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Il Museo AMO inaugura una nuova sala dedicata a Maria Callas
Il Museo AMO si arricchisce importanti opere per rendere omaggio alla grandissima Maria Callas. Un’intera sala dedicata alla celebre diva in cui è possibile ammirare: documenti originali, lettere e appunti di vita quotidiana e professionale, oggetti personali e ancora abiti da sera in stile anni 50′
Comunicato stampa
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A due anni dalla sua inaugurazione AMO Arena Museo Opera, il museo della Fondazione Arena di Verona, si arricchisce di nuove e importanti opere per rendere omaggio a una grandissima artista di fama internazionale: Maria Callas. Il suo forte legame con la città di Verona, e ovviamente con l’Arena, ha fatto sì che proprio nel museo AMO fosse allestita un’intera sala dedicata alla celebre diva, talento immortale incarnato nell’arte lirica.
In esposizione è possibile ammirare: documenti originali, lettere e appunti di vita quotidiana e professionale, oggetti personali e ancora abiti da sera in pieno stile anni ’50, tutti appartenenti al famoso soprano. I materiali sono stati selezionati con l’obiettivo di mettere in risalto la vita e la carriera dell’artista nel periodo che trascorse nelle città di Zevio e Verona e quindi in relazione all’Arena. Il materiale è stato dato in gentile concessione dal Comune di Zevio, dall’Accademia Lirico Interpretativa Maria Callas di Zevio e dal Maria Callas International Archive.
«Abito a Verona, città piena di fascino e di meravigliosi monumenti d’arte, in Via Leoncino 14, all’ultimo piano tipo “penthouse”, fra le glorie luminosissime della città romana, nell’azzurro più intenso, a respirare l’aria più pura, vicino all’Arena che ha visto il mio debutto in Gioconda nel 1947» racconta la stessa Maria Callas in una sua presentazione personale, a mò di curriculum vitae, realizzata in occasione della prima della Norma nel 1952 a Convent Garden e oggi visibile al Museo AMO.
Fu il tenore Giovanni Zenatello, padre fondatore del Festival lirico areniano, a scoprirla e a scritturarla nel 1947 per la Gioconda di Ponchielli, il suo debutto all’Arena di Verona, dove conobbe l’industriale Giovanni Battista Meneghini che si offrì di diventare suo manager. Si dimostrarono una coppia vincente non solo nel lavoro ma anche nella vita. Si sposarono proprio a Verona il 21 aprile del 1949 nella Chiesa dei Padri Filippini e oggi al Museo AMO viene custodita la copia dell’atto di matrimonio. Maria Callas trascorse tra Verona e Zevio gli anni più sereni e fortunati della sua vita. Si esibì in Arena per cinque stagioni dal 1947 al 1954.
Lo spazio dedicato alla grande diva si inserisce all’interno dell’esposizione permanente Dall’Idea alla Scena ospitata presso il piano nobile di Palazzo Forti, dove il visitatore ha la possibilità di scoprire l’affascinante processo creativo della messa in scena di un’opera. La mostra contribuisce alla valorizzazione e alla divulgazione della cultura operistica italiana con l’esposizione di documenti originali: partiture autografe, lettere, appunti dei grandi compositori e ancora costumi, scenografie, bozzetti e fotografie, mostrate anche grazie all’utilizzo di tecniche multimediali e interattive.
Proprio in questa sala e grazie al supporto delle nuove tecnologie, è possibile ascoltare la registrazione dell’aria Un bel dì vedremo tratta da Madama Butterfly ed eseguita dalla grande Maria Callas nel 1955. La stessa registrazione è sincronizzata sulla partitura autografa pucciniana digitalizzata e può essere inoltre apprezzata in relazione alle diverse interpretazioni di altre due soprano, Renata Tebaldi e Carolina White, cogliendo differenze di stile, di estensione vocale e timbriche.
In esposizione è possibile ammirare: documenti originali, lettere e appunti di vita quotidiana e professionale, oggetti personali e ancora abiti da sera in pieno stile anni ’50, tutti appartenenti al famoso soprano. I materiali sono stati selezionati con l’obiettivo di mettere in risalto la vita e la carriera dell’artista nel periodo che trascorse nelle città di Zevio e Verona e quindi in relazione all’Arena. Il materiale è stato dato in gentile concessione dal Comune di Zevio, dall’Accademia Lirico Interpretativa Maria Callas di Zevio e dal Maria Callas International Archive.
«Abito a Verona, città piena di fascino e di meravigliosi monumenti d’arte, in Via Leoncino 14, all’ultimo piano tipo “penthouse”, fra le glorie luminosissime della città romana, nell’azzurro più intenso, a respirare l’aria più pura, vicino all’Arena che ha visto il mio debutto in Gioconda nel 1947» racconta la stessa Maria Callas in una sua presentazione personale, a mò di curriculum vitae, realizzata in occasione della prima della Norma nel 1952 a Convent Garden e oggi visibile al Museo AMO.
Fu il tenore Giovanni Zenatello, padre fondatore del Festival lirico areniano, a scoprirla e a scritturarla nel 1947 per la Gioconda di Ponchielli, il suo debutto all’Arena di Verona, dove conobbe l’industriale Giovanni Battista Meneghini che si offrì di diventare suo manager. Si dimostrarono una coppia vincente non solo nel lavoro ma anche nella vita. Si sposarono proprio a Verona il 21 aprile del 1949 nella Chiesa dei Padri Filippini e oggi al Museo AMO viene custodita la copia dell’atto di matrimonio. Maria Callas trascorse tra Verona e Zevio gli anni più sereni e fortunati della sua vita. Si esibì in Arena per cinque stagioni dal 1947 al 1954.
Lo spazio dedicato alla grande diva si inserisce all’interno dell’esposizione permanente Dall’Idea alla Scena ospitata presso il piano nobile di Palazzo Forti, dove il visitatore ha la possibilità di scoprire l’affascinante processo creativo della messa in scena di un’opera. La mostra contribuisce alla valorizzazione e alla divulgazione della cultura operistica italiana con l’esposizione di documenti originali: partiture autografe, lettere, appunti dei grandi compositori e ancora costumi, scenografie, bozzetti e fotografie, mostrate anche grazie all’utilizzo di tecniche multimediali e interattive.
Proprio in questa sala e grazie al supporto delle nuove tecnologie, è possibile ascoltare la registrazione dell’aria Un bel dì vedremo tratta da Madama Butterfly ed eseguita dalla grande Maria Callas nel 1955. La stessa registrazione è sincronizzata sulla partitura autografa pucciniana digitalizzata e può essere inoltre apprezzata in relazione alle diverse interpretazioni di altre due soprano, Renata Tebaldi e Carolina White, cogliendo differenze di stile, di estensione vocale e timbriche.
26
settembre 2014
Il Museo AMO inaugura una nuova sala dedicata a Maria Callas
26 settembre 2014
Location
AMO ARENA MUSEO OPERA
Verona, Via Abramo Massalongo, 7, (Verona)
Verona, Via Abramo Massalongo, 7, (Verona)
Biglietti
Ingresso ridotto under 30, over 65, VeronaCard: € 5,00
Ingresso ridotto Gruppi (min 10 pax): € 5,00
Ingresso ridotto Scuole: € 1,00
Ingresso privilegiato agli spettatori del Festival lirico 2014: con biglietto del Festival lirico dell’Arena di
Verona/Teatro Filarmonico: € 2,00
Con abbonamento Stagione Teatro Filarmonico: omaggio
Audioguida: € 2,00
Orario di apertura
Da martedì a domenica dalle 10.30 alle 18.30
Vernissage
26 Settembre 2014, 18.30
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