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IL PARADOSSO DEL PERFORMER
Accademia SantaGiulia ospiterà il terzo talk all’interno del palinsesto di Duende, il Festival di Arti Performative e Nuove Tecnologie prodotto dal Centro Teatrale Bresciano per riflettere insieme sulla creatività e sull’impatto delle tecnologie sulle arti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
TALK #3 IL PARADOSSO DEL PERFORMER
4 dicembre ore 15.30 – Accademia di Belle Arti SantaGiulia (via N. Tommaseo 49)
Intervengono:
• Simone Derai di Compagnia Anagoor, per DUENDE in scena il 4 dicembre con Mephistopheles e al cinema il 6 dicembre con Todos los males
• Francesca Garioni - attrice e regista
• Giulia Rosa - illustratrice e graphic novelist
Modera:
• Nadia Busato – Neos Logos e Direttrice artistica del Festival
La centralità dell'attore nello spettacolo dal vivo è materia di conflitto da lungo tempo. Il Novecento è segnato dalle sperimentazioni di "eliminazione" dell’attore, a partire dai celebri Balli Plastici (1918), di Depero e Clavel, che avevano come obbiettivo quello di rivoluzionare il teatro comune, tramite la sostituzione degli attori con marionette di legno, più simili a degli automi che delle persone. Non fu solo il futurismo, con la sua esaltazione per la tecnica, a vedere nell’attore un elemento non necessario allo spettacolo. C’è un filo rosso che lega il teatro "liberato" dagli attori, da Depero e Meyerhold, fino ai moderni ologrammi e androidi?
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia
La compagnia Anagoor nasce da un’idea di Simone Derai e Paola Dallan. Fondata nel 2000 a Castelfranco Veneto, trova oggi la sua dimora in un suggestivo luogo consacrato alla ricerca, La conigliera, dove vengono realizzate rassegne, residenze teatrali e numerose attività dedicate alla musica e all’arte contemporanea. Il Leone d’Argento della Biennale Teatro che riceve nel 2018 porta la seguente motivazione: “Ciò che rende il loro lavoro a tratti concettuale ma anche profondamente artigianale è il fatto che non demandano a nessuno la scelta artistica, riuscendo come collettivo a realizzare tutto da soli, dalla scrittura del testo alla costruzione di scene e costumi sempre di grande impatto, a tal punto che i loro spettacoli sono programmati in molti teatri italiani e stranieri”.
Francesca Garioni (Milano, 1962) è attrice, formatrice e regista. Diplomata alla Sorbona di Parigi, torna a Milano per frequentare il CTA. Poco più che ventenne, lavora per la prima volta con Dario Fo e Franca Rame, che segneranno il suo approccio al teatro e con i quali più volte tornerà a formarsi. Dopo diverse esperienze di teatro con una rilevante componente nel sociale, che includono progetti e spettacoli con pazienti psichiatrici, oggi è attiva soprattutto nella provincia di Brescia, come formatrice e performer, per un teatro civile e di sensibilizzazione su temi contemporanei e per una cultura inclusiva di soggetti con fragilità psichica. Nel 2018 ha vinto il Premio Luce presso il Vittoriale come migliore interpretazione di testi poetici.
Giulia Rosa, classe 1992, è un’illustratrice, motion designer e autrice italiana.
Seguitissima sui social, vanta numerose collaborazioni editoriali. Ha insegnato alla Laba Accademia di Belle Arti di Brescia, dove si è diplomata. Tra le sue pubblicazioni, Marina. Vita di Marina Abramovic (Hop!, 2018), Pages not found (Hop!, 2021), Amore mio illuminato (Hop!, 2019), VeLo spiego (De Agostini, 2022), Pianeta Giulia: tutta colpa di Venere! (Mondadori Electa, 2022), Corpo libero (Hop!, 2022) e Lasciami qui (Rizzoli Lizard, 2023).
4 dicembre ore 15.30 – Accademia di Belle Arti SantaGiulia (via N. Tommaseo 49)
Intervengono:
• Simone Derai di Compagnia Anagoor, per DUENDE in scena il 4 dicembre con Mephistopheles e al cinema il 6 dicembre con Todos los males
• Francesca Garioni - attrice e regista
• Giulia Rosa - illustratrice e graphic novelist
Modera:
• Nadia Busato – Neos Logos e Direttrice artistica del Festival
La centralità dell'attore nello spettacolo dal vivo è materia di conflitto da lungo tempo. Il Novecento è segnato dalle sperimentazioni di "eliminazione" dell’attore, a partire dai celebri Balli Plastici (1918), di Depero e Clavel, che avevano come obbiettivo quello di rivoluzionare il teatro comune, tramite la sostituzione degli attori con marionette di legno, più simili a degli automi che delle persone. Non fu solo il futurismo, con la sua esaltazione per la tecnica, a vedere nell’attore un elemento non necessario allo spettacolo. C’è un filo rosso che lega il teatro "liberato" dagli attori, da Depero e Meyerhold, fino ai moderni ologrammi e androidi?
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia
La compagnia Anagoor nasce da un’idea di Simone Derai e Paola Dallan. Fondata nel 2000 a Castelfranco Veneto, trova oggi la sua dimora in un suggestivo luogo consacrato alla ricerca, La conigliera, dove vengono realizzate rassegne, residenze teatrali e numerose attività dedicate alla musica e all’arte contemporanea. Il Leone d’Argento della Biennale Teatro che riceve nel 2018 porta la seguente motivazione: “Ciò che rende il loro lavoro a tratti concettuale ma anche profondamente artigianale è il fatto che non demandano a nessuno la scelta artistica, riuscendo come collettivo a realizzare tutto da soli, dalla scrittura del testo alla costruzione di scene e costumi sempre di grande impatto, a tal punto che i loro spettacoli sono programmati in molti teatri italiani e stranieri”.
Francesca Garioni (Milano, 1962) è attrice, formatrice e regista. Diplomata alla Sorbona di Parigi, torna a Milano per frequentare il CTA. Poco più che ventenne, lavora per la prima volta con Dario Fo e Franca Rame, che segneranno il suo approccio al teatro e con i quali più volte tornerà a formarsi. Dopo diverse esperienze di teatro con una rilevante componente nel sociale, che includono progetti e spettacoli con pazienti psichiatrici, oggi è attiva soprattutto nella provincia di Brescia, come formatrice e performer, per un teatro civile e di sensibilizzazione su temi contemporanei e per una cultura inclusiva di soggetti con fragilità psichica. Nel 2018 ha vinto il Premio Luce presso il Vittoriale come migliore interpretazione di testi poetici.
Giulia Rosa, classe 1992, è un’illustratrice, motion designer e autrice italiana.
Seguitissima sui social, vanta numerose collaborazioni editoriali. Ha insegnato alla Laba Accademia di Belle Arti di Brescia, dove si è diplomata. Tra le sue pubblicazioni, Marina. Vita di Marina Abramovic (Hop!, 2018), Pages not found (Hop!, 2021), Amore mio illuminato (Hop!, 2019), VeLo spiego (De Agostini, 2022), Pianeta Giulia: tutta colpa di Venere! (Mondadori Electa, 2022), Corpo libero (Hop!, 2022) e Lasciami qui (Rizzoli Lizard, 2023).
04
dicembre 2023
IL PARADOSSO DEL PERFORMER
04 dicembre 2023
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
ACCADEMIA DI BELLE ARTI SANTA GIULIA
Brescia, Via Nicolò Tommaseo, 49, (Brescia)
Brescia, Via Nicolò Tommaseo, 49, (Brescia)
Orario di apertura
ore 15.30
Sito web
Autore
Produzione organizzazione