“Il colore è la materia” è la prima di due mostre gemelle intitolate: “il colore è la materia” e “la materia è il colore”. La prima si svolgerà dall’8 al 26 aprile 2009 e vedrà in esposizione opere di Aimone, Bernardi, Ferrari, Gamba, Losiggio, Schiavetti, Tonucci e Zola, la seconda, a seguire, dal 29 aprile al 17 maggio 2009, con Cressotti, Fontanella, Esborrat, Golin, Molteni, Rossi, Trotta e Viviani: si tratta di due mostre per così dire “speculari” che affrontano la stessa questione da due punti di vista opposti ma complementari. E la questione è quella del rapporto di forza che intercorre tra materia e colore nell’ambito della pittura astratta, rapporto cruciale nella definizione di poetiche e stili da quando Alberto Burri e i maestri dell’Informale, nel dopoguerra, hanno cominciato ad utilizzare materiali extra pittorici per fare pittura.
Da quel momento in poi si apre un nuovo scenario, si tracciano nuovi confini: anzi, si superano vecchi limiti, per aprire nuovi territori di ricerca in molte direzioni. Territori così ampi che oggi, dopo oltre mezzo secolo, pare che ci sia ancora molto da esplorare. E queste due mostre, con artisti selezionati da tutta Italia (e anche oltre confine), lo stanno a dimostrare.
Nella prima delle due l’accento è posto sul colore. È il colore il fulcro poetico della ricerca di ciascuno degli artisti selezionati. È il colore l’argomento preso in esame, la “materia” di studio, la “materia” del loro fare pittura.
Virgilio Patarini