Prosegue alla Bottega del Caffè di viale Caprera, 35 (sede dell’Associazione Lavoratori Comunali) “Idealoghi2005”: evento espositivo che, fino a luglio, vede impegnati ventidue giovani artisti livornesi che faranno conoscere le più recenti tendenze dell’arte contemporanea a Livorno, con ambiti di sperimentazione che spaziano dalla video-arte, al linguaggio della performance, alla fotografia, fino alle arti pittoriche sostenute, sovente, da installazioni.
Nella terza mostra, che prende il via venerdì 18 febbraio (inaugurazione ore 18.00), e che si concluderà domenica 27 febbraio, Francesco Baratta e Lorenzo Ghelardini dialogheranno, nello spazio espositivo della Bottega del Caffè, confrontandosi tra pittura e "Xerox paints".

Francesco Baratta, nasce venticinque anni fa a Sarzana (SP), dopo il Liceo Artistico di Carrara, prosegue gli studi alla Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove attualmente frequenta il quinto anno. Vive e lavora a Ponzano Magra (La Spezia).
Nel suo percorso pittorico la figura, tramite
lo studio del rapporto generato con lo sfondo, diventa un pretesto per una visione
che riesca a porre delle corrispondenze con gli stati d’animo dell’osservatore: l’essere umano, isolato in sfondi spesso monocromi, sembra suggerire una visione improntata sulla “solitudine”.
Alla Bottega del Caffè verranno presentate dieci opere pittoriche di dimensioni 100x80 cm ciascuna; sono realizzate con tecnica olio su tela.

Lorenzo Ghelardini nasce a Cecina (Li) nel 1980 e vive attualmente a Rosignano Solvay (Li). A 3 anni decide di fare l’artista. A 14 si iscrive al liceo artistico di Livorno, dove si dedica esclusivamente al fumetto. Nel 1999 si iscrive all’Università di Pisa (Beni Culturali). Nel 2002 si innamora; durante lo stesso anno impazzisce: parla di strane idee riguardanti l’affermazione dell’Ego. Intanto la sua fama cresce e le maggiori gallerie italiane si contendono le sue opere. Nel 2003 si sveglia e scopre di aver sognato tutto, tranne la faccenda dell’innamoramento, dell’Università e pochi altri dettagli. Ha iniziato ad esporre in personali e collettive dal 2000
Alla Bottega del Caffè si presenta con alcuni "Xerox paints". I nuovi lavori sono frutto di un'idea base che mira a fondere l'aspetto non manuale della produzione artistica (come la ripetizione standardizzata e meccanica di icone di richiamo pop) con l'aspetto puramente gestuale, pittorico, con riferimento all'arte brut e al graffitismo. Esecuzione:"icone-volti" fotocopiati e fissati in serie su grandi fogli di carta. Successivamente intervento pittorico con acrilici, pastelli, pennarelli. Dimensioni: da 1x1m a 2x1,5m.