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Il cinema di carta. L’eredità di Fellini in mostra
I disegni originali di Fellini compongono senza dubbio una delle sezioni più cospicue del ricco Archivio della Fondazione Federico Fellini: una collezione di oltre 400 opere, realizzate con diverse tecniche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I disegni originali di Fellini compongono senza dubbio una delle sezioni più
cospicue del ricco Archivio della Fondazione Federico Fellini: una collezione
di oltre 400 opere, realizzate con diverse tecniche (matita, biro, pennarello,
china, acquerello, ecc. su carta, cartoncino, stoffa, ecc.) e finalità
(caricature di amici e collaboratori, bozzetti preparatori per scenografi,
costumisti, truccatori, ecc.). I cinquanta disegni esposti in questa
occasione, ed è la prima volta che il Museo Fellini ospita una mostra di
materiali di proprietà della Fondazione, hanno una caratteristica comune,
quella di essere tutti profondamente legati all’attività più importante del
Maestro, quella di autore cinematografico. Attraverso essi è possibile
ripercorrere quasi completamente la sua straordinaria filmografia, fino alle
pubblicità per la Banca di Roma o ai progetti che la malattia prima e la
morte poi hanno purtroppo impedito di realizzarsi. Si tratta, in alcuni casi,
di schizzi fatti per fissare un’idea, pronti per essere trasformati nelle
sequenze o nei personaggi che avrebbero trovato vita nei film; altri sono il
frutto di elaborazioni più raffinate e contengono le indicazioni fondamentali
per i collaboratori che si occuperanno di preparare scene e costumi; non
mancano inoltre i disegni in cui Fellini ripensa ai suoi film a distanza di anni
e rielabora le vecchie sensazioni, come a ritornare sui suoi passi, talora
sollecitato da esigenze editoriali, ma spesso per suggerire nuovi
approfondimenti e nuovi spunti su qualcosa che appartiene al passato, ma
che è ancora estremamente vitale. Infine le caricature dei collaboratori che
testimoniano ulteriormente, laddove ce ne fosse bisogno, una capacità
fuori del comune di fissare attraverso pochi segni non solo i caratteri delle
persone ma anche la qualità delle relazioni che Fellini manteneva con
ciascuna di esse, relazioni che, come nel caso di Flaiano, a volte si
interrompevano con strascichi polemici, ma che non mancavano mai di apportare il loro sostanziale contributo alla
creazione dei capolavori che tutti conosciamo.
Oltre ai disegni la mostra comprende una ventina fra locandine e manifesti, proposti per punteggiare le tappe della
carriera del Maestro: materiale d’epoca, assolutamente originale, prodotto nel momento in cui i film venivano
distribuiti per la prima volta nei circuiti delle sale. Anch’essi parte dell’Archivio della Fondazione Fellini, sono in molti
casi, in particolare le affiches per i film del periodo iniziale, pezzi rarissimi, spesso rimasti unici: e questa esposizione è
una delle prime occasioni in cui possono essere ammirati.
cospicue del ricco Archivio della Fondazione Federico Fellini: una collezione
di oltre 400 opere, realizzate con diverse tecniche (matita, biro, pennarello,
china, acquerello, ecc. su carta, cartoncino, stoffa, ecc.) e finalità
(caricature di amici e collaboratori, bozzetti preparatori per scenografi,
costumisti, truccatori, ecc.). I cinquanta disegni esposti in questa
occasione, ed è la prima volta che il Museo Fellini ospita una mostra di
materiali di proprietà della Fondazione, hanno una caratteristica comune,
quella di essere tutti profondamente legati all’attività più importante del
Maestro, quella di autore cinematografico. Attraverso essi è possibile
ripercorrere quasi completamente la sua straordinaria filmografia, fino alle
pubblicità per la Banca di Roma o ai progetti che la malattia prima e la
morte poi hanno purtroppo impedito di realizzarsi. Si tratta, in alcuni casi,
di schizzi fatti per fissare un’idea, pronti per essere trasformati nelle
sequenze o nei personaggi che avrebbero trovato vita nei film; altri sono il
frutto di elaborazioni più raffinate e contengono le indicazioni fondamentali
per i collaboratori che si occuperanno di preparare scene e costumi; non
mancano inoltre i disegni in cui Fellini ripensa ai suoi film a distanza di anni
e rielabora le vecchie sensazioni, come a ritornare sui suoi passi, talora
sollecitato da esigenze editoriali, ma spesso per suggerire nuovi
approfondimenti e nuovi spunti su qualcosa che appartiene al passato, ma
che è ancora estremamente vitale. Infine le caricature dei collaboratori che
testimoniano ulteriormente, laddove ce ne fosse bisogno, una capacità
fuori del comune di fissare attraverso pochi segni non solo i caratteri delle
persone ma anche la qualità delle relazioni che Fellini manteneva con
ciascuna di esse, relazioni che, come nel caso di Flaiano, a volte si
interrompevano con strascichi polemici, ma che non mancavano mai di apportare il loro sostanziale contributo alla
creazione dei capolavori che tutti conosciamo.
Oltre ai disegni la mostra comprende una ventina fra locandine e manifesti, proposti per punteggiare le tappe della
carriera del Maestro: materiale d’epoca, assolutamente originale, prodotto nel momento in cui i film venivano
distribuiti per la prima volta nei circuiti delle sale. Anch’essi parte dell’Archivio della Fondazione Fellini, sono in molti
casi, in particolare le affiches per i film del periodo iniziale, pezzi rarissimi, spesso rimasti unici: e questa esposizione è
una delle prime occasioni in cui possono essere ammirati.
04
giugno 2004
Il cinema di carta. L’eredità di Fellini in mostra
Dal 04 giugno al 29 agosto 2004
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE E MUSEO FEDERICO FELLINI
Rimini, Via Guglielmo Oberdan, 1, (Rimini)
Rimini, Via Guglielmo Oberdan, 1, (Rimini)
Orario di apertura
16-19; sabato e domenica: 10-12 / 16-19; lunedì chiuso
Vernissage
4 Giugno 2004, ore 18,30