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Il MAXXI e i collezionisti
Due nuove opere in esposizione al MAXXI, Ship of fools di Jake e Dinos Chapman e Redundancy Following Closure di Liam Gillick concesse entrambe in comodato a lungo termine da collezioni private.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Roma, 24 febbraio 2010. Due nuove opere in esposizione al MAXXI, Ship of fools di Jake e Dinos
Chapman e Redundancy Following Closure di Liam Gillick concesse entrambe in comodato a lungo
termine da collezioni private.
Redundancy Following Closure, del 2007, rappresenta un punto d’incrocio tra scultura, design e
architettura. Inteso come “scultura sociale”, il lavoro di Gillick organizza e influenza lo spazio circostante
e il comportamento dello spettatore. L’artista non pone attenzione semplicemente a come le sue opere
appaiono, ma rivolge il suo interesse al riscontro del pubblico, all’uso che quest’ultimo fa dei suoi lavori
e come si relaziona ad essi.
I fratelli Chapman realizzano lavori caratterizzati da una oltraggiosa contaminazione di linguaggi, stili e
contesti diversi, in un incrocio tra racconto storico, religioso e fantascientifico. Grandi capolavori del
passato come I Disastri della guerra di Goya, che affronta temi quali la guerra e le questioni politiche e
morali, o La zattera della medusa di Théodore Géricault che affronta il rapporto tra bellezza e
sofferenza, umore e orrore, sublime e perversione, infantile e diabolico, a cui rimanda direttamente il
lavoro esposto al MAXXI Ship of fools, sono esempi di come nel loro lavoro sia fondamentale il rapporto
con l’arte antica.
Liam Gillick e Jake e Dinos Chapman, sono tra i fondatori del movimento artistico Young British Art che
si impose sulla scena artistica britannica a partire dalla fine degli anni ’80 attraverso una serie di mostre
in capannoni e magazzini, curate dagli artisti stessi.
Liam Gillick
Redundancy Following Closure, 2007
alluminio verniciato, plexiglas trasparente colorato
Opera concessa in comodato dalla Collezione Angella
Jake and Dinos Chapman
Ship of fools, 2009
mixed media
Opera concessa in comodato da Collezione privata
Chapman e Redundancy Following Closure di Liam Gillick concesse entrambe in comodato a lungo
termine da collezioni private.
Redundancy Following Closure, del 2007, rappresenta un punto d’incrocio tra scultura, design e
architettura. Inteso come “scultura sociale”, il lavoro di Gillick organizza e influenza lo spazio circostante
e il comportamento dello spettatore. L’artista non pone attenzione semplicemente a come le sue opere
appaiono, ma rivolge il suo interesse al riscontro del pubblico, all’uso che quest’ultimo fa dei suoi lavori
e come si relaziona ad essi.
I fratelli Chapman realizzano lavori caratterizzati da una oltraggiosa contaminazione di linguaggi, stili e
contesti diversi, in un incrocio tra racconto storico, religioso e fantascientifico. Grandi capolavori del
passato come I Disastri della guerra di Goya, che affronta temi quali la guerra e le questioni politiche e
morali, o La zattera della medusa di Théodore Géricault che affronta il rapporto tra bellezza e
sofferenza, umore e orrore, sublime e perversione, infantile e diabolico, a cui rimanda direttamente il
lavoro esposto al MAXXI Ship of fools, sono esempi di come nel loro lavoro sia fondamentale il rapporto
con l’arte antica.
Liam Gillick e Jake e Dinos Chapman, sono tra i fondatori del movimento artistico Young British Art che
si impose sulla scena artistica britannica a partire dalla fine degli anni ’80 attraverso una serie di mostre
in capannoni e magazzini, curate dagli artisti stessi.
Liam Gillick
Redundancy Following Closure, 2007
alluminio verniciato, plexiglas trasparente colorato
Opera concessa in comodato dalla Collezione Angella
Jake and Dinos Chapman
Ship of fools, 2009
mixed media
Opera concessa in comodato da Collezione privata
24
febbraio 2011
Il MAXXI e i collezionisti
24 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Autore