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Il museo oltre la crisi. Dialogo fra museologia e management
Che cosa ne sarà dei musei dopo la crisi? Su quali risorse potranno contare, quali saranno le forme di gestione, che ruolo svolgeranno i soggetti pubblici e i soggetti privati? Sono queste alcune delle domande che animano il dibattito attorno al futuro del museo, prima risorsa identitaria e di crescita civile del nostro paese, oggetto del nuovo volume pubblicato da Electa nella collana Electa per le Belle Arti.
Comunicato stampa
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Che cosa ne sarà dei musei dopo la crisi? Su quali risorse potranno contare, quali saranno le forme di gestione, che ruolo svolgeranno i soggetti pubblici e i soggetti privati? Sono queste alcune delle domande che animano il dibattito attorno al futuro del museo, prima risorsa identitaria e di crescita civile del nostro paese, oggetto del nuovo volume pubblicato da Electa nella collana Electa per le Belle Arti. Il museo è una organizzazione che per funzionare, soprattutto in vista del superamento di una crisi economica che ha inflitto pesanti tagli al mondo della cultura, ha bisogno del concorso di tanti soggetti e di tanti fattori. Lo sforzo di instaurare un dialogo fra museologia e management si propone di andare in questa direzione.
presentazione del volume
martedì 16 novembre ore 14
Milano, Palazzo delle Stelline, Sala Agnesi
nell'ambito di MuseItalia (Conferenza Nazionale dei musei d'Italia)
intervengono
Alberto Garlandini, presidente di ICOM Italia e gli autori
Che cosa ne sarà dei musei dopo la crisi? Su quali risorse potranno contare, quali saranno le forme di gestione, che ruolo svolgeranno i soggetti pubblici e i soggetti privati? Sono queste alcune delle domande che animano il dibattito attorno al futuro del museo, prima risorsa identitaria e di crescita civile del nostro paese, oggetto del nuovo volume pubblicato da Electa nella collana Electa per le Belle Arti.
Il museo è una organizzazione che per funzionare, soprattutto in vista del superamento di una crisi economica che ha inflitto pesanti tagli al mondo della cultura, ha bisogno del concorso di tanti soggetti e di tanti fattori. Lo sforzo di instaurare un dialogo fra museologia e management - ambiti separati, anzi contrapposti fino a pochi anni fa – si propone di andare in questa direzione.
In questa prospettiva, allora, anche il senso della crisi muta. Non si tratta più di aspettare che tutto passi. Non si tratta più di una minaccia, nell’attesa di tornare ai consueti modelli di riferimento. Ma diviene piuttosto uno stimolo forte per ripensare il museo, nei suoi rapporti con la comunità e nei suoi sistemi di funzionamento. Ma per fare questo serve una riflessione nuova, “a tutto tondo”, che non sia vincolata da steccati e barriere disciplinari, o da pregiudizi nei confronti di saperi diversi.
Questo è il proposito del libro: avviare un dialogo multidisciplinare, nel quale il confronto deve partire dalle due discipline che in questo momento di difficoltà economica più di altre devono saper dialogare tra loro per il museo. La museologia con l’obiettivo di ripensare la missione del museo, di ridefinirne l’assetto istituzionale, di riproporne il messaggio culturale, di individuare metodi e strumenti nuovi per comunicare con il pubblico; il management con l’obiettivo di favorire il raggiungimento delle finalità istituzionali in condizioni di sostenibilità economica, secondo criteri di efficacia (quantitativa, qualitativa e sociale) e di efficienza. Il tentativo di questo libro è dunque quello di superare le barriere, i pregiudizi, e gli ostacoli, quasi ideologici, che spesso si frappongono ad un processo fruttuoso di riflessione sui musei, da più ambiti disciplinari.
Il volume si compone di tre sezioni: una prima parte nella quale si è cercato di mettere a fuoco la situazione dei musei, nel contesto attuale della crisi. Nella seconda sono stati affrontati gli idoli retorici presenti del dibattito sui musei e i servizi culturali, la contrapposizione fra: il settore pubblico e quello privato; le logiche educative a quelle di mercato; il ruolo dello storico dell’arte e il ruolo del manager; il centralismo amministrativo e burocratico e l’autonomia dei musei; le ragioni della tutela a quelle della valorizzazione. Nella terza parte, si è cercato di riflettere con un atteggiamento propositivo su quali possano essere le logiche di direzione e le modalità di funzionamento di un museo in una prospettiva nuova, più aperta, trasparente e partecipata. La cornice di tutta la riflessione di questa parte consiste nel ribadire la centralità del progetto culturale, in cui progettualità, innovazione e sperimentazione si attivino ad attuare un forte legame con la comunità, in quanto il museo è inteso come valore pubblico. Perché ciò avvenga, il museo deve poter operare in autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile: un’istituzione “solida” in una società sempre più “liquida”.
Sommario
INTRODUZIONE (F. Donato e A.M. Visser)
Parte I – IL MUSEO ITALIANO E LA CRISI
Cap. 1 Il museo italiano e la crisi: analisi e prospettive.
Cap. 1.1 Il profilo museologico (A.M. Visser)
Cap. 1.2 I profili economici e manageriali (F. Donato)
Parte II – GLI IDOLI RETORICI E LE MODE
Cap. 2 Pubblico o privato?
Cap. 2.1 Musei, servizi pubblici e ruolo dei privati. (F. Donato)
Cap. 2.2 Il museo pubblico e l’ingresso dei privati (A.M. Visser)
Cap. 3 Educazione o mercato?
Cap. 3.1 Musei, eventi e grandi mostre (A.M. Visser)
Cap. 3.2 L’orientamento all’educazione e l’orientamento al mercato: dalla contrapposizione alla ricerca di un equilibrio (F. Donato)
Cap. 4 “Storico dell’arte” o "manager"?
Cap. 4.1 Chi deve dirigere il museo? La questione delle professioni (A.M. Visser)
Cap. 4.2 Un manager di museo è possibile. (F. Donato)
Cap. 5 Centralismo o autonomia?
Cap. 5.1 Le responsabilità istituzionali e l’autonomia gestionale (F. Donato)
Cap. 5.2 In difesa dell’autonomia dei musei (A.M. Visser)
Cap. 6 Tutela o valorizzazione?
Cap. 6.1 Il museo supera la contrapposizione fra tutela e valorizzazione (A.M. Visser)
Cap. 6.2 Tutela, conservazione e valorizzazione: la necessità di una visione integrata (F. Donato)
Parte III LE POLITICHE CULTURALI E LA SOSTENIBILITA ECONOMICA.
Cap. 7 Progetto culturale e dimensione economica.
Cap. 7.1 Il museo fra missione culturale e necessità economiche (A.M. Visser)
Cap. 7.2 La direzione del museo nella prospettiva economica e aziendale (F. Donato)
Cap. 8 Regole normative e strumenti manageriali.
Cap. 8.1 Leggi, norme e linee guida (A.M. Visser)
Cap. 8.2 L’applicazione degli strumenti manageriali (F. Donato)
Cap. 9 Organizzazione interna e relazioni esterne.
Cap. 9.1 Il cambiamento organizzativo e le relazioni con gli interlocutori sociali (F. Donato)
Cap. 9.2 Per l’innovazione nei musei: standard e professioni (A.M. Visser)
Cap. 10 Misurazioni interne e trasparenza esterna.
Cap. 10. 1 La misurazione e la rendicontazione dei risultati (F. Donato)
Cap. 10.2 Il rapporto dell’attività del museo (A.M. Visser)
Cap. 11 Visitatori e cittadini.
Cap. 11.1 I visitatori sono cittadini: le funzioni di comunicazione del museo (A.M. Visser)
Cap. 11.2 La partecipazione della comunità locale ed il turismo culturale: i riflessi sulle scelte di management (F. Donato)
CONSIDERAZIONI FINALI (F. Donato e A.M. Visser)
BIOGRAFIE
Fabio Donato, professore straordinario di Economia aziendale, è titolare del corso di “Economia delle aziende
culturali” nella Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara.
È coordinatore della International School on Culture, Innovation and Sustainable Development dell’Università di Ferrara, è membro del Board di ENCATC (European Network of Cultural Administrations Training Centres) ed è co-responsabile del Gruppo di Studio dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale sul tema “Politiche e management del patrimonio culturale nelle diverse prospettive del valore”.
Anna Maria Visser Travagli, archeologa e museologa. Già direttore dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, è attualmente docente a contratto di Museologia dell’Università di Ferrara. Coordina la Commissione tematica Personale e Formazione di ICOM Italia (International Council of Museums) e fa parte della commissione
internazionale ICTOP. Past-President dell’ANMLI (Associazione Nazionale dei Musei di Enti Locali e Istituzionali), è membro del direttivo nazionale con la responsabilità del progetto “Museo Civico - Tradizione e Innovazione”.
Gli autori dirigono dal 2003 il MuSeC, corso di perfezionamento in Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali dell’Università di Ferrara.
presentazione del volume
martedì 16 novembre ore 14
Milano, Palazzo delle Stelline, Sala Agnesi
nell'ambito di MuseItalia (Conferenza Nazionale dei musei d'Italia)
intervengono
Alberto Garlandini, presidente di ICOM Italia e gli autori
Che cosa ne sarà dei musei dopo la crisi? Su quali risorse potranno contare, quali saranno le forme di gestione, che ruolo svolgeranno i soggetti pubblici e i soggetti privati? Sono queste alcune delle domande che animano il dibattito attorno al futuro del museo, prima risorsa identitaria e di crescita civile del nostro paese, oggetto del nuovo volume pubblicato da Electa nella collana Electa per le Belle Arti.
Il museo è una organizzazione che per funzionare, soprattutto in vista del superamento di una crisi economica che ha inflitto pesanti tagli al mondo della cultura, ha bisogno del concorso di tanti soggetti e di tanti fattori. Lo sforzo di instaurare un dialogo fra museologia e management - ambiti separati, anzi contrapposti fino a pochi anni fa – si propone di andare in questa direzione.
In questa prospettiva, allora, anche il senso della crisi muta. Non si tratta più di aspettare che tutto passi. Non si tratta più di una minaccia, nell’attesa di tornare ai consueti modelli di riferimento. Ma diviene piuttosto uno stimolo forte per ripensare il museo, nei suoi rapporti con la comunità e nei suoi sistemi di funzionamento. Ma per fare questo serve una riflessione nuova, “a tutto tondo”, che non sia vincolata da steccati e barriere disciplinari, o da pregiudizi nei confronti di saperi diversi.
Questo è il proposito del libro: avviare un dialogo multidisciplinare, nel quale il confronto deve partire dalle due discipline che in questo momento di difficoltà economica più di altre devono saper dialogare tra loro per il museo. La museologia con l’obiettivo di ripensare la missione del museo, di ridefinirne l’assetto istituzionale, di riproporne il messaggio culturale, di individuare metodi e strumenti nuovi per comunicare con il pubblico; il management con l’obiettivo di favorire il raggiungimento delle finalità istituzionali in condizioni di sostenibilità economica, secondo criteri di efficacia (quantitativa, qualitativa e sociale) e di efficienza. Il tentativo di questo libro è dunque quello di superare le barriere, i pregiudizi, e gli ostacoli, quasi ideologici, che spesso si frappongono ad un processo fruttuoso di riflessione sui musei, da più ambiti disciplinari.
Il volume si compone di tre sezioni: una prima parte nella quale si è cercato di mettere a fuoco la situazione dei musei, nel contesto attuale della crisi. Nella seconda sono stati affrontati gli idoli retorici presenti del dibattito sui musei e i servizi culturali, la contrapposizione fra: il settore pubblico e quello privato; le logiche educative a quelle di mercato; il ruolo dello storico dell’arte e il ruolo del manager; il centralismo amministrativo e burocratico e l’autonomia dei musei; le ragioni della tutela a quelle della valorizzazione. Nella terza parte, si è cercato di riflettere con un atteggiamento propositivo su quali possano essere le logiche di direzione e le modalità di funzionamento di un museo in una prospettiva nuova, più aperta, trasparente e partecipata. La cornice di tutta la riflessione di questa parte consiste nel ribadire la centralità del progetto culturale, in cui progettualità, innovazione e sperimentazione si attivino ad attuare un forte legame con la comunità, in quanto il museo è inteso come valore pubblico. Perché ciò avvenga, il museo deve poter operare in autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile: un’istituzione “solida” in una società sempre più “liquida”.
Sommario
INTRODUZIONE (F. Donato e A.M. Visser)
Parte I – IL MUSEO ITALIANO E LA CRISI
Cap. 1 Il museo italiano e la crisi: analisi e prospettive.
Cap. 1.1 Il profilo museologico (A.M. Visser)
Cap. 1.2 I profili economici e manageriali (F. Donato)
Parte II – GLI IDOLI RETORICI E LE MODE
Cap. 2 Pubblico o privato?
Cap. 2.1 Musei, servizi pubblici e ruolo dei privati. (F. Donato)
Cap. 2.2 Il museo pubblico e l’ingresso dei privati (A.M. Visser)
Cap. 3 Educazione o mercato?
Cap. 3.1 Musei, eventi e grandi mostre (A.M. Visser)
Cap. 3.2 L’orientamento all’educazione e l’orientamento al mercato: dalla contrapposizione alla ricerca di un equilibrio (F. Donato)
Cap. 4 “Storico dell’arte” o "manager"?
Cap. 4.1 Chi deve dirigere il museo? La questione delle professioni (A.M. Visser)
Cap. 4.2 Un manager di museo è possibile. (F. Donato)
Cap. 5 Centralismo o autonomia?
Cap. 5.1 Le responsabilità istituzionali e l’autonomia gestionale (F. Donato)
Cap. 5.2 In difesa dell’autonomia dei musei (A.M. Visser)
Cap. 6 Tutela o valorizzazione?
Cap. 6.1 Il museo supera la contrapposizione fra tutela e valorizzazione (A.M. Visser)
Cap. 6.2 Tutela, conservazione e valorizzazione: la necessità di una visione integrata (F. Donato)
Parte III LE POLITICHE CULTURALI E LA SOSTENIBILITA ECONOMICA.
Cap. 7 Progetto culturale e dimensione economica.
Cap. 7.1 Il museo fra missione culturale e necessità economiche (A.M. Visser)
Cap. 7.2 La direzione del museo nella prospettiva economica e aziendale (F. Donato)
Cap. 8 Regole normative e strumenti manageriali.
Cap. 8.1 Leggi, norme e linee guida (A.M. Visser)
Cap. 8.2 L’applicazione degli strumenti manageriali (F. Donato)
Cap. 9 Organizzazione interna e relazioni esterne.
Cap. 9.1 Il cambiamento organizzativo e le relazioni con gli interlocutori sociali (F. Donato)
Cap. 9.2 Per l’innovazione nei musei: standard e professioni (A.M. Visser)
Cap. 10 Misurazioni interne e trasparenza esterna.
Cap. 10. 1 La misurazione e la rendicontazione dei risultati (F. Donato)
Cap. 10.2 Il rapporto dell’attività del museo (A.M. Visser)
Cap. 11 Visitatori e cittadini.
Cap. 11.1 I visitatori sono cittadini: le funzioni di comunicazione del museo (A.M. Visser)
Cap. 11.2 La partecipazione della comunità locale ed il turismo culturale: i riflessi sulle scelte di management (F. Donato)
CONSIDERAZIONI FINALI (F. Donato e A.M. Visser)
BIOGRAFIE
Fabio Donato, professore straordinario di Economia aziendale, è titolare del corso di “Economia delle aziende
culturali” nella Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara.
È coordinatore della International School on Culture, Innovation and Sustainable Development dell’Università di Ferrara, è membro del Board di ENCATC (European Network of Cultural Administrations Training Centres) ed è co-responsabile del Gruppo di Studio dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale sul tema “Politiche e management del patrimonio culturale nelle diverse prospettive del valore”.
Anna Maria Visser Travagli, archeologa e museologa. Già direttore dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, è attualmente docente a contratto di Museologia dell’Università di Ferrara. Coordina la Commissione tematica Personale e Formazione di ICOM Italia (International Council of Museums) e fa parte della commissione
internazionale ICTOP. Past-President dell’ANMLI (Associazione Nazionale dei Musei di Enti Locali e Istituzionali), è membro del direttivo nazionale con la responsabilità del progetto “Museo Civico - Tradizione e Innovazione”.
Gli autori dirigono dal 2003 il MuSeC, corso di perfezionamento in Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali dell’Università di Ferrara.
16
novembre 2010
Il museo oltre la crisi. Dialogo fra museologia e management
16 novembre 2010
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE STELLINE – PALAZZO DELLE STELLINE
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Vernissage
16 Novembre 2010, ore 14
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore