Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il corpo luci e ombre
Il tema del corpo trova motivi di nuova e originale declinazione nelle opere di questi artisti-allievi della scuola serale; i loro interventi rivelano l’interesse profondo e costante che questo antichissimo tema suscita ancora nell’attualità dell’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Scrive Francesca Pensa:
Il corpo, analizzato attraverso visioni artistiche differenti, è il protagonista dell’esposizione ospitata nello Spazio Hajech e organizzata nell’ambito del Liceo Artistico Serale. La mostra, che sarà arricchita anche da momenti di riflessione espressiva attraverso la poesia e la danza, ha come suo punto di partenza la fotografia di Aidan, nella quale il tema del corpo trova una singolare e particolare presentazione. La luce e l’ombra sono infatti gli ingredienti fondamentali che definiscono le immagini fotografiche di questa artista, mostrandosi in un contrappunto fatto di chiarore opposto al buio e in una intensità percettiva che annulla le eventuali diverse cromie dei corpi rappresentati. In questa dimensione espressiva viene quindi costruita la composizione anatomica: ogni scatto presenta un frammento, che da parte isolata di un corpo frantumato diviene racconto dal significato autonomo, trasformandosi in metafora lontana e diversa dall’evidenza organica. Il “corpo a pezzi” è del resto la visione più eloquente dell’anatomia moderna, che dal novecento in poi così intende la raffigurazione dell’uomo, dopo la perfezione totalizzante della figura classica, riflesso evidente di un essere pensato a immagine e somiglianza di dio. Nella modernità la rappresentazione della figura rivela invece una inquietudine esistenziale che non raramente trova
concretezza iconica nella frammentazione anatomica, in una visione relativa e parziale del corpo che esprime l’inesistenza di certezze assolute e tranquillizzanti. Così le immagini di Aidan raccontano di anatomie giovani e provenienti dal mondo presente che vengono però fermate in un tempo che pare lontano da quello della quotidianità: luci e ombre trasportano i corpi in una dimensione altra, nella quale l’immagine può sfumare dalla resa naturalistica fino a un effetto di eco quasi astratta. Altri scatti vedono invece la presenza di particolari dell’abbigliamento che, sebbene tratti dalle consuetudini della più aggiornata contemporaneità, si trasformano in elementi compositivi dall’aura solenne ed essenziale.
Luce e ombra nella storia dell’arte vengono da sempre sintetizzate nella dialettica grafica del chiaroscuro, strumento principe della realizzazione della figura, tema secolare sul quale nel tempo quasi tutti gli artisti si sono formati: è su questo legame che vediamo inserirsi la presenza delle altre opere di questa esposizione, che indagano ancora il tema del corpo, sviluppato attraverso lavori realizzati con tecniche quali la pittura, il disegno, la scultura e il riferimento all’architettura, in una selezione espositiva che sintetizza i principali campi dell’insegnamento artistico. Così i disegni di Rocchina Manna riflettono sul tema del ritratto, genere dell’arte che costituisce il naturale complemento alla rappresentazione del corpo; Concita Cannavò impiega invece la pittura, con la quale rappresenta la figura, intesa come mezzo per esprimere sentimenti ed emozioni. L’anatomia scultorea dei corpi di Rosa Genga sintetizza la dimensione plastica e tridimensionale che spesso ha assunto la raffigurazione dell’anatomia umana; Selene Pastorelli ed Emanuela Tresoldi hanno invece realizzato istallazioni che alludono alla dimensione architettonica, costruendo immagini di corpi che vivono di una sostanza atmosferica ed evanescente, fatta ancora di luce e ombra. Il tema del corpo trova dunque motivi di nuova e originale declinazione nelle opere di questi artisti-allievi della scuola serale; i loro interventi, oltre a dimostrare la volontà di aggiornamento che deve costantemente condizionare l’insegnamento dei linguaggi visivi, rivelano l’interesse profondo e costante che questo antichissimo tema suscita ancora nell’attualità dell’arte.
Il vernissage del 15 maggio offrirà il palcoscenico a Gabriella Zani per una "Lettura Dantesca" e a Debora Migliavacca Bossi - giovane artista vincitrice del premio "Milano per il Teatro" come miglior attrice per l'anno 2009 - per una performance di tango argentino. Il tutto con un contorno di prodotti biologici e naturali della Latteria di via Compagnoni 18, per il sostegno dell'iniziativa sul corretto nutrimento del corpo.
Cenni biografici delle artiste
Aidan - Cesira Pisaniello, in arte Aidan, fotografa. Nasce a Milano e consegue il diploma in fotografia presso la Cfp Riccardo Bauer nel 2000. Attualmente studia al Liceo Artistico di Brera per fondere insieme le sue due grandi passioni: la fotografia e l’arte. Idea, scrive e realizza progetti, per la sua attività e per aziende. Insegna fotografia.
Concita Cannavo’ - Nata a Catania. Acquisisce la sensibilità artistica a 7 anni; produce molte opere tra disegni, sculture in miniatura e dipinti. Affina la sua dote artistica in una bottega d’arte e frequenta il Liceo Artistico Statale di Brera. Appassionata di cucina vegan, lavora con i bambini.
Rocchina Manna - Nata a Orsara di Puglia (FG, sviluppa la sua vena artistica nelle discipline artistiche, iscrivendosi e frequentando il Liceo Artistico Statale di Brera per affinare le sue arti e potersi liberamente esprimere artisticamente. Insegnante di sostegno a Varese, dove vive e lavora.
Rosa Genga - Nata a Pinazzola (BA). Appassionata da sempre di arte visiva, si esprime appieno disegnando e modellando corpi nudi, affina i suoi talenti artistici frequentando il Liceo Artistico Statale di Brera.
Selene Pastorelli e Emanuela Tresoldi - Le più giovani tra le artiste-allieve di questa collettiva, amano l’arte e la maneggiano con disinvoltura e duttilità, ingegno e ricerca. Frequentano il Liceo Artistico Statale di Brera. Vivono e lavorano a Milano.
Il corpo, analizzato attraverso visioni artistiche differenti, è il protagonista dell’esposizione ospitata nello Spazio Hajech e organizzata nell’ambito del Liceo Artistico Serale. La mostra, che sarà arricchita anche da momenti di riflessione espressiva attraverso la poesia e la danza, ha come suo punto di partenza la fotografia di Aidan, nella quale il tema del corpo trova una singolare e particolare presentazione. La luce e l’ombra sono infatti gli ingredienti fondamentali che definiscono le immagini fotografiche di questa artista, mostrandosi in un contrappunto fatto di chiarore opposto al buio e in una intensità percettiva che annulla le eventuali diverse cromie dei corpi rappresentati. In questa dimensione espressiva viene quindi costruita la composizione anatomica: ogni scatto presenta un frammento, che da parte isolata di un corpo frantumato diviene racconto dal significato autonomo, trasformandosi in metafora lontana e diversa dall’evidenza organica. Il “corpo a pezzi” è del resto la visione più eloquente dell’anatomia moderna, che dal novecento in poi così intende la raffigurazione dell’uomo, dopo la perfezione totalizzante della figura classica, riflesso evidente di un essere pensato a immagine e somiglianza di dio. Nella modernità la rappresentazione della figura rivela invece una inquietudine esistenziale che non raramente trova
concretezza iconica nella frammentazione anatomica, in una visione relativa e parziale del corpo che esprime l’inesistenza di certezze assolute e tranquillizzanti. Così le immagini di Aidan raccontano di anatomie giovani e provenienti dal mondo presente che vengono però fermate in un tempo che pare lontano da quello della quotidianità: luci e ombre trasportano i corpi in una dimensione altra, nella quale l’immagine può sfumare dalla resa naturalistica fino a un effetto di eco quasi astratta. Altri scatti vedono invece la presenza di particolari dell’abbigliamento che, sebbene tratti dalle consuetudini della più aggiornata contemporaneità, si trasformano in elementi compositivi dall’aura solenne ed essenziale.
Luce e ombra nella storia dell’arte vengono da sempre sintetizzate nella dialettica grafica del chiaroscuro, strumento principe della realizzazione della figura, tema secolare sul quale nel tempo quasi tutti gli artisti si sono formati: è su questo legame che vediamo inserirsi la presenza delle altre opere di questa esposizione, che indagano ancora il tema del corpo, sviluppato attraverso lavori realizzati con tecniche quali la pittura, il disegno, la scultura e il riferimento all’architettura, in una selezione espositiva che sintetizza i principali campi dell’insegnamento artistico. Così i disegni di Rocchina Manna riflettono sul tema del ritratto, genere dell’arte che costituisce il naturale complemento alla rappresentazione del corpo; Concita Cannavò impiega invece la pittura, con la quale rappresenta la figura, intesa come mezzo per esprimere sentimenti ed emozioni. L’anatomia scultorea dei corpi di Rosa Genga sintetizza la dimensione plastica e tridimensionale che spesso ha assunto la raffigurazione dell’anatomia umana; Selene Pastorelli ed Emanuela Tresoldi hanno invece realizzato istallazioni che alludono alla dimensione architettonica, costruendo immagini di corpi che vivono di una sostanza atmosferica ed evanescente, fatta ancora di luce e ombra. Il tema del corpo trova dunque motivi di nuova e originale declinazione nelle opere di questi artisti-allievi della scuola serale; i loro interventi, oltre a dimostrare la volontà di aggiornamento che deve costantemente condizionare l’insegnamento dei linguaggi visivi, rivelano l’interesse profondo e costante che questo antichissimo tema suscita ancora nell’attualità dell’arte.
Il vernissage del 15 maggio offrirà il palcoscenico a Gabriella Zani per una "Lettura Dantesca" e a Debora Migliavacca Bossi - giovane artista vincitrice del premio "Milano per il Teatro" come miglior attrice per l'anno 2009 - per una performance di tango argentino. Il tutto con un contorno di prodotti biologici e naturali della Latteria di via Compagnoni 18, per il sostegno dell'iniziativa sul corretto nutrimento del corpo.
Cenni biografici delle artiste
Aidan - Cesira Pisaniello, in arte Aidan, fotografa. Nasce a Milano e consegue il diploma in fotografia presso la Cfp Riccardo Bauer nel 2000. Attualmente studia al Liceo Artistico di Brera per fondere insieme le sue due grandi passioni: la fotografia e l’arte. Idea, scrive e realizza progetti, per la sua attività e per aziende. Insegna fotografia.
Concita Cannavo’ - Nata a Catania. Acquisisce la sensibilità artistica a 7 anni; produce molte opere tra disegni, sculture in miniatura e dipinti. Affina la sua dote artistica in una bottega d’arte e frequenta il Liceo Artistico Statale di Brera. Appassionata di cucina vegan, lavora con i bambini.
Rocchina Manna - Nata a Orsara di Puglia (FG, sviluppa la sua vena artistica nelle discipline artistiche, iscrivendosi e frequentando il Liceo Artistico Statale di Brera per affinare le sue arti e potersi liberamente esprimere artisticamente. Insegnante di sostegno a Varese, dove vive e lavora.
Rosa Genga - Nata a Pinazzola (BA). Appassionata da sempre di arte visiva, si esprime appieno disegnando e modellando corpi nudi, affina i suoi talenti artistici frequentando il Liceo Artistico Statale di Brera.
Selene Pastorelli e Emanuela Tresoldi - Le più giovani tra le artiste-allieve di questa collettiva, amano l’arte e la maneggiano con disinvoltura e duttilità, ingegno e ricerca. Frequentano il Liceo Artistico Statale di Brera. Vivono e lavorano a Milano.
15
maggio 2010
Il corpo luci e ombre
Dal 15 al 21 maggio 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO HAJECH – LICEO ARTISTICO DI BRERA
Milano, Via Camillo Hajech, 27, (Milano)
Milano, Via Camillo Hajech, 27, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10/12 e 15.30/18.30, sabato ore 10/12.30
Vernissage
15 Maggio 2010, ore 18.00
Autore
Curatore