L’espressione ‘il futuro è adesso’ è applicata con una frequenza immane come forma di comunicazione per attirare l’attenzione alla moda, all’astronomia, alla tecnologia e oltre. La fotografia è diventato un presente cardinale quando il digitale ha consentito di stampare innumerevoli file in forma sempre uguale, è futuro da quando ha iniziato a interagire formidabilmente con la grafica, la pittura e altri ambiti.

Sei giovani urlano al perdurare della fotografia e a coglierne nel presente l’importanza. L’aria sfumata, retrò di Candido Baldacchino conferiscono una atmosfera elegante e raffinata; contrari affiancati diventano alchimia per Marco Barbieri; scatti del Salento, terra di dove finisce la terra di Luca Bolognese sono fermati dalla pregevolezza di un obiettivo e dalla genialità di una mente intrisa di passione, quella di Bolognese; riflessi, spalle, opposti sono la linea degli scatti di Paolo Manelli, tracce di un passato a studiare; sono bianchi e neri sul fronte basso gli scatti di Mirko Nardecchia che si rischiarano nel fondo, la parte primaria in cui si posa lo sguardo di un osservatore, senza intrusioni, solo paesaggio; fa rumore il silenzio di Michele Traglia, suonano i suoi bianchi e nero, lentamente, traccia di un vissuto intenso, momenti faticosi abitati solo dai toni e dai ricordi.