Il 17 aprile 2004 Andrea Emiliani inaugurerà Il Museo di San Domenico. Restauri scavi studi progetti, una mostra per raccontare un museo nascente, per fare il punto sui lavori di ristrutturazione del Convento di San Domenico, che, una volta ultimati, vedrà 3.500 mq coperti destinati alla definitiva sistemazione delle collezioni civiche e alla creazione pressoché ex novo del museo archeologico del territorio imolese. Sarà presentata la distribuzione spaziale funzionale del nuovo museo che ospiterà oltre al Museo archeologico, la Pinacoteca e il Museo ottocentesco "G. Scarabelli" di storia naturale. Sarà inoltre reso pubblico il lavoro svolto sulle collezioni, i restauri compiuti e da realizzare, e l’avvio di approfondimenti storico–architettonici sul monumento che è uno degli edifici più significativi per qualità artistica e storica del centro di Imola e che, col procedere del recupero architettonico, sarà definitivamente riconsegnato alla sua città.
Mentre sono in corso i lavori di progettazione del nuovo museo archeologico, un’importante sezione della mostra Nuovi scavi per un nuovo museo curata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna presenterà, nella tempestività del ritrovamento e offrendone quindi una prima interpretazione, gli scavi che negli ultimi cinque anni hanno interessato il territorio imolese, in particolare il centro storico, quasi a sancire lo stretto legame tra la ricerca archeologica, i reperti e la loro musealizzazione.
Oltre i ritrovamenti da importanti scavi del centro storico, saranno in mostra alcuni reperti delle tombe principesche ritrovate a Pontesanto; lo scavo di San Domenico che mette in luce alcune fasi che partendo dalla domus di età romana conducono all’insediamento conventuale; l’importante scavo nell’area dell’ex cinema Modernissimo, fondamentale in quanto ha permesso di identificare i resti di un santuario di età romana che accrescerà, una volta studiato, la conoscenza dei culti antichi. L’esposizione si avvale di numerosi reperti inediti e in qualche caso unici, a esemplificazione dell’importanza della ricerca archeologica per la ricostruzione del passato.