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Iconografia mascagnana nelle collezioni civiche
In esposizione, in due sale al primo piano della Villa, una trentina di opere che effigiarono il celebre autore di “Cavalleria Rusticana” in pose istituzionali
Comunicato stampa
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" I colletti duri di Mascagni, l'acconciatura delle sue
chiome tosto adottata sul nome di lui, i suoi soprabiti
corti, alla Piccadilly, suscitavano una specie di sommessa emozione.
Signore e signorine andarono tosto pazze pel maestro livornese. Ancora oggi sentiamo dire da donne oramai vecchie e gratificate da stuoli di nipotini, quanto le antiche madri vigilassero attentamente al loro entusiasmo mascagnano, sulla improvvisa mania di saper tutto di lui, di scrivere di nascosto a Mascagni, di procurarsi sue fotografie."
(Giulio Gonfalonieri )
Livorno, 27 aprile 2006 - Uomo di grande personalità oltre che musicista popolarissimo, Pietro Mascagni fu ritratto da molti pittori e scultori livornesi e toscani suoi contemporanei che ne colsero, dalle varie angolazioni e nelle varie età, l’espressione imperiosa, i lineamenti marcati, lo sguardo vivo e penetrante, gli abbigliamenti e gli accessori un po’ eccentrici da artista, lo immortalarono perfino mentre giocava a carte .
Dal 29 aprile al 28 maggio, al museo civico “G. Fattori” di Villa Mimbelli, a Livorno (vernissage il 28 aprile alle 17.00), in contemporanea all’inaugurazione degli “Itinerari mascagnani” allestiti al Teatro “C. Goldoni” , si svolgerà una mostra dedicata proprio alla “ Iconografia mascagnana nelle collezioni civiche ”.
In esposizione, in due sale al primo piano della Villa, una trentina di opere che effigiarono il celebre autore di “Cavalleria Rusticana” in pose istituzionali come nella scultura a tutto tondo in bronzo di Costantino Barbella , e nel disegno a sanguigna di Corrado Michelozzi (anni Cinquanta, donazione della famiglia Magonzi), ma anche in atteggiamenti meno convenzionali : al pianoforte con sigaretta (come nel ritratto al piano con sigaretta di Angiolo Tommasi del 1899), con ciuffo spavaldo sulla fronte (come nel ritratto giovanile firmato T. Malesci realizzato intorno al 1890-1895); “sorpreso” da Mario Borgiotti nel 1936 mentre gioca a scopone con il sigaro in bocca.
Il corpus più consistente della mostra è rappresentato da venti ritratti donati al Comune di Livorno dalle figlie dell’artista Mario Borgiotti, Sara e Sira. E’ un insieme di opere davvero singolare che si è mantenuto pressoché intatto fino ad oggi e che è il frutto di una sincera e profonda amicizia nata tra Mascagni e Borgiotti dopo che quest’ultimo aveva donato al musicista un ritratto del figlio Dino, morto durante la guerra d’Etiopia.
chiome tosto adottata sul nome di lui, i suoi soprabiti
corti, alla Piccadilly, suscitavano una specie di sommessa emozione.
Signore e signorine andarono tosto pazze pel maestro livornese. Ancora oggi sentiamo dire da donne oramai vecchie e gratificate da stuoli di nipotini, quanto le antiche madri vigilassero attentamente al loro entusiasmo mascagnano, sulla improvvisa mania di saper tutto di lui, di scrivere di nascosto a Mascagni, di procurarsi sue fotografie."
(Giulio Gonfalonieri )
Livorno, 27 aprile 2006 - Uomo di grande personalità oltre che musicista popolarissimo, Pietro Mascagni fu ritratto da molti pittori e scultori livornesi e toscani suoi contemporanei che ne colsero, dalle varie angolazioni e nelle varie età, l’espressione imperiosa, i lineamenti marcati, lo sguardo vivo e penetrante, gli abbigliamenti e gli accessori un po’ eccentrici da artista, lo immortalarono perfino mentre giocava a carte .
Dal 29 aprile al 28 maggio, al museo civico “G. Fattori” di Villa Mimbelli, a Livorno (vernissage il 28 aprile alle 17.00), in contemporanea all’inaugurazione degli “Itinerari mascagnani” allestiti al Teatro “C. Goldoni” , si svolgerà una mostra dedicata proprio alla “ Iconografia mascagnana nelle collezioni civiche ”.
In esposizione, in due sale al primo piano della Villa, una trentina di opere che effigiarono il celebre autore di “Cavalleria Rusticana” in pose istituzionali come nella scultura a tutto tondo in bronzo di Costantino Barbella , e nel disegno a sanguigna di Corrado Michelozzi (anni Cinquanta, donazione della famiglia Magonzi), ma anche in atteggiamenti meno convenzionali : al pianoforte con sigaretta (come nel ritratto al piano con sigaretta di Angiolo Tommasi del 1899), con ciuffo spavaldo sulla fronte (come nel ritratto giovanile firmato T. Malesci realizzato intorno al 1890-1895); “sorpreso” da Mario Borgiotti nel 1936 mentre gioca a scopone con il sigaro in bocca.
Il corpus più consistente della mostra è rappresentato da venti ritratti donati al Comune di Livorno dalle figlie dell’artista Mario Borgiotti, Sara e Sira. E’ un insieme di opere davvero singolare che si è mantenuto pressoché intatto fino ad oggi e che è il frutto di una sincera e profonda amicizia nata tra Mascagni e Borgiotti dopo che quest’ultimo aveva donato al musicista un ritratto del figlio Dino, morto durante la guerra d’Etiopia.
28
aprile 2006
Iconografia mascagnana nelle collezioni civiche
Dal 28 aprile al 28 maggio 2006
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI – VILLA MIMBELLI
Livorno, Piazza Sant'jacopo In Acquaviva, 65, (Livorno)
Livorno, Piazza Sant'jacopo In Acquaviva, 65, (Livorno)
Biglietti
biglietto comprensivo di visita al museo, intero euro 4,00; ridotto euro 2,50. Supplementi per visite guidate (su prenotazione) euro 1,50
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 . Chiuso il lunedì e il 1 maggio
Vernissage
28 Aprile 2006, ore 17.00