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Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi
La mostra intende restituire, attraverso diverse sezioni tematiche, la rappresentazione del ‘paesaggio’ italiano inteso in tutti i suoi aspetti, offrendo anche un palinsesto della società e della cultura dalle premesse dell’Unità alla partecipazione al primo conflitto mondiale, di cui cade il centenario proprio nel 2015
Comunicato stampa
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Il Museo dArte della Città di Ravenna si presenta allormai tradizionale appuntamento espositivo di fine inverno-primavera, con una mostra in programma dal 22 Febbraio al 14 Giugno 2015, realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, finalizzata a documentare il nostro Paese e le sue bellezze, in quel tratto di tempo, davvero cruciale, che va dall'epopea risorgimentale alla Grande Guerra
Il Bel Paese. LItalia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi, come recita il titolo dell'esposizione, intende restituire, infatti, attraverso diverse sezioni tematiche, la rappresentazione del 'paesaggio' italiano inteso in tutti i suoi aspetti, offrendo anche un palinsesto della società e della cultura dalle premesse dell'Unità alla partecipazione al primo conflitto mondiale, di cui cade il centenario proprio nel 2015.
Il tessuto straordinario della realtà geografica e storica italiana, fatto di intrecci e sedimentazioni di testimonianze culturali dove anche la natura è espressione dellantropizzazione rimane sostanzialmente inalterato fino all'avvio della modernizzazione del Paese con il passaggio da uneconomia rurale allindustrializzazione e ai suoi nuovi processi produttivi.
La mostra offrirà dunque una sequenza di documenti pittorici delle straordinarie bellezze paesaggistiche italiane, e insieme spaccati di vita quotidiana come specchio di diverse condizioni sociali, in un tempo di grandi trasformazioni politiche, economiche, culturali rappresentate dai maggiori artisti italiani, ma anche nella prospettiva eccentrica degli artisti stranieri calati nel nostro Paese per ammirarne e dipingerne le bellezze. Una storia, anche, di interpretazioni diverse, in taluni casi a carattere ancora marcatamente regionalistico, in altri, di trasformazioni linguistiche di respiro europeo per un arco di tempo che va dalla pittura dei Macchiaioli allinsorgere dellavanguardia futurista.
La mostra, curata da Claudio Spadoni, apre con unampia sezione introduttiva con la presenza di alcuni dei più noti dipinti di Induno, Fattori, Lega, Guaccimanni, dedicati all'epopea risorgimentale.
Si succederanno poi diversi altri capitoli di questo viaggio nel tempo lungo la nostra penisola, ma anche in sequenza di modelli espressivi, con dipinti dei maggiori artisti del tempo, come Fontanesi, Caffi, Lega, Costa, Induno, Bianchi, Palizzi, Previati, Segantini: vette alpine, vedute lacustri, i più ammirati paesaggi marini, e scorci tra i più pittoreschi delle città mete celebrate del Grand Tour, come Venezia, Firenze, Roma, Napoli, nelle diverse declinazioni degli interpreti di punta del secondo Ottocento italiano, nonché di diversi artisti stranieri.
Il Bel Paese sarà poi raccontato, oltre che per lintrinseco fascino degli scorci naturali, nella straordinaria, inconfondibile compenetrazione di natura e sedimento culturale, memorie storiche, anche attraverso immagini suggestive di tradizioni e costumi, grazie ad opere di figure come Michetti, Signorini, Lega, Morbelli, con rappresentazioni della vita quotidiana di una società ancora rurale ma che lentamente si avvia allindustrializzazione, con artisti quali Fattori, Cannicci, Cammarano, Boccioni, per citare solo pochi nomi.
A dar lustro ai molteplici aspetti del nostro Paese non mancherà la caratterizzazione di personaggi di diversa condizione sociale offerta da Lega, Cremona, De Nittis, Boldini, Zandomeneghi. Quasi un album di famiglia di oltre un secolo fa a memoria di 'come eravamo'. In questo anche la ricca sezione dedicata alla fotografia, praticamente dagli esordi alla sua progressiva affermazione, avrà una parte molto importante, con alcuni dei suoi storici pionieri.
La parte conclusiva sarà poi una sintesi di queste diverse sezioni, con opere realizzate tra il primo e il secondo decennio del '900, che documentano le premesse divisioniste chiaramente innestate in un clima europeo, e l'avvento del Futurismo, l'avanguardia guidata da Filippo Tommaso Marinetti, con artisti quali Boccioni, Balla, Depero, Carrà, Russolo, decisi a spazzare via ogni residuo della cultura e della sensibilità ottocentesche, prima che la Grande Guerra, vero spartiacque tra i due secoli, segni profondamente anche la continuità e le avveniristiche utopie del movimento.
Dopo le mostre dedicate alle figure di grandi storici dellarte Roberto Longhi, Francesco Arcangeli, Corrado Ricci, Giovanni Testori le ampie rassegne riservate ai Preraffaelliti, allarte in Italia nel secondo dopoguerra (LItalia sè desta), e ai rapporti fra Art Brut e arte degli alienati (Borderline), il Mar, Museo dArte della Città di Ravenna prosegue la sua indagine su temi storico-artistici di particolare interesse, come nel caso della mostra da poco conclusa dedicata alla storia del distacco delle pitture murali (Lincanto dellaffresco).
Per il carattere civico, storico e documentario, oltre che squisitamente storico-artistico, il Museo ha inoltrato richiesta che liniziativa sia posta sotto legida dellAlto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, e che possa godere del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Ravenna.
La mostra sarà corredata da un ampio catalogo con il repertorio delle opere esposte e diversi saggi che affrontano la complessità degli aspetti culturali e sociali di queste dense pagine di storia nazionale.
Il Bel Paese. LItalia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi, come recita il titolo dell'esposizione, intende restituire, infatti, attraverso diverse sezioni tematiche, la rappresentazione del 'paesaggio' italiano inteso in tutti i suoi aspetti, offrendo anche un palinsesto della società e della cultura dalle premesse dell'Unità alla partecipazione al primo conflitto mondiale, di cui cade il centenario proprio nel 2015.
Il tessuto straordinario della realtà geografica e storica italiana, fatto di intrecci e sedimentazioni di testimonianze culturali dove anche la natura è espressione dellantropizzazione rimane sostanzialmente inalterato fino all'avvio della modernizzazione del Paese con il passaggio da uneconomia rurale allindustrializzazione e ai suoi nuovi processi produttivi.
La mostra offrirà dunque una sequenza di documenti pittorici delle straordinarie bellezze paesaggistiche italiane, e insieme spaccati di vita quotidiana come specchio di diverse condizioni sociali, in un tempo di grandi trasformazioni politiche, economiche, culturali rappresentate dai maggiori artisti italiani, ma anche nella prospettiva eccentrica degli artisti stranieri calati nel nostro Paese per ammirarne e dipingerne le bellezze. Una storia, anche, di interpretazioni diverse, in taluni casi a carattere ancora marcatamente regionalistico, in altri, di trasformazioni linguistiche di respiro europeo per un arco di tempo che va dalla pittura dei Macchiaioli allinsorgere dellavanguardia futurista.
La mostra, curata da Claudio Spadoni, apre con unampia sezione introduttiva con la presenza di alcuni dei più noti dipinti di Induno, Fattori, Lega, Guaccimanni, dedicati all'epopea risorgimentale.
Si succederanno poi diversi altri capitoli di questo viaggio nel tempo lungo la nostra penisola, ma anche in sequenza di modelli espressivi, con dipinti dei maggiori artisti del tempo, come Fontanesi, Caffi, Lega, Costa, Induno, Bianchi, Palizzi, Previati, Segantini: vette alpine, vedute lacustri, i più ammirati paesaggi marini, e scorci tra i più pittoreschi delle città mete celebrate del Grand Tour, come Venezia, Firenze, Roma, Napoli, nelle diverse declinazioni degli interpreti di punta del secondo Ottocento italiano, nonché di diversi artisti stranieri.
Il Bel Paese sarà poi raccontato, oltre che per lintrinseco fascino degli scorci naturali, nella straordinaria, inconfondibile compenetrazione di natura e sedimento culturale, memorie storiche, anche attraverso immagini suggestive di tradizioni e costumi, grazie ad opere di figure come Michetti, Signorini, Lega, Morbelli, con rappresentazioni della vita quotidiana di una società ancora rurale ma che lentamente si avvia allindustrializzazione, con artisti quali Fattori, Cannicci, Cammarano, Boccioni, per citare solo pochi nomi.
A dar lustro ai molteplici aspetti del nostro Paese non mancherà la caratterizzazione di personaggi di diversa condizione sociale offerta da Lega, Cremona, De Nittis, Boldini, Zandomeneghi. Quasi un album di famiglia di oltre un secolo fa a memoria di 'come eravamo'. In questo anche la ricca sezione dedicata alla fotografia, praticamente dagli esordi alla sua progressiva affermazione, avrà una parte molto importante, con alcuni dei suoi storici pionieri.
La parte conclusiva sarà poi una sintesi di queste diverse sezioni, con opere realizzate tra il primo e il secondo decennio del '900, che documentano le premesse divisioniste chiaramente innestate in un clima europeo, e l'avvento del Futurismo, l'avanguardia guidata da Filippo Tommaso Marinetti, con artisti quali Boccioni, Balla, Depero, Carrà, Russolo, decisi a spazzare via ogni residuo della cultura e della sensibilità ottocentesche, prima che la Grande Guerra, vero spartiacque tra i due secoli, segni profondamente anche la continuità e le avveniristiche utopie del movimento.
Dopo le mostre dedicate alle figure di grandi storici dellarte Roberto Longhi, Francesco Arcangeli, Corrado Ricci, Giovanni Testori le ampie rassegne riservate ai Preraffaelliti, allarte in Italia nel secondo dopoguerra (LItalia sè desta), e ai rapporti fra Art Brut e arte degli alienati (Borderline), il Mar, Museo dArte della Città di Ravenna prosegue la sua indagine su temi storico-artistici di particolare interesse, come nel caso della mostra da poco conclusa dedicata alla storia del distacco delle pitture murali (Lincanto dellaffresco).
Per il carattere civico, storico e documentario, oltre che squisitamente storico-artistico, il Museo ha inoltrato richiesta che liniziativa sia posta sotto legida dellAlto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, e che possa godere del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Ravenna.
La mostra sarà corredata da un ampio catalogo con il repertorio delle opere esposte e diversi saggi che affrontano la complessità degli aspetti culturali e sociali di queste dense pagine di storia nazionale.
21
febbraio 2015
Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi
Dal 21 febbraio al 14 giugno 2015
arte moderna
Location
MAR – MUSEO D’ARTE DELLA CITTA’
Ravenna, Via Di Roma, 13, (Ravenna)
Ravenna, Via Di Roma, 13, (Ravenna)
Biglietti
intero: 9 euro, idotto: 7 euro, studenti Accademia e Università, insegnanti: 4 euro
Orario di apertura
fino al 31 marzo: martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, dal 1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì, aperture festive: Pasqua, Lunedì dellAngelo, 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno, la biglietteria chiude un'ora prima
Vernissage
21 Febbraio 2015, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore