Da Vilnius a Belfast, da Salonicco a Madrid, il Goethe-Institut, in occasione della Presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione Europea, ha inaugurato delle installazioni interattive per ricordare la pluralità linguistica e culturale dell'Europa. L'installazione intitolata "Il muro che scompare" si basa su un'idea di Maria Yablonina rielaborata dall'architetto Werner Sobek. L’opera è una struttura in plexiglas in cui sono inseriti circa 6.000 blocchi di legno sui quali sono incise delle citazioni. Queste citazioni sono state raccolte in primavera attraverso un concorso lanciato in Europa dal Goethe-Institut - la vasta gamma di citazioni raccolte vanno da un ritornello dei Beatles, un pensiero di Hannah Arendt, fino ai più classici versi di Dante e Goethe.

Il Muro che scompare è stato già esposto a Segovia, Poznan, Danzica, Salonicco, Belfast e Varsavia. Ora arriva a Torino, nell’ambito del Festival Graphic Days e sarà esposto dal 1° al 10 ottobre presso lo spazio Toolbox Coworking, in via Agostino da Montefeltro, 2. L’inaugurazione si terrà il primo ottobre alle 18,30.

Una volta inaugurata l’installazione, tutti i visitatori potranno estrarre dalla griglia in plexiglas i blocchetti di legno, scegliere il blocchetto con la propria citazione preferita e portarlo via con sé. Alla fine, il muro di citazioni, via via che i visitatori ne porteranno via i pezzi, resterà una griglia vuota: il muro sarà scomparso.

Il festival si potrà visitare dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e nel pomeriggio dalle 15 alle 19. Per accedere è prevista la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-exhibit-graphic-days-transitions-114897244752 e con un’offerta minima di 5€. Qui possono essere consultate tutte le informazioni sulla visita e sulle prenotazioni: https://www.graphicdays.it/informazioni/.


Tutte le informazioni e le date e le località del muro che scompare sono disponibili su: www.goethe.de/europa/verschwindendewand

Il "Muro che scompare" è uno dei numerosi progetti che il Goethe-Institut sta portando avanti in occasione della Presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione Europea. Con diversi temi e destinatari, i progetti affrontano la questione di come sarà l'Europa in futuro e di come la comunità e la coesione europea possano essere rafforzate. Il "Muro che scompare" è finanziato dal Ministero degli Esteri federale con fondi speciali per la Presidenza tedesca del Consiglio dell'UE nel 2020.

Ulteriori informazioni su tutti i progetti UE 2020 del Goethe-Institut sono disponibili sul sito: www.goethe.de/EU2020

Un video dell’installazione a Segovia https://www.youtube.com/watch?v=S-XXVOw2wrE

Il Goethe-Institut
Il Goethe-Institut è l'istituto culturale della Repubblica Federale Tedesca, attivo in tutto il mondo. Con 157 istituti in 98 paesi, promuoviamo lo studio del tedesco all'estero, incoraggiamo gli scambi culturali internazionali e trasmettiamo un'immagine contemporanea della Germania. Attraverso partnership con istituzioni in numerose altre località, il Goethe-Institut ha circa 1.000 punti di contatto in tutto il mondo.