, tesa alla
ricerca della bellezza in ogni istante, immersa in una storia d’amore meravigliosa. Abbiamo saputo
tutto questo solo dopo aver avviato il progetto dedicato a Yves Saint Laurent. L’incontro con la
storia di Mara, conosciuta prima attraverso i suoi vestiti e, successivamente, nelle parole del marito
Luciano, ci ha dato la certezza di essere sulla strada giusta. Tante le coincidenze e le affinità di
pensiero con una donna di cui avevamo visto solo gli abiti e della quale poi abbiamo scoperto
l’anima. Per questo io e Angela abbiamo voluto dedicarle un evento. Perché ci piace immaginarla
così: una signora piena di charme, con un grande cappello mentre porta a spasso il suo cane in
tailleur Saint Laurent”.
Passionale, anticonformista, adorato dalle sue sarte, muse e clienti di tutto il mondo, Yves Saint
Laurent ha creato capi come il caban, il trench o l’abito Mondrian diventati indiscussi simboli
di stile. Ha svelato la femminilità nascosta dello smoking, fino a quel momento massima
espressione di eleganza maschile; ha riadattato la sahariana e inventato il tailleur pantalone
con l’ambizione di regalare alle donne pezzi intorno ai quali far ruotare un intero guardaroba.
Yves Saint Laurent, sottolinea la curatrice, “ha insegnato lo stile”.
“L’Amour Fou” è il tema di ICONICA di quest’anno ed è tratto dal titolo del docufilm realizzato
dal regista/fotografo Pierre Thoretton che ripercorre le passioni estreme di Monsieur Saint
Laurent, come lo chiamavano tutti nel suo quartier generale di Avenue Marceau.
Lo stilista, infatti, ebbe amori senza misura: l’amore per gli oggetti d’arte, che doveva acquistare e
collezionare con il compagno di una vita Pierre Bergé; l’amore per Marrakech, che gli aveva
insegnato i colori, dove si rifugiava per creare, per vivere la leggerezza che a Parigi gli risultava
impossibile e dove volle che le sue ceneri fossero disperse; l’amore per la letteratura e la pittura
che lo portavano a riprodurre sui suoi abiti le opere dei grandi maestri; l’amore folle, quella forza
creativa che fin da bambino gli faceva disegnare bambole di carta, costruendo così un suo
immaginario universo infantile.
Per l’immagine del manifesto della rassegna, scattata dal fotografo e artista Alessandro
Lercara, è stata scelta una modella di colore che indossa, al contrario, la giacca iconica di un
tailleur pantalone, datato anni ‘80. Yves Saint Laurent fu il primo stilista a far sfilare
mannequin di origine asiatica e africana, guardando spesso alle tradizioni extra europee,
esotiche, come fonte di ispirazione. Così era Marrakech, dove dal 1966 amava rifugiarsi a
preparare le sue collezioni. L’idea di questa foto nasce dall’esigenza di comunicare visivamente la
rivoluzione dirompente che l’artista ha saputo rappresentare per la sua epoca. L’occhiale dalla
montatura nera in mano alla modella evoca la presenza dello stilista. Infatti, in ogni foto di
repertorio che lo ritrae, Yves indossa spesse lenti da miope. Sullo sfondo si intravede Torino, sede
della manifestazione.
La rassegna si apre domenica 10 giugno, dalle 10 alle 19, con una preview al Palazzo
della Luce in occasione di Open House, iniziativa che permette di visitare residenze, palazzi,
luoghi abitualmente non accessibili a Torino e scoprire così la ricchezza dell'architettura e del
paesaggio urbano. Il pubblico potrà ammirare nel Salone Bianco del piano nobile un’installazione
realizzata da Angela Varasano e dall’architetto Fiorenzo Naddeo in collaborazione con gli
allievi del corso di Textile & fashion design dello IAAD.
Dal 10 al 12 giugno nella Galleria Marco Polo (corso vittorio Emanuele II, 86) saranno esposti
i capi vintage della Maison e YSL Rive Gauche, con un allestimento a cura dell’architetto
Fiorenzo Naddeo realizzato da Rezina.
Il Palazzo della Luce, lunedì 11 giugno, ospiterà diversi workshop e incontri: alle 16.30
Ulderica Masoni, esperta di gioielli, narrerà il rapporto dello stilista con gli accessori attraverso
un excursus sul bijoux vintage; alle 18.30, Enrica Acuto Jacobacci racconterà il grande lavoro
che permette di proteggere e valorizzare le espressioni dell’ingegno umano attraverso la tutela dei
marchi; alle 21, Silvia Vacirca, docente di forme e linguaggi della Moda all'Università di Torino e
Clothes on Film alla Sapienza di Roma, spiegherà l'influenza del Mediterraneo nel lavoro dello
stilista.
Il Cinema Massimo, martedì 12 giugno, alle ore 21, proietterà il film-documentario
“L’Amour Fou”. Patrizia Cavagliá, psicoterapeuta psicoanalista, durante l’introduzione proporrà
alcuni spunti sugli aspetti più intimi e privati dell'universo affettivo-relazionale di Yves Saint
Laurent. Nella stessa giornata alla Galleria Marco Polo e da Ocularium (via dei Mille 38/A), in
orario 11-18, si potrà vivere l’esperienza (a ingresso libero) di un set fotografico fra abiti vintage,
occhiali e trucchi della Maison YSL, seguiti da stylist e fotografi.
“Nella sfilata di mercoledì 13 giugno in Galleria Umberto I si cercherà di ricreare le vivide
atmosfere di un viaggio, da Parigi a Marrakech: la galleria torinese, infatti, realizzata in ferro e
vetro, riporta alla mente i famosi passages della Rive Droite” - sottolinea Monica Bruno, citando
uno degli appuntamenti.
Il programma entrerà nel clou il 13 giugno quando, dalle ore 20, la Galleria Umberto I
accoglierà la sfilata delle creazioni del couturier, dagli anni ‘60 agli anni ’90. In passerella,
come le muse e le amiche di Yves, donne di tutte le età a interpretarne la modernità. “Da Parigi
a Marrakech”, titolo dell’evento, è a cura di Paola Pellino, Monica Bruno e M.art. in
collaborazione con l’Associazione Commercianti della Galleria Umberto I (su prenotazione
tel. 3479445427).
“Da Mondrian a Matisse, l’arte influenza il lavoro di Yves Saint Laurent” è il workshop
sulle ispirazioni pittoriche dello stilista a cui, giovedì 14 giugno al Laboratorio Luparia (via
Bologna 220), il pubblico potrà partecipare, sperimentando e realizzando, su diversi materiali
tessili, i pattern iconici di Saint Laurent (su prenotazione tel. 3479445427). Dalle 18, in
Galleria Umberto I, Cristina Morozzi, narratrice di design, critica e curatrice di mostre, Brand
Ambassador dell’Istituto Marangoni, dialogherà con l’architetto Giovanni Pellegrini sulla
progettualità dello stilista. Alle 19, Gianluca Bovenzi, storico dell’arte, racconterà la passione
del couturier per l’arte e il collezionismo.
Venerdi 15 giugno nel Salotto Buono (via Provana 3), si terranno dei laboratori per bambini a
cura di Angela Varasano durante i quali verranno realizzate delle bambole di carta. La storia
della ‘Paper Dolls’ è a tutti gli effetti l’inizio della favola di Saint Laurent. Il giovane Yves, infatti,
deciso a diventare un designer di abiti femminili, armato di carta, forbici e inchiostro ritagliava
dalle edizioni di Vogue, Jardin des Modes e Paris Match le silhouette delle sue mannequin preferite
che poi vestiva con capi da lui disegnati.
Alle 18.30, Francesca Lorenzoni, scrittrice e blogger, converserà con Stefania Manfrè,
blogger e talent scout su “Muse Dive e donne normali: l’universo femminile di Yves Saint
Laurent”.
Alle 21, in Galleria Marco Polo, Rosalba Graglia, giornalista e scrittrice, racconterà lo spirito
di intellettuali-collezionisti che hanno creato case a propria immagine e somiglianza. Come le due
dimore della vita di Yves Saint Laurent a Parigi e Marrakech, vere opere d’arte.
Il programma si concluderà sabato 16 giugno a Villa Sassi, storica dimora del 700, immersa
nel parco secolare, con un cocktail dinner a cura di Liberamensa Cibi per Menti Libere
dal titolo “La soirée de L’Amour Fou”. Alle ore 20.30 si terrà un’asta benefica il cui ricavato sarà
devoluto alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus. Introduce Elisa Giordano
con un ricordo di Yves attraverso i suoi capi più iconici. Alle 22.30 si potrà assistere alla Lettura
scenica delle Lettere a Yves di Pierre Bergé con Pino Ammendola e la partecipazione di Eva
Robin’s. Regia di Roberto Piana. Una produzione Circolo dei Lettori di Torino.
La Libreria Internazionale Luxemburg (via C. Battisti 7), bookshop della manifestazione,
allestirà una vetrina dedicata, esponendo una selezione di testi e libri fotografici sull’universo dello
stilista.
Nivà Gelato ha creato appositamente un gusto dedicato a YSL dal sapore che nasce dai delicati
rimandi dei suoi amati giardini. Per tutta la durata della rassegna sarà possibile degustarlo nei
punti vendita Nivà presentando un tagliando che verrà consegnato in tutte le location dell’evento.
Per informazioni sull’intera rassegna: www.iconicatorino.it
avvicinare il pubblico alle grandi e piccole storie dei personaggi che sono diventati icone del
nostro tempo. Dalla moda all’arte, dalla letteratura alla musica, dal cinema al design,
ICONICA intende raccontare scorci di vita, genio e follia, pubblico e privato, successi e tormenti
dei grandi maestri.
La prima edizione – realizzata con il patrocinio della Città di Torino, della Camera di
commercio di Torino e di Atout France (Agenzia per lo sviluppo del Turismo Francese) -
è un omaggio a Yves Saint Laurent (1 agosto 1936, Orano, Algeria - 1 giugno 2008, Parigi,
Francia), il couturier che più di tutti ha rappresentato la commistione profonda tra arte, cultura e
società del XX secolo, anticipando lucidamente il ruolo che la moda avrebbe avuto nel mondo
contemporaneo.
“Yves Saint Laurent - L’Amour Fou” è una settimana di eventi, sfilate, mostre, incontri,
workshop e laboratori che esplorano l’universo dello stilista francese, in occasione dei dieci anni
dalla sua scomparsa e a pochi mesi dall’apertura, a Parigi e Marrakech, dei due musei a
lui dedicati.
Partendo da una selezione privata di circa 150 pezzi, fra abiti e accessori prêt-à-porter, il
primo pensiero di Monica Bruno e Angela Varasano, curatrici della manifestazione, è stato
raccontare, attraverso la testimonianza di una collezione dallo straordinario valore, un'epoca in cui
la moda era artefice di profondi cambiamenti culturali e dove prendevano forma le icone a cui
guardano ancora oggi le maison internazionali.
“Abbiamo sempre considerato la moda una forma d’arte al pari di altre più celebrate - spiegano
le curatrici –. L’idea di un abito, la sua realizzazione, i tagli, il tessuto, le foto che lo raccontano al
pubblico, sono un sistema che ci affascina moltissimo. Scegliere, abbinare abiti, progettare outfit
per una semplice gita o volere quella piccola scimmia di gesso perché deve stare su quella
mensola tra un corallo e un ritaglio di tappezzeria di stoffa, questa è la nostra tensione costante.
Abbiamo pensato di creare Iconica – continuano le curatrici – per dar vita a un contenitore in
cui ‘riporre’ ed esporre la vita di un’icona e, al contempo, una scatola magica dalla quale tutti
possano attingere storie di bellezza”.
ICONICA cerca di far luce, mostrare e celebrare i dettagli salienti dell’uomo, del sarto, dell’artista
e il suo rapporto con la moda, l’architettura, la pittura e, più in generale, con la cultura.
“Gli abiti appartenevano a Mara Viano Errani, una piccola donna che faceva sembrare una lucertola
un coccodrillo, che riusciva in ogni cosa, che conquistava chiunque con il suo tono pacato ma
deciso - racconta Monica Bruno -. Per Mara esisteva un solo sarto al mondo che lei potesse
indossare. La giacca di Valentino, regalatale dal marito negli ultimi anni, è rimasta col cartellino
attaccato. Solo Yves Saint Laurent poteva vestire la sua vita, intensa, di alterne fortune, tesa alla
ricerca della bellezza in ogni istante, immersa in una storia d’amore meravigliosa. Abbiamo saputo
tutto questo solo dopo aver avviato il progetto dedicato a Yves Saint Laurent. L’incontro con la
storia di Mara, conosciuta prima attraverso i suoi vestiti e, successivamente, nelle parole del marito
Luciano, ci ha dato la certezza di essere sulla strada giusta. Tante le coincidenze e le affinità di
pensiero con una donna di cui avevamo visto solo gli abiti e della quale poi abbiamo scoperto
l’anima. Per questo io e Angela abbiamo voluto dedicarle un evento. Perché ci piace immaginarla
così: una signora piena di charme, con un grande cappello mentre porta a spasso il suo cane in
tailleur Saint Laurent”.
Passionale, anticonformista, adorato dalle sue sarte, muse e clienti di tutto il mondo, Yves Saint
Laurent ha creato capi come il caban, il trench o l’abito Mondrian diventati indiscussi simboli
di stile. Ha svelato la femminilità nascosta dello smoking, fino a quel momento massima
espressione di eleganza maschile; ha riadattato la sahariana e inventato il tailleur pantalone
con l’ambizione di regalare alle donne pezzi intorno ai quali far ruotare un intero guardaroba.
Yves Saint Laurent, sottolinea la curatrice, “ha insegnato lo stile”.
“L’Amour Fou” è il tema di ICONICA di quest’anno ed è tratto dal titolo del docufilm realizzato
dal regista/fotografo Pierre Thoretton che ripercorre le passioni estreme di Monsieur Saint
Laurent, come lo chiamavano tutti nel suo quartier generale di Avenue Marceau.
Lo stilista, infatti, ebbe amori senza misura: l’amore per gli oggetti d’arte, che doveva acquistare e
collezionare con il compagno di una vita Pierre Bergé; l’amore per Marrakech, che gli aveva
insegnato i colori, dove si rifugiava per creare, per vivere la leggerezza che a Parigi gli risultava
impossibile e dove volle che le sue ceneri fossero disperse; l’amore per la letteratura e la pittura
che lo portavano a riprodurre sui suoi abiti le opere dei grandi maestri; l’amore folle, quella forza
creativa che fin da bambino gli faceva disegnare bambole di carta, costruendo così un suo
immaginario universo infantile.
Per l’immagine del manifesto della rassegna, scattata dal fotografo e artista Alessandro
Lercara, è stata scelta una modella di colore che indossa, al contrario, la giacca iconica di un
tailleur pantalone, datato anni ‘80. Yves Saint Laurent fu il primo stilista a far sfilare
mannequin di origine asiatica e africana, guardando spesso alle tradizioni extra europee,
esotiche, come fonte di ispirazione. Così era Marrakech, dove dal 1966 amava rifugiarsi a
preparare le sue collezioni. L’idea di questa foto nasce dall’esigenza di comunicare visivamente la
rivoluzione dirompente che l’artista ha saputo rappresentare per la sua epoca. L’occhiale dalla
montatura nera in mano alla modella evoca la presenza dello stilista. Infatti, in ogni foto di
repertorio che lo ritrae, Yves indossa spesse lenti da miope. Sullo sfondo si intravede Torino, sede
della manifestazione.
La rassegna si apre domenica 10 giugno, dalle 10 alle 19, con una preview al Palazzo
della Luce in occasione di Open House, iniziativa che permette di visitare residenze, palazzi,
luoghi abitualmente non accessibili a Torino e scoprire così la ricchezza dell'architettura e del
paesaggio urbano. Il pubblico potrà ammirare nel Salone Bianco del piano nobile un’installazione
realizzata da Angela Varasano e dall’architetto Fiorenzo Naddeo in collaborazione con gli
allievi del corso di Textile & fashion design dello IAAD.
Dal 10 al 12 giugno nella Galleria Marco Polo (corso vittorio Emanuele II, 86) saranno esposti
i capi vintage della Maison e YSL Rive Gauche, con un allestimento a cura dell’architetto
Fiorenzo Naddeo realizzato da Rezina.
Il Palazzo della Luce, lunedì 11 giugno, ospiterà diversi workshop e incontri: alle 16.30
Ulderica Masoni, esperta di gioielli, narrerà il rapporto dello stilista con gli accessori attraverso
un excursus sul bijoux vintage; alle 18.30, Enrica Acuto Jacobacci racconterà il grande lavoro
che permette di proteggere e valorizzare le espressioni dell’ingegno umano attraverso la tutela dei
marchi; alle 21, Silvia Vacirca, docente di forme e linguaggi della Moda all'Università di Torino e
Clothes on Film alla Sapienza di Roma, spiegherà l'influenza del Mediterraneo nel lavoro dello
stilista.
Il Cinema Massimo, martedì 12 giugno, alle ore 21, proietterà il film-documentario
“L’Amour Fou”. Patrizia Cavagliá, psicoterapeuta psicoanalista, durante l’introduzione proporrà
alcuni spunti sugli aspetti più intimi e privati dell'universo affettivo-relazionale di Yves Saint
Laurent. Nella stessa giornata alla Galleria Marco Polo e da Ocularium (via dei Mille 38/A), in
orario 11-18, si potrà vivere l’esperienza (a ingresso libero) di un set fotografico fra abiti vintage,
occhiali e trucchi della Maison YSL, seguiti da stylist e fotografi.
“Nella sfilata di mercoledì 13 giugno in Galleria Umberto I si cercherà di ricreare le vivide
atmosfere di un viaggio, da Parigi a Marrakech: la galleria torinese, infatti, realizzata in ferro e
vetro, riporta alla mente i famosi passages della Rive Droite” - sottolinea Monica Bruno, citando
uno degli appuntamenti.
Il programma entrerà nel clou il 13 giugno quando, dalle ore 20, la Galleria Umberto I
accoglierà la sfilata delle creazioni del couturier, dagli anni ‘60 agli anni ’90. In passerella,
come le muse e le amiche di Yves, donne di tutte le età a interpretarne la modernità. “Da Parigi
a Marrakech”, titolo dell’evento, è a cura di Paola Pellino, Monica Bruno e M.art. in
collaborazione con l’Associazione Commercianti della Galleria Umberto I (su prenotazione
tel. 3479445427).
“Da Mondrian a Matisse, l’arte influenza il lavoro di Yves Saint Laurent” è il workshop
sulle ispirazioni pittoriche dello stilista a cui, giovedì 14 giugno al Laboratorio Luparia (via
Bologna 220), il pubblico potrà partecipare, sperimentando e realizzando, su diversi materiali
tessili, i pattern iconici di Saint Laurent (su prenotazione tel. 3479445427). Dalle 18, in
Galleria Umberto I, Cristina Morozzi, narratrice di design, critica e curatrice di mostre, Brand
Ambassador dell’Istituto Marangoni, dialogherà con l’architetto Giovanni Pellegrini sulla
progettualità dello stilista. Alle 19, Gianluca Bovenzi, storico dell’arte, racconterà la passione
del couturier per l’arte e il collezionismo.
Venerdi 15 giugno nel Salotto Buono (via Provana 3), si terranno dei laboratori per bambini a
cura di Angela Varasano durante i quali verranno realizzate delle bambole di carta. La storia
della ‘Paper Dolls’ è a tutti gli effetti l’inizio della favola di Saint Laurent. Il giovane Yves, infatti,
deciso a diventare un designer di abiti femminili, armato di carta, forbici e inchiostro ritagliava
dalle edizioni di Vogue, Jardin des Modes e Paris Match le silhouette delle sue mannequin preferite
che poi vestiva con capi da lui disegnati.
Alle 18.30, Francesca Lorenzoni, scrittrice e blogger, converserà con Stefania Manfrè,
blogger e talent scout su “Muse Dive e donne normali: l’universo femminile di Yves Saint
Laurent”.
Alle 21, in Galleria Marco Polo, Rosalba Graglia, giornalista e scrittrice, racconterà lo spirito
di intellettuali-collezionisti che hanno creato case a propria immagine e somiglianza. Come le due
dimore della vita di Yves Saint Laurent a Parigi e Marrakech, vere opere d’arte.
Il programma si concluderà sabato 16 giugno a Villa Sassi, storica dimora del 700, immersa
nel parco secolare, con un cocktail dinner a cura di Liberamensa Cibi per Menti Libere
dal titolo “La soirée de L’Amour Fou”. Alle ore 20.30 si terrà un’asta benefica il cui ricavato sarà
devoluto alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus. Introduce Elisa Giordano
con un ricordo di Yves attraverso i suoi capi più iconici. Alle 22.30 si potrà assistere alla Lettura
scenica delle Lettere a Yves di Pierre Bergé con Pino Ammendola e la partecipazione di Eva
Robin’s. Regia di Roberto Piana. Una produzione Circolo dei Lettori di Torino.
La Libreria Internazionale Luxemburg (via C. Battisti 7), bookshop della manifestazione,
allestirà una vetrina dedicata, esponendo una selezione di testi e libri fotografici sull’universo dello
stilista.
Nivà Gelato ha creato appositamente un gusto dedicato a YSL dal sapore che nasce dai delicati
rimandi dei suoi amati giardini. Per tutta la durata della rassegna sarà possibile degustarlo nei
punti vendita Nivà presentando un tagliando che verrà consegnato in tutte le location dell’evento.
Per informazioni sull’intera rassegna: www.iconicatorino.it
10
giugno 2018
Iconica: Yves Saint Laurent – L’amour fou
Dal 10 al 16 giugno 2018
design
serata - evento
serata - evento
Location
IL PALAZZO DELLA LUCE
Torino, Via Antonio Giuseppe Ignazio Bertola, 40, (Torino)
Torino, Via Antonio Giuseppe Ignazio Bertola, 40, (Torino)
Vernissage
10 Giugno 2018, dalle 10 alle 19
Sito web
www.iconicatorino.it