Dopo una policroma quadreria, si distribuisce nello spazio espositivo una collezione di disegni, una raccolta di ‘carte’, un sistema di ‘appunti’, di ‘progetti’, di ‘schizzi’, di ‘ricordi’, di ‘studi’, di ‘scherzi’, di ‘idee’, di ‘suggestioni, di ‘riservati segni ’; un ‘gabinetto dei disegni ’ rispondente al progetto critico che si orienta sulla cultura visiva del caleidoscopio, che suggerisce l’attraversamento dei sistemi espressivi e l’arricchimento esperenziale per un collezionismo aperto alle relazioni per sensibilità e intelligenza.
Anche questa volta le bianche pareti ed i tavoli andranno ad ospitare, vedranno distribuite oltre 200 ‘carte segnate’ dalla matita, dal carbone, dal pastello grasso, dalla china, dalla sgocciolatura che attraversa; al sistema ricco e complesso della ,quadreria, fa seguito oggi quello del ‘gabinetto dei disegni ’ , ancora con la volontà critica di aprire al confronto ed al dialogo, con l’obbiettivo di evitare la separazione dell’autore e l’isolamento dell’opera dalla cultura dell’arte e di entrambi dall’esperienza vitale del collezionismo.
Il ‘disegno’ appare in questo paesaggio espositivo articolato e complesso il soggetto riservato della creatività artistica, cioè il documento che più narra dei processi intimi di elaborazione e di ripensamento; la carta attraversata dal segno acquisisce le competenze della scrittura, i valori di una narrazione per immagini in più stretta relazione con il racconto interiore, dove i termini di scrittura e racconto rivelano la natura di un documento, imploso, che si qualifica proiettato al proprio interno; sono carte per lo più di piccole dimensioni, ora insistite ora appena sussurrate, ma sempre nate all’interno di un blocco da disegno, legate insieme, cucite ad altri appunti, per pagine che si inseguono e si susseguono.
Disegni e Pagine d’Arte che porteranno ad una Futura Biblioteca per Libri d’Artista.
Andrea B. Del Guercio