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Il sacro attraverso l’ordinario
“Il sacro attraverso l’ordinario” propone un programma eterogeneo e variegato con diverse anteprime nazionali coniugando linguaggi differenti come teatro, musica, cinema, danza e arti performative.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’edizione 2010 de “Il sacro attraverso l’ordinario”, il Festival Internazionale realizzato da Il Mutamento Zona Castalia diretto da Giordano V. Amato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Regione Piemonte, della Città di Torino, del Sistema Teatro Torino e Provincia, della Fondazione Crt e della Circoscrizione 7, si articolerà dal 16 settembre al 14 ottobre.
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“Il sacro attraverso l’ordinario 2010” è suddiviso in tre sezioni: “OSPITALITÀ INTERNAZIONALE (OI)” (da giovedì 16 settembre a sabato 9 ottobre) che si apre ad artisti provenienti da tutto il mondo; STORIE DI ALTRI MONDI (SAM)” (da sabato 18 settembre a giovedì 14 ottobre) che presenta iniziative legate all’intercultura e “ATTI SINTETICI (AS) - Officine Sintetiche Live Act” (da domenica 10 a martedì 12 ottobre), che propone l’ospitalità di eccellenze artistiche internazionali nell’ambito delle arti performative e delle tecnologie digitali.
“Il sacro attraverso l’ordinario” propone un programma eterogeneo e variegato con diverse anteprime nazionali coniugando linguaggi differenti come teatro, musica, cinema, danza e arti performative.
Si comincia giovedì 16 settembre con la sonorizzazione dal vivo del film “Kilink Istambul’da”, ospitata al Cinema Massimo. Questa performance, presentata in prima nazionale e inserita nel programma di MiTo Settembre Musica, rappresenta un omaggio al regista turco Yilman Atadeniz. La pellicola, per anni considerata perduta, racconta le avventure di un personaggio che è il Kriminal turco. Il musicista turco-finlandese Can “Khan” Oral, affiancato da Alexander Hacke e N.U. Unruh (membri della seminale band tedesca di musica sperimentale Einstuerzende Neubauten), ne propone un’inedita colonna sonora eseguita da vivo. E proprio Khan sarà poi il protagonista di un dj set ospitato il giorno dopo, venerdì 17 settembre, al Cafè Liber.
Venerdì 17 va in scena Sara Alzetta che con “Maria Farrar” propone la storia dell’infaticida Maria Farrar, un monologo animato dalle innumerevoli voci dell’attrice. Segue una prima assoluta: “La forza del silenzio”, un lavoro che approfondisce alcune delle tematiche del poliedrico artista cileno Alejandro Jodorowsky creando una drammaturgica originale dove dati biografici reali s’intersecano con quelli immaginari per dare vita a mito-biografie poetiche.
Oriente e Occidente si incontrano sabato 18 settembre in “Danza d’amore – Mistici d’oriente e occidente”, un itinerario musicale e coreografico proposto da Amelia Cuni, artista tra le più apprezzate di canto Dhrupad, genere musicale indiano di epoca medievale. Lo spettacolo apre “Glossolalia”, un progetto dedicato al centocinquantesimo dell’unità d’Italia che propone una serie di appuntamenti durante il Festival.
L’Africa è protagonista domenica 19 settembre, prima con “Kaidara”, spettacolo dal sapore di fiaba interpretato da Eliana Amato Cantone e Antonio Ruggiero, con musiche eseguite dal vivo da Giulio Berutto, poi con “African time, voci africane a Torino”, un documentario su cambiamenti avvenuti sotto la Mole nelle comunità africane.
I burattini di Carlo Brizzorala animati dalla nipote Francesca, sono in scena lunedì 20 settembre con “Le teste di Pallino”, mentre martedì 21 la compagnia Compagni di Viaggio presenta “L’inizio del viaggio”, un lavoro sulla Sindone.
Mercoledì 22 settembre c’è un ulteriore appuntamento realizzato in collaborazione con MiTo. Si tratta del concerto del turco Kudsi Erguner, virtuoso del flauto ney persiano che per l’occasione è accompagnato da un coro gregoriano e da un gruppo di muezzin.
Si danza giovedì 23 settembre con “Ring around a Rosy” di e con Paola Chiama, cui segue in prima assoluta “Nel buio sospeso” con Massimo Giovara, un lavoro che indaga il ruolo dell’intelligenza ordinaria nei rapporti tra le persone e degli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto diverso, fuori dal comune, sia esso genio o idiozia.
Tocca alla poesia, invece, venerdì 24 settembre con una prima assoluta: “Poeti italiani dell’Alto Medioevo” con Beppe Rosso e “Poeti medievali mistici indiani” con Eliana Amato Cantone ed Erika Sollo. Mentre sabato 25 settembre viene proiettato “Persistenze-esistenze”, un video frutto della collaborazione tra pittori, ricercatori di fisica e musicisti. Per l’occasione ci sarà l’esposizione di alcune opere di Carlo Giaccone.
Domenico Castaldo con il suo gruppo debutta domenica 26 settembre con “La celebrazione – Katharsis”, un lavoro che attraverso canto, musica, danza e ritmo, si concentra sullo studio della pratica rituale. Lo spettacolo sarà replicato fino a giovedì 14 ottobre, giornata conclusiva del Festival.
La giornata di lunedì 4 ottobre propone addirittura tre appuntamenti. Si comincia con “Velati di segni” de Il Mutamento Zona Castalia, uno spettacolo itinerante nato per il suggestivo chiostro dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli. Nel percorso, che coinvolge undici giovani attori che hanno preso parte al laboratorio teatrale L’ascolto e l’incontro diretto da G. Amato e E. Cantone, gli spettatori sono accompagnati alla scoperta di diversi ambienti che hanno per centro l’evocazione dell’India, con testi che spaziano dalle upanishad, alla poesia mistica medievale, fino alla contemporaneità. Segue “Maya oratorio” con Eliana Amato Cantone, un lavoro incentrato sul concetto di illusione. La giornata si chiude con Viviane C. Bertrand, l’artista canadese che per anni ha viaggiato a bordo di una barca a vela portando il suo lavoro in giro per il mondo. Al festival presenta “Kepe:k, il passaggio angusto”.
Martedì 5 ottobre le fiabe sono protagoniste ne “Le favole del Pañcatantra” con Eliana Amato Cantone e le musiche dal vivo di Giulio Berutto.
Sabato 9 ottobre è in scena “Viaje”, uno spettacolo ideato da Antonella Usai che funge da crocevia fra diversi linguaggi artistici nei quali si incontrano e interagiscono la danza, la pittura ed il video.
Domenica 10 ottobre c’è l’anteprima visivo-sonora introdotta live dal catalano Marcel.lì Antùnez Roca (fondatore del celebre gruppo di sperimentazione teatrale La Fura dels Baus) che anticipa “Cotrone Officine Sintetiche Production” che debutterà in novembre in “Prospettiva 2”, il festival d’autunno della Fondazione Teatro Stabile di Torino. Segue la performance-conferenza “The augmented stage” di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann.
Il Mao, Museo d’Arte Orientale, è lo straordinario scenario della giornata di lunedì 11 ottobre che ospita due prime nazionali. Si comincia con “Umbrales” di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann, una performance e un’installazione interattiva nella quale i sensori wireless indossati dagli interpreti sono lo strumento per generare composizioni sonore. Si chiude con “60X60 secs”, un progetto di Alì Zaidi che prevede una proiezione e alcuni interventi performativi.
Martedì 12 ottobre si apre con “Esoscheletri”, un evento che offrirà al pubblico la possibilità di vedere il funzionamento degli esoscheletri di Marcel.lì Antunez Roca attraverso le azioni performative di Ettore Scarpa e Alessandro Lombardo. Segue “Eikon/Icona 2010” con Eliana Amato Cantone.
“Il sacro attraverso l’ordinario 2010” si concluderà giovedì 14 ottobre con le ultime repliche di con “La celebrazione – Katharsis” di Domenico Castaldo.
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA
Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI
Festival Internazionale
IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
XVII edizione
Torino, 16 settembre – 14 ottobre 2010
I luoghi del Festival
San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28 - Torino
Teatro Vittoria via Gramsci, 4 - Torino
Conservatorio Giuseppe Verdi p.zza Bodoni 6 - Torino
Cinema Massimo via Verdi 18 - Torino
MAO (Museo d’Arte Orientale) via San Domenico, 11 - Torino
Cafè Liber c.so Vercelli 2 - Torino
Accademia Albertina delle Belle Arti via Accademia Albertina 6 - Torino
con il sostegno di
Compagnia di San Paolo
Regione Piemonte
Città di Torino
Sistema Teatro Torino e Provincia
Fondazione CRT
Circoscrizione 7
in collaborazione con
MITO SettembreMusica
Torino Spiritualità
Fondazione Teatro Piemonte Europa
Il Circolo dei Lettori
Museo Nazionale del Cinema
Master di Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino
Centro Interculturale della Città di Torino
DAMS Università di Torino
RIZOMI Rete di Teatri Indipendenti
Progetto The Gate
Associazione Piemonte delle Residenze
Università di Torino DAMS/LAB G. Quazza
Politecnico di Torino
CIRMA - Centro Interdipartimentale di Ricerca su Multimedia e Audiovisivo
Virtual Realty & Multi Media Park
Istanbul Bilgi University (Turchia)
C.C. Lorusso e Cutugno
SCA - Struttura Custodia Attenuata - Arcobaleno
GOL - Gruppi Operativi Locali - di Torino
Comunità Indios Krenak del Brasile
Coop. Atypica
CTS - Centro Torinese Solidarietà – Comunità di Saint Pierre
Associazione Merope ONLUS
CONISA
Progetto EutopiE
direzione artistica
Giordano V. Amato
Nessuno è in grado di parlare di ciò che è spirituale se non
attraverso ciò che è ordinario. La conquista di una dimensione
spirituale procede a partire dall’ordinarietà.
Se consideriamo lo spirituale come straordinario,
esso rimarrà sempre sconosciuto e impenetrabile,
estraneo al nostro vissuto: un’immaginazione, un mito non attivo.
Non portiamo il divino al livello dell’ordinarietà,
ma rendiamo divine le nostre vite momento dopo momento.
Ricercare ciò che di sacro alimenta, non visto, l’ordinario. questo il tema ispiratore de IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO, festival che propone, attraverso spettacoli, concerti, laboratori e testimonianze attive, un’indagine della dimensione spirituale dell’essere. Un viaggio alla ricerca del significato del sacro a partire dalla qualità quotidiana dell’esistenza, per dialogare con quanto di straordinario esiste, ogni giorno, nella realtà che ci circonda e in ognuno di noi.
INTRODUZIONE
La XVII edizione de IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO prevede una divisione in tre sezioni.
Del ricco e articolato programma desideriamo segnalare in particolare “GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell'Unità d'Italia”, un progetto che attraversa le prime due sezioni del Festival, Ospitalità Internazionale e Storie di altri mondi, collegando coerentemente il tema dei 150 anni dell’Unità d’Italia alle proposte degli artisti ospiti, stranieri ed italiani, e alle attività svolte con i ragazzi nelle scuole. “GLOSSOLALIA” prevede uno sviluppo in diverse tappe, dall’autunno 2010 all’autunno 2011.
La seconda indispensabile segnalazione è che, pur nel permanere di una direzione artistica generale affidata a Giordano V. Amato, due delle tre sezioni che compongono IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO 2010 sono dirette da figure femminili. Storie di altri mondi, le cui proposte sono strettamente legata alle attività dell’omonima Residenza Multidisciplinare, è diretta dall’attrice Eliana Cantone. La terza, Atti sintetici, è curata da Vanessa Vozzo, già direttrice artistica del MalaFestival e fondatrice della storica compagnia Servi di Scena opus rt, compagnia recentemente confluita ne Il Mutamento Zona Castalia.
LE SEZIONI
1. OSPITALITÀ INTERNAZIONALE (OI)
da giovedì 16 settembre a sabato 9 ottobre
IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO prosegue nella propria vocazione rivolta all’ospitalità di quegli artisti che operano in ambiti che spaziano dalle forme tradizionali alle più avanzate sperimentazioni. Negli anni sono stati innumerevoli gli artisti di fama internazionale e mondiale ospiti della manifestazione, tra i quali ricordiamo: Jean-Claude Carrière, Alejandro Jodorowsky, Barba e l’Odin Teatret, Fernando Arrabal, Sotigui Kouyaté, Mamadou Dioume, Tapa Sudana, Raffaella Giordano, Terry Riley, David Hykes, e molti altri.
2. STORIE DI ALTRI MONDI (SAM)
da sabato 18 settembre a giovedì 14 ottobre
Diretta da Eliana Cantone.
Questa sezione propone iniziative legate all’intercultura, al dialogo e alla conoscenza di culture e tradizioni differenti. Saranno proposte produzioni e coproduzioni della compagnia, spettacoli ospiti, esiti di laboratorio legate alle attività dell’omonima Residenza Multidisciplinare che nel 2009 ha avviato il suo secondo triennio di attività.
Centro delle proposte 2010 è il progetto “GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell'Unità d'Italia” che proseguirà anche nel 2011.
3. ATTI SINTETICI (AS) - Officine Sintetiche Live Act
domenica 10, lunedì 11, martedì 12 ottobre
Diretta di Vanessa Vozzo con la consulenza artistica di Antonio Pizzo (DAMS Torino) e Tatiana Mazali (Politecnico di Torino).
La sezione propone l’ospitalità di eccellenze artistiche internazionali nell’ambito delle arti performative e delle tecnologie digitali interattive. Gli spettacoli ospitati saranno a contenuto socio-politico. Nella tre giorni è prevista una sezione scientifica sotto forma di live show case.
PROGRAMMA 2010
Giovedì 16 settembre (OI)
ore 23.00 – Cinema Massimo, Sala 1
Alexander Hacke (DE): chitarra, elettronica
Khan (TR): elettronica , voce
N.U. Unruh (DE): percussioni
colonna sonora dal vivo del film
“KILINK ISTANBUL ' DA” di Yilmaz Atadeniz, Turchia 1967 (70 minuti)
prima nazionale (seconda esecuzione mondiale dopo quella al Pergamon Museum di Berlino)
In collaborazione con Il Museo Nazionale del Cinema e con MITO SettembreMusica
Alla sua uscita, Natale 1967, “Kilink Istanbul 'da” divenne immediatamente un classico del cinema Istanbollywood lanciando un nuovo filone di film d'azione.
Kilink è la versione turca dell'italiano Kriminal, del quale clona il costume ed esaspera le gesta, citando inoltre l'intero mondo dei comics, inclusi Superman e Batman, in un'autentica orgia di stili e in un folle distillato camp (nell'arco di 10 sequels Klinik si confronterà con mostri, maghi, cambierà sesso e diventerà un cowboy!)
Considerato per molto tempo un film perduto, è stato recentemente pubblicato in DVD. Il musicista turco/finlandese Can "Khan" Oral, affiancato da Alexander Hacke e N.U. Unruh (membri della seminale band tedesca di musica sperimentale Einstuerzende Neubauten), ne propone oggi un'inedita colonna sonora eseguita da vivo.
Venerdì 17 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
MARIA FARRAR
di Manlio Marinelli
con Sara Alzetta
anteprima
“Della infanticida Maria Farrar è una poesia di Brecht che mi ha accompagnato per molti anni. La narrazione di questa che potrebbe essere una ballata di De Andrè, presenta un andamento apparentemente oggettivo e didattico, ma dentro al testo cova un mondo che aspetta solo di esplodere. Questo è quello che ho fatto io in questo testo: ho dato la parola a quel mondo esistenzialmente devastato in cui si cova la ribellione tragica di Maria Farrar, un mondo in cui i poteri violenti e ipocriti dell’istituzione familiare o ecclesiastica pretendono di informare ogni declinazione dell’esistenza di un individuo. A ciò si ribella Maria Farrar”.
Questo testo per una sola attrice, non è un monologo ma un polilogo, perché innumerevoli sono le voci che si inseguono in questa storia in cui il conflitto, che è alla base dell’evento drammaturgico che reclama la scena, si palesa in un concerto in cui ogni personaggio si incarna in un ritmo, in un tono, in un accento, nella grana della voce che occupa lo spazio e aspira a diventare corpo, corpi, persone.
(a seguire)
LA FORZA DEL SILENZIO R.M. Storie di Altri Mondi
prima assoluta
drammaturgia e regia Giordano V. Amato e Serena Cossotto
con Eliana Amato Cantone, Serena Cossotto, Alessandro Alberti Calà, Luca Lusso
LA FORZA DEL SILENZIO approfondisce alcune delle tematiche affrontate dal poliedrico artista cileno Alejandro Jodorowsky nei suoi scritti. I testi esaminati sono stati il punto di partenza per una creazione drammaturgica originale che indaga le relazioni tra gli esseri e in particolare le influenze derivanti dalle singole storie familiari, dove dati i biografici reali s’intersecano con quelli fantastici, verso la creazione di mito-biografie poetiche.
ore 23.00 – Cafè Liber
KHAN (TR) dj set
Festa de IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
in collaborazione con Cafè Liber e con MITO Settembre Musica
Sabato 18 settembre (OI)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
in collaborazione con Torino Spiritualità
DANZA D’AMORE – Mistici d’oriente e d’occidente
Amelia Cuni (DE) canto, tanpura
Werner Durand (DE) iranian ney, didjeridoo, electronics
Proponiamo un itinerario musicale e coreografico attraverso epoche e continenti dove, per mezzo di un approfondito lavoro di ricerca e elaborazione artistica, vengono messi in luce ideali comuni a culture diverse. Lo spettacolo è realizzato con il contributo di compositori e interpreti di fama internazionale e risulta in una esperienza emozionante, nutrimento per lo spirito e l´intelletto.
Mettendo in relazione vari linguaggi musicali e coreutici d´Oriente e d´Occidente viene raggiunta una nuova, stimolante interpretazione del rapporto fra tradizione e innovazione. Assieme al nostro pubblico, ci addentriamo in un territorio di confine che, seppur poco familiare, concede visioni e armonie capaci di toccarci nel profondo. L´omonimo CD è stato pubblicato dalla New Earth Records, Monaco di B., 1998.
Amelia Cuni è nota e apprezzata interprete di canto Dhrupad, un genere della musica colta fiorito nei templi e nelle corti dell´India del Nord in epoca medievale.
In Danza d´Amore la vocalità di Amelia assume una dimensione inusitata fra le tradizioni mistiche dell’India e quelle dell’Italia medievale. Il Dhrupad è un genere devozionale e colto ma allo stesso tempo intensamente espressivo e vitale. Esso si presenta melodioso e vario nell´alternanza di momenti meditativi e di improvvisazioni ritmiche di coinvolgente vivacità.
In questo concerto il Dhrupad si combina con i vari elementi sotto indicati per creare uno spettacolo organico ricco di sfumature e inusuali tessiture sonore associate ad un affascinante linguaggio della danza:
• Arrangiamenti ispirati alla musica antica
• Ritmi e percussioni delle tradizioni europee, medio-orientali e indiane
• Coreografie originali (stile indiano Bharat-Natyam / danza contemporanea)
I testi sono stati scelti con cura per la forma e il contenuto e rappresentano la fonte d´ispirazione del lavoro. Il carattere mistico e sacro dei versi diventa un elemento unificante, volto a creare un impatto emotivo ricco di suggestioni e atmosfera.
• Inni dei templi dell´India medievale
• Inni degli antichi romani (in latino)
• Laudi dell´Italia centrale (S. Francesco d´Assisi, Jacopone da Todi)
• Inni dei monasteri cistercensi (in latino)
• Mistici italiani moderni
Il programma include alcuni dei brani composti per questo Ensemble da TERRY RILEY e altri autori, che integrano gli elementi della musica indiana a tecniche compositive dell´Occidente.
Domenica 19 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
KAIDARA Il Mutamento Zona Castalia
Liberamente ispirato al racconto iniziatico Peul "Kaidara"
drammaturgia e regia di Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone e Antonio Ruggiero
musiche composte ed eseguite da Giulio Berutto
scene e costumi di Elena Lo Sardo
Kaidara è una delle opere più significative della cultura africana tradizionale.
Sotto l’ingenua parvenza di fiaba, semplice e gradevole all'ascolto, questa narrazione orale di grande profondità esige un'attenzione costante e una straordinaria ginnastica intellettuale per chi si accosta unicamente con l’intelletto. Chi invece vorrà aprire all’ascolto il proprio cuore, rendendolo simile a quello di un bambino, potrà coglierne pienamente il significato iniziatico e religioso.
(a seguire)
AFRICAN TIME, VOCI AFRICANE A TORINO
Proiezione del documentario a cura de Videocommunity e Officina Parini – CTP Parini
Regia Corrado Iannelli e Michela Borio
Attraverso una serie di testimonianze si sviluppa un percorso che racconta i cambiamenti avvenuti dagli anni 80 ai giorni nostri, dai primi insediamenti di immigrati soli alla vita famigliare di oggi, per arrivare infine alla seconda generazione che si sta affacciando al presente e ne rappresenterà il futuro. In particolare vengono affrontati alcuni aspetti culturali e sociali che accomunano i diversi paesi dell’Africa subsahariana occidentale e come tali aspetti si siano inevitabilmente modificati nella realtà torinese: la vita comunitaria, la religiosità, la cultura orale e l’educazione.
Lunedì 20 settembre (SAM)
ore 10.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
LE TESTE DI PALLINO
di e con Francesca Brizzolara e “i burattini di Carlo”
Collaborazione alla drammaturgia Viridiana Casali
Musiche e rumori Paolo de Santis
Movimenti di scena Francesca Cinalli
Sguardo esterno Renato Cravero
Con la consulenza di Giovanni Moretti
Compagnie Sensounico – Tecnologia Filosofica
Produzione Morenica – Cantiere Canavesano
Le teste di Pallino sono i burattini di Carlo Brizzolara (paracadutista nella Folgore ad El Alamein-1911 -1986) che si è portato dietro dal campo di concentramento di Geneifa in Egitto,dove fu internato per quattro anni come prigioniero di guerra durante la seconda guerra mondiale.
I burattini ideati da Carlo Brizzolara cominciano la loro vita di personaggi grazie alle storie fornite da un certo capitan pallino, avventuriero e combattente prodigioso, compagno di Carlo,in quel rettangolo di filo spinato.
Questi attori di cartapesta sono ancora “vivi” e dopo anni negli scatoloni,sono stati riportati alla luce dalla nipote dell’autore, l’attrice Francesca Brizzolara, che attraverso la loro storia ha cominciato una ricerca personale sulla figura dell’uomo - scrittore- burattinaio.
La dolcezza del ricordo dell’affezionata nipote si intreccia l’arida crudeltà del campo di prigionia e con l’umanità viva e vera che riemerge dai ricordi dei compagni che hanno vissuto e condiviso quella tremenda esperienza. I burattini testimoniano lo spirito di sopravvivenza che spinge l’uomo, attraverso la sua creatività a salvaguardare la propria dignità anche nelle situazioni più difficili.
Martedì 21 settembre (SAM)
ore 20.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
LA FORZA DEL SILENZIO R.M. Storie di Altri Mondi
replica
(a seguire)
L’INIZIO DEL VIAGGIO Compagni di Viaggio
regia Riccardo Gili
con Riccardo Gili e Costanza Frola
produzione Compagni di Viaggio
“Gerusalemme 70 d.C. L’esercito romano ha costruito una palizzata per cingere d’assedio la città del Tempio di Jahvé. Chilometri di fortificazioni per non lasciare scampo a chi si è ribellato al dominio di Roma. Una donna misteriosa consegna a un soldato ebreo una cassa da portare fuori dalla città. All’interno della cassa c’è un lino macchiato di sangue.”
Nel mese di aprile 2010 a Torino si è realizzata la pubblica ostensione della Sindone. Un oggetto straordinario e misterioso. Un lenzuolo di lino che avvolse il corpo di un uomo che patì un supplizio uguale a quello raccontato dai Vangeli. Un uomo flagellato, crocifisso, lasciato morire con una corona di spine sul capo.
Un fitto dibattito si è acceso tra coloro che ne sostengono l’autenticità e coloro che sono certi che sia un falso.
La Chiesa non si è pronunciata sull’autenticità della sindone, non è importante.
Perché quell’oggetto non è importante in sé e per sé, ma è straordinario per quello a cui rimanda. Quello che indica, quello che ricorda e il modo in cui lo fa.
Il geniale falsario che, secondo alcuni, lo creò sicuramente si rifece alla storia di Gesù di Nazareth. Creò una originalissima icona di Gesù Cristo. Non più il crocifisso, ma un morto il cui corpo ha lasciato un’impronta quasi invisibile, ma che diventa straordinariamente evidente attraverso un negativo fotografico. Sembrerebbe un messaggio recapitato direttamente agli uomini nati dal XX secolo in poi. Un immagine della morte, ma anche della Risurrezione di Gesù Cristo.
Mercoledì 22 settembre (OI)
ore 21.00 – Conservatorio Giuseppe Verdi
KUDSI ERGUNER (TR) flauto ney
Solista di fama internazionale, attuale caposcuola del classico flauto ney persiano, Kudsi Erguner proviene da una nota e ormai secolare famiglia di neyzen mevlevi che inizia con Süleyman Erguner (1902-1953).
La serata del 22 settembre propone un concerto nel quale il noto musicista sarà accompagnato da un coro gregoriano e da un gruppo di muezzin.
Spettacolo-concerto in collaborazione con MITO Settembre Musica e Torino Spiritualità
Giovedì 23 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
RING AROUND A ROSY ‘O Zoo No
progetto, coreografia e danza Paola Chiama
collaborazione alla regia Massimo Giovara
Una danza oscura che ha il sapore dell’incubo, una danza intima e apocalittica, nella quale comunicazione emotiva ed estetica del gesto vogliono coincidere.
Interno buio. Una danzatrice seminuda, evanescente. Quasi un fantasma. Instabile, nel vuoto. Il pavimento ingombro di scarpe, mucchi di scarpe vecchie. Una rosa gigante, vorrebbe essere simbolo d’amore sublime ma non è possibile, c’è troppa vergogna, o pudore. Una macchia di sangue.
Non c’è un messaggio preciso. È solo un filo di pensiero che sgocciola. Solo qualcosa che mi abita da tempo e voglio guardare in faccia. All’origine dello spettacolo c’è un’urgenza di ricordi e incubi infantili poco definiti, difficili da raccontare, per questo già vicini alla danza. Hanno a che fare con l’essere bambini e la vergogna, la paura del buio e dell’abbandono, della morte forse. Qualcosa di noi non diventa adulto, man mano che cresciamo: esseri adolescenti o bambini che sopravvivono dentro di noi, in un mondo notturno. Possiamo talvolta incontrarli nei sogni, o in una nostra reazione emotiva poco appropriata al contesto. Di queste esperienze vorrei parlare con la mia danza.
La danza vuole essere uno studio, anche, sulle caratteristiche del movimento infantile, sul significato di “spontaneo”, “sincero”, “teatrale” nell’ambito coreografico, su un modo di far coreografia che non parte da movimenti indossati come abiti eleganti, ma da aperture della carne.
Uno studio sull’estetica del gesto e contemporaneamente sulla psicologia di chi lo produce. Cosa c’è negli occhi, nella mente del danzatore? A volte la “rottura” della danza è il momento più comunicativo. Perché? Possiamo parlare di sincerità, e in che senso?
(a seguire)
NEL BUIO SOSPESO
prima assoluta
drammaturgia e regia Giordano V. Amato e Massimo Giovara
con Massimo Giovara
coproduzione Il Mutamento Zona Castalia / ‘O Zoo No
Gli aspetti di cose per noi importantissime
Sono nascosti a causa della loro semplicità
E familiarità. Si è incapaci di notare qualche cosa
perché la sia ha sempre davanti agli occhi.
Wittgenstein
Tema dello spettacolo è il vissuto delle persone con problemi psichici nella società contemporanea, il loro difficile inserimento e la discriminazione cui spesso sono oggetto.
La storia dell’unico personaggio, dalla personalità intermittente, indaga il ruolo dell’intelligenza ordinaria nei rapporti tra le persone e degli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto diverso, fuori dal comune, sia esso genio o idiozia.
Venerdì 24 settembre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
in collaborazione con Torino Spiritualità
prima assoluta
POETI ITALIANI DELL’ALTO MEDIOEVO
con Beppe Rosso (A.C.T.I. Teatri Indipendenti)
POETI MEDIEVALI MISTICI INDIANI
con Eliana Amato Cantone (Il Mutamento Zona Castalia) e Erika Sollo (canto)
ORIGINI è un viaggio poetico, filologico e musicale attraverso la poesia religiosa italiana a confronto con le composizioni poetico-religiose della cultura indiana delle origini. Un viaggio verso il mondo della scoperta e della meraviglia della parola e dell’atto poetico attraverso il verbo di San Francesco D’Assisi, Jacopone da Todi, Dante Alighieri, Kabire Vidyâpati, parola agita nel corpo e nel canto degli attori in scena. Lo spettacolo risponde alla necessità di aiutare i ragazzi a prendere coscienza della propria identità culturale italiana in relazione ad un territorio ed una società che sempre più va configurandosi come realtà interculturale ed interetnica.
ORIGINI, quale ricerca del “luogo dell’Anima” tra mondi e tradizioni lontane, intende non solo stimolare la formazione di una mentalità transculturale e transgenerazionale, ma anche restituire un discorso sull’identità degli italiani. Un’identità che non esclude tutto ciò che si colloca fuori dalla propria tradizione, ma si rende accessibile ai punti di vista differenti, alle credenze e alle forme di pensiero altrui; un’identità italiana che si confronti in modo attivo con le proprie origini e con il pensiero sviluppatosi in altri contesti.
Sabato 25 settembre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00
in collaborazione con Torino Spiritualità
POETI MEDIEVALI MISTICI INDIANI
con Eliana Amato Cantone (Il Mutamento Zona Castalia) e Erika Sollo (canto)
replica
a seguire
PERSISTENZE-ESISTENZE
Gruppo Eranos
Andra Attili, Carlo Giaccone, Elisa Di Dio
Il gruppo Eranos propone in prima nazionale il video PERSISTENZE e ESISTENZE frutto della stretta collaborazione di pittori, ricercatori di fisica e musicisti. Il progetto matematico-visual di Andrea Attili si è avvalso dell’apporto della pittura ad inchiostro di china su carta di riso del maestro Carlo Giaccone e delle sonorità africane per marimba e voce della musicista Elisa Di Dio.
Il risultato è un affascinante viaggio tra immagini e suoni evocativi sospesi tra l'esistente e l'illusorio.
Per l’occasione ci sarà inoltre un’esposizione di alcune delle opere del Pittore Carlo Giaccone, fonte di grande ispirazione per la realizzazione del progetto interdisciplinare PERSISTENZE e ESISTENZE.
Domenica 26 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
LA CELEBRAZIONE - KATHARSIS
De cura animae suae
prima assoluta
Un moderno Mistery Play
Project of Research ‘07/’10
in collaborazione con Torino Spiritualità
Evento speciale, di apertura, in forma di spettacolo, del lavoro di ricerca in Katharsis – project, ideato per lo Spazio Spettacoli di San Pietro in Vincoli.
direzione e drammaturgia Domenico Castaldo
con Katia Capato, Domenico Castaldo, Marta Laneri, Francesca Netto, Claudio Santana Borquéz
progetto Video e grafica Francesca Bono
canti musiche creati da LAB. PERM.
allestimento degli spazi a cura de LAB. PERM.
Produzione in collaborazione con Grotowski-Institute (Wroclaw-Polonia) Malta Arts Festival (Malta), Teatro Akropolis (Genova), Festival Il Sacro Attraverso L’ordinario (Torino), TETRAKTIS PERCUSSIONI ed IN-CHIOSTRO FESTIVAL (Perugia)
Riconosciuta da Università De Desarrollo (Santiago de Chile – CILE), Omma Studio Theater (Creta-GRECIA), Studio For The Art Of Acting (Ljubljana- SLOVENIA), C.R.U.T. (TORINO), Torino Spiritualità
KATHARSIS/De cura animae suae, è il nome del percorso di ricerca, formazione, rappresentazione, che nasce come evoluzione e approfondimento del progetto di ricerca Sulle Orme del Simurgh (già finanziato dalla Regione Piemonte e Sistema Teatro Torino ‘04/’07).
Dall’esperienza passata approfondisce, attraverso l’arte dell’attore e lo studio dell’organicità, canto, musica, danza e ritmo; si concentra sullo studio della pratica rituale, e della sua peculiare funzione pubblica, nelle cultura occidentale.
Da lunedì 27 settembre a giovedì 14 ottobre (pausa lunedì 4 ottobre)
LA CELEBRAZIONE - KATHARSIS
De cura animae suae
repliche
Lunedì 4 ottobre (SAM) - (OI)
ore 19.30 – Cortile San Pietro in Vincoli
VELATI DI SEGNI Il Mutamento Zona Castalia
regia Giordano V. Amato e Eliana Cantone
con i partecipanti del laboratorio L’ASCOLTO E L’INCONTRO
musiche dal vivo Giulio Berutto
produzione Il Mutamento Zona Castalia
VELATI DI SEGNI è uno spettacolo itinerante nato per il suggestivo chiostro dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli. Attraverso un percorso lirico ed onirico gli spettatori sono accompagnati alla scoperta di diversi ambienti che hanno per centro l’evocazione dell’India. La composizione prevede azioni rituali collettive ed interattive in piccole ambientazioni sonorizzate, con letture e testi interpretati. Le fonti, di origine prevalentemente indiana, spaziano dalle upanishad, alla poesia mistica medievale, fino alla contemporaneità. Lo spettacolo coinvolge undici giovani attori che hanno preso parte al laboratorio di propedeutica teatrale L’ascolto e l’incontro diretto da Giordano Amato e Eliana Cantone.
a seguire
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
MAYA ORATORIO Il Mutamento Zona Castalia
drammaturgia, regia e regia video Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone
MAYA ORATORIO indaga sul termine “maya” che in India significa “illusione”. Illusione in quando incantesimo e L'esperienza di Maya è l'esperienza dell'incantesimo e fascinazione del principio femminile.
In una dimensione di installazione performativa agita dall'attrice, viene indagato il tema dell'illusione e dell'apparenza. Il testo poetico e oracolare, suggerito più che interpretato, si fa veicolo dell'ignoto. Per un breve istante possiamo vivere l'esperienza dell'incantesimo di Maya: come le cose ci appaiono e come, forse, non sono.
h. 21.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
KEPE:K, IL PASSAGGIO ANGUSTO
Performance per tamburo e voce
di e con Viviane C. Bertrand
Questa performance vuol quindi essere la pratica di tale passaggio. E su questo veicolo d’acqua si potrebbero udire le storie degli affluenti del Kichisippi, il grande fiume, e risuonare di nuovo le voci perdute di coloro che hanno contribuito alla lotta contro l’alienazione, i loro canti e le loro poesie, a celebrazione della completezza e della profonda identità che intercorrono tra l’essere e il mondo - G. Miron, S. Jacob, M. Atwood, L. Cohen, A. Hébert, Frank Scott, J. Kerouac, P. Perrault, F. Leclerc, G. Vigneault, R. Desjardins e altri ancora, i cui nomi sono per sempre dimenticati>.
Nata nelle Hautes-Laurentides, Viviane Cristiane Bertrand, viaggia in tutto il continente americano, esibendosi nel teatro sperimentale fino al 1985. Lascia il Québec nel 1986, accettando un lavoro a bordo di una barca a vela che la porterà attraverso l’Atlantico, fino alla Cina, all’India e alla Tailandia. I suoi viaggi la porteranno su montagne sacre e presso templi buddisti, seguendo il suo interesse per la spiritualità e per l’espressione artistica della stessa. Vive, studia e pratica lo zen in Giappone, per poi spostarsi in Europa: Inghilterra, Spagna e ora Italia, dove vive in ritiro in un monastero delle Alpi. Le sue performance sono state presentate in Inghilterra, Spagna, Austria, Italia, Germania, Svizzera, Slovenia e Croazia. Tiene dei workshop di pittura, voce e performance in tutta Europa.
Martedì 5 ottobre e mercoledì 6 ottobre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 9.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
In collaborazione con le scuole delle Circoscrizioni 7 e 6 della Città di Torino
LE FAVOLE DEL PAÑCATANTRA Il Mutamento Zona Castalia
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone
musiche dal vivo Giulio Berutto
Il Pañcatantra, che significa letteralmente “cinque parti” fu scritto probabilmente nel Kashmir nel secondo secolo a. C. sulla base di racconti molto più antichi.
Come Le Mille e una Notte anche il Pañcatantra si svolge su di un’ossatura prestabilita: quella di un re che dispera di istruire i suoi due giovani eredi alquanto ottusi.
Finalmente, un giorno, un saggio Brahamano s’impegna ad insegnare ai due ragazzi tutto il niti in sei mesi. L’insegnamento del niti, ovvero della saggezza delle relazioni umane, avviene per mezzo di favole che sono abilmente intrecciate l’una all’altra, senza soluzioni di continuità.
Nella nuova trasposizione agita da due attrici, una danzatrice e un musicista, il linguaggio è opportunamente attualizzato nel rispetto del contenuto pedagogico e sapienziale originale. Lo spettacolo è caratterizzato da un’originale interazione tra musica, voce, azione e danza. Questi elementi che concorrono alla creazione di un’opera agile ed immediata, adatta a tutti.
Giovedì 7 ottobre e venerdì 8 ottobre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 9.30 – Spazio spettacoli di San Pietro in Vincoli
In collaborazione con le scuole delle Circoscrizioni 7 e 6 della Città di Torino
KAIDARA Il Mutamento Zona Castalia
Liberamente ispirato al racconto iniziatico Peul "Kaidara"
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone e Antonio Ruggiero
musiche dal vivo Giulio Berutto
Sabato 9 ottobre (OI)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00 – Teatro Vittoria
VIAJE
progetto e supervisione Antonella Usai
coreografia e danza Elisa Diaz‚ Elena Picco‚ Angela Placanica‚ Antonella Usai‚ K. Mohanan
pittura Subodh Poddar
video Ladislao Hajagos
costumi Rosa e Sita Singh
in collaborazione con Torino Spiritualità
Presentato in prima internazionale nel maggio 2007 al 1º Festival di teatro contemporaneo di Essaouira in Marocco‚ rientrato da una tournée in India‚ ospite del 33º Festival Vikram Sarabhai di Ahmedabad‚ distribuito da CTP‚ Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte.
VIAJE è uno spettacolo al crocevia fra diversi linguaggi artistici dove si incontrano ed interagiscono la danza, la pittura ed il video. Lo spettacolo si sviluppa seguendo un percorso ideale‚ quasi un viaggio danzato che partendo dall’Oriente dell’India giunge ad Occidente attraverso il crocevia spagnolo. La danza indiana‚ il flamenco e la danza contemporanea occidentale si alternano‚ dapprima sfiorandosi per poi interagire sempre di più. Gradualmente si dispiega un percorso del corpo nelle sue molteplici possibilità espressive: dal rigore geometrico della danza bharatanatyam‚ alla sinuosità del flamenco‚ fino alla danza contemporanea che sembra spingere il corpo al limite di un equilibrio instabile.
La pittura si trasforma in scenografia sempre mutevole‚ ma soprattutto in grafia poetica dei corpi danzanti che‚ pur nella diversità di linguaggi‚ cercano momenti di incontro e comunicazione.
Punto di partenza per la costruzione drammaturgica è stato un poema in lingua bengali di Rabindranath Tagore: “Chanchala”‚ in cui il viaggio instancabile di un fiume‚ simile ad una vera e propria danza‚ diventa la metafora del percorso spirituale dell’anima. La danza è arte particolarmente cara sia alla cultura indiana che alla poesia di Tagore che la considerano uno dei mezzi privilegiati di accesso alla dimensione spirituale. L’irrequietezza del fiume‚ proprio come quella della danza‚ nel misticismo del massimo poeta indiano‚ diventano metafora della corsa‚ capace di superare ogni ostacolo‚ dell’amante che anela al ricongiungimento con l’Amato. Il ricongiungersi degli amanti‚ in realtà è un topos letterario che attraversa le culture di diverse regioni del mondo e che sottintende appunto l’unione fra principio individuale e principio universale.
Visivamente lo spettacolo si apre con un video in cui‚ attraverso la scrittura calligrafica‚ le parole del poeta trovano spazio sulla scena. Il montaggio video evoca un legame tra la scrittura‚ per così dire‚ del pensiero e la scrittura del corpo e introduce lo spettatore al passaggio dal terreno della calligrafia a quello di “dancescapes”‚ l’originale ricerca del pittore indiano Subodh Poddar che traduce in segno grafico i movimenti coreutici.
Domenica 10, lunedì 11 e martedì 12 ottobre
ATTI SINTETICI - Officine Sintetiche Live Acts (AS)
Domenica 10 ottobre
ore 20.00 Teatro Vittoria
Presentazione della Piattaforma Officine Sintetiche
a seguire
ASPETTANDO COTRONE
di e con Marcel.lì Antunez Roca
Un’anteprima visivo sonora introdotta live dal catalano Marcel.lì Antùnez Roca (fondatore del celebre gruppo di sperimentazione teatrale La Fura dels Baus) che anticipa e promuove lo spettacolo “Cotrone Officine Sintetiche Production” progetto vincitore del bando di Intervento a sostegno della Produzione Teatrale in Piemonte - Sezione A che debutterà il 13/14 novembre in Prospettiva 2 – Festival d’autunno della Fondazione Teatro Stabile di Torino, riporta invece ad una duplice operazione: da un lato all’avvicinamento di un autore contemporaneo spagnolo ad una terra affine come quella siciliana attraverso l’opera di Pirandello, dall’altro ad una rilettura de “I Giganti della Montagna” da straniero, simile a quella di Un barbaro in Asia di Michaux.
a seguire
THE AUGMENTED STAGE Konic Thtr
di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann
Una performance/conferenza sul significato sociale del concetto di realtà aumentata applicata all’ambito creativo.
Sempre all’interno della tematica “broken borders” al Mao, l’11 ottobre 2010 è prevista una giornata dedicata al superamento dei limiti corporei e dell’espansione di tali confini nello spazio e nel tempo.
LUNEDì 11 OTTOBRE
Ore 21.00 – MAO (Museo d’arte Orientale)
UMBRALES Konic Thtr
di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann
prima nazionale
Umbrales è un progetto che esplora i cambiamenti nella percezione umana durante la comunicazione interpersonale mediata dalla tecnologia, nonché gli spazi che vengono generati tramite questa mediazione.
Umbrales è una performance e un’istallazione interattiva insieme nella quale i sensori wireless indossati dagli interpreti sono lo strumento per generare composizioni sonore, visive e per espandere lo spazio.
Umbrales esplora le modalità con cui le tecnologie diventano ri-scrittura del corpo e di come stanno cambiando la nostra idea di luogo e di presenza; come le tecnologie stanno ridefinendo le narrazioni, la cultura, l’ individuo.
a seguire
60X60 secs
autori vari
con Alì Zaidi
motiroti/progetto 360° (UK – PAKISTAN)
prima nazionale
Alì Zaidi mostrerà una selezione dei “one-minute short film” commissionati da motiroti in Gran Bretagna, India e Pakistan e che compongono l’opera/istallazione 60X60 secs . La visione di tali filmati sarà interrotta dagli interventi performativi di Alì che trattano tematiche inerenti “casa e identità nel XXI secolo”.
Nei due giorni precedenti Alì realizzerà alcuni servizi fotografici nella suggestiva Porta Palazzo di Torino cercando al fine di catturare del materiale interessante sul tema della performance.
MARTEDì 12 OTTOBRE
Ore 19.30 – Accademia Albertina di Belle Arti
ESOSCHELETRI
Di Marcel.lì Antunez Roca
Con Ettore Scarpa e Alessandro Lombardo
Al VRMMP la mattina del 12 ottobre verrà data al pubblico la possibilità di vedere il funzionamento degli esoscheletri di Marcel.lì Antunez Roca attraverso le azioni performative di Ettore Scarpa e Alessandro Lombardo.
a seguire
EIKON/ICONA 2010 Il Mutamento Zona Castalia
di Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone
musica dal vivo di Paul Beauchamp (USA)
Eikon/Icona 2010 è l’evoluzione di una performance del 2006 che ha focalizzato la propria indagine sul momento di passaggio tra il visibile e l’invisibile, tra la realtà tangibile e una maggiormente sottile ed intangibile. La creazione 2010 è inserita in una video istallazione che introduce l’attrice ad una dimensione di sospensione e di illusione, un terreno neutro, una soglia “di passaggio”, che evoca l’idea dell’icona quale catalizzatore di energie superiori, “divine”, o della maya indiana: la realtà come illusione, o del Bardo Thodol tibetano: momento di passaggio tra la vita e la morte, o forse tra la morte e una nuova vita.
INGRESSI
Intero € 10,00
Ridotto e Piemonte Card € 7,00
MATINÉES
Intero € 5,00
Ridotto € 3,50
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA Associazione di Cultura Globale
Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI
Direzione artistica Giordano V. Amato
Sezione STORIE DI ALTRI MONDI diretta da Eliana Cantone
Sezione ATTI SINTETICI diretta da Vanessa Vozzo in collaborazione con Antonio Pizzo e Tatiana Mazali
Amministrazione e organizzazione generale Tiziana Mitrione (info@mutamento.org)
Logistica Serena Cossotto (segreteria@mutamento.org)
Ufficio stampa Luigina Moretti (347.798.61.80)
Direzione tecnica Federico Merula
Allestimenti e assistenza tecnica Claudio Albano
Sede legale e uffici: via San Pietro in Vincoli 28 - 10152 Torino
Tel/fax ++ 39(0)11 48.49.44 - www.mutamento.org.
“Il sacro attraverso l’ordinario 2010” è suddiviso in tre sezioni: “OSPITALITÀ INTERNAZIONALE (OI)” (da giovedì 16 settembre a sabato 9 ottobre) che si apre ad artisti provenienti da tutto il mondo; STORIE DI ALTRI MONDI (SAM)” (da sabato 18 settembre a giovedì 14 ottobre) che presenta iniziative legate all’intercultura e “ATTI SINTETICI (AS) - Officine Sintetiche Live Act” (da domenica 10 a martedì 12 ottobre), che propone l’ospitalità di eccellenze artistiche internazionali nell’ambito delle arti performative e delle tecnologie digitali.
“Il sacro attraverso l’ordinario” propone un programma eterogeneo e variegato con diverse anteprime nazionali coniugando linguaggi differenti come teatro, musica, cinema, danza e arti performative.
Si comincia giovedì 16 settembre con la sonorizzazione dal vivo del film “Kilink Istambul’da”, ospitata al Cinema Massimo. Questa performance, presentata in prima nazionale e inserita nel programma di MiTo Settembre Musica, rappresenta un omaggio al regista turco Yilman Atadeniz. La pellicola, per anni considerata perduta, racconta le avventure di un personaggio che è il Kriminal turco. Il musicista turco-finlandese Can “Khan” Oral, affiancato da Alexander Hacke e N.U. Unruh (membri della seminale band tedesca di musica sperimentale Einstuerzende Neubauten), ne propone un’inedita colonna sonora eseguita da vivo. E proprio Khan sarà poi il protagonista di un dj set ospitato il giorno dopo, venerdì 17 settembre, al Cafè Liber.
Venerdì 17 va in scena Sara Alzetta che con “Maria Farrar” propone la storia dell’infaticida Maria Farrar, un monologo animato dalle innumerevoli voci dell’attrice. Segue una prima assoluta: “La forza del silenzio”, un lavoro che approfondisce alcune delle tematiche del poliedrico artista cileno Alejandro Jodorowsky creando una drammaturgica originale dove dati biografici reali s’intersecano con quelli immaginari per dare vita a mito-biografie poetiche.
Oriente e Occidente si incontrano sabato 18 settembre in “Danza d’amore – Mistici d’oriente e occidente”, un itinerario musicale e coreografico proposto da Amelia Cuni, artista tra le più apprezzate di canto Dhrupad, genere musicale indiano di epoca medievale. Lo spettacolo apre “Glossolalia”, un progetto dedicato al centocinquantesimo dell’unità d’Italia che propone una serie di appuntamenti durante il Festival.
L’Africa è protagonista domenica 19 settembre, prima con “Kaidara”, spettacolo dal sapore di fiaba interpretato da Eliana Amato Cantone e Antonio Ruggiero, con musiche eseguite dal vivo da Giulio Berutto, poi con “African time, voci africane a Torino”, un documentario su cambiamenti avvenuti sotto la Mole nelle comunità africane.
I burattini di Carlo Brizzorala animati dalla nipote Francesca, sono in scena lunedì 20 settembre con “Le teste di Pallino”, mentre martedì 21 la compagnia Compagni di Viaggio presenta “L’inizio del viaggio”, un lavoro sulla Sindone.
Mercoledì 22 settembre c’è un ulteriore appuntamento realizzato in collaborazione con MiTo. Si tratta del concerto del turco Kudsi Erguner, virtuoso del flauto ney persiano che per l’occasione è accompagnato da un coro gregoriano e da un gruppo di muezzin.
Si danza giovedì 23 settembre con “Ring around a Rosy” di e con Paola Chiama, cui segue in prima assoluta “Nel buio sospeso” con Massimo Giovara, un lavoro che indaga il ruolo dell’intelligenza ordinaria nei rapporti tra le persone e degli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto diverso, fuori dal comune, sia esso genio o idiozia.
Tocca alla poesia, invece, venerdì 24 settembre con una prima assoluta: “Poeti italiani dell’Alto Medioevo” con Beppe Rosso e “Poeti medievali mistici indiani” con Eliana Amato Cantone ed Erika Sollo. Mentre sabato 25 settembre viene proiettato “Persistenze-esistenze”, un video frutto della collaborazione tra pittori, ricercatori di fisica e musicisti. Per l’occasione ci sarà l’esposizione di alcune opere di Carlo Giaccone.
Domenico Castaldo con il suo gruppo debutta domenica 26 settembre con “La celebrazione – Katharsis”, un lavoro che attraverso canto, musica, danza e ritmo, si concentra sullo studio della pratica rituale. Lo spettacolo sarà replicato fino a giovedì 14 ottobre, giornata conclusiva del Festival.
La giornata di lunedì 4 ottobre propone addirittura tre appuntamenti. Si comincia con “Velati di segni” de Il Mutamento Zona Castalia, uno spettacolo itinerante nato per il suggestivo chiostro dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli. Nel percorso, che coinvolge undici giovani attori che hanno preso parte al laboratorio teatrale L’ascolto e l’incontro diretto da G. Amato e E. Cantone, gli spettatori sono accompagnati alla scoperta di diversi ambienti che hanno per centro l’evocazione dell’India, con testi che spaziano dalle upanishad, alla poesia mistica medievale, fino alla contemporaneità. Segue “Maya oratorio” con Eliana Amato Cantone, un lavoro incentrato sul concetto di illusione. La giornata si chiude con Viviane C. Bertrand, l’artista canadese che per anni ha viaggiato a bordo di una barca a vela portando il suo lavoro in giro per il mondo. Al festival presenta “Kepe:k, il passaggio angusto”.
Martedì 5 ottobre le fiabe sono protagoniste ne “Le favole del Pañcatantra” con Eliana Amato Cantone e le musiche dal vivo di Giulio Berutto.
Sabato 9 ottobre è in scena “Viaje”, uno spettacolo ideato da Antonella Usai che funge da crocevia fra diversi linguaggi artistici nei quali si incontrano e interagiscono la danza, la pittura ed il video.
Domenica 10 ottobre c’è l’anteprima visivo-sonora introdotta live dal catalano Marcel.lì Antùnez Roca (fondatore del celebre gruppo di sperimentazione teatrale La Fura dels Baus) che anticipa “Cotrone Officine Sintetiche Production” che debutterà in novembre in “Prospettiva 2”, il festival d’autunno della Fondazione Teatro Stabile di Torino. Segue la performance-conferenza “The augmented stage” di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann.
Il Mao, Museo d’Arte Orientale, è lo straordinario scenario della giornata di lunedì 11 ottobre che ospita due prime nazionali. Si comincia con “Umbrales” di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann, una performance e un’installazione interattiva nella quale i sensori wireless indossati dagli interpreti sono lo strumento per generare composizioni sonore. Si chiude con “60X60 secs”, un progetto di Alì Zaidi che prevede una proiezione e alcuni interventi performativi.
Martedì 12 ottobre si apre con “Esoscheletri”, un evento che offrirà al pubblico la possibilità di vedere il funzionamento degli esoscheletri di Marcel.lì Antunez Roca attraverso le azioni performative di Ettore Scarpa e Alessandro Lombardo. Segue “Eikon/Icona 2010” con Eliana Amato Cantone.
“Il sacro attraverso l’ordinario 2010” si concluderà giovedì 14 ottobre con le ultime repliche di con “La celebrazione – Katharsis” di Domenico Castaldo.
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA
Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI
Festival Internazionale
IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
XVII edizione
Torino, 16 settembre – 14 ottobre 2010
I luoghi del Festival
San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28 - Torino
Teatro Vittoria via Gramsci, 4 - Torino
Conservatorio Giuseppe Verdi p.zza Bodoni 6 - Torino
Cinema Massimo via Verdi 18 - Torino
MAO (Museo d’Arte Orientale) via San Domenico, 11 - Torino
Cafè Liber c.so Vercelli 2 - Torino
Accademia Albertina delle Belle Arti via Accademia Albertina 6 - Torino
con il sostegno di
Compagnia di San Paolo
Regione Piemonte
Città di Torino
Sistema Teatro Torino e Provincia
Fondazione CRT
Circoscrizione 7
in collaborazione con
MITO SettembreMusica
Torino Spiritualità
Fondazione Teatro Piemonte Europa
Il Circolo dei Lettori
Museo Nazionale del Cinema
Master di Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino
Centro Interculturale della Città di Torino
DAMS Università di Torino
RIZOMI Rete di Teatri Indipendenti
Progetto The Gate
Associazione Piemonte delle Residenze
Università di Torino DAMS/LAB G. Quazza
Politecnico di Torino
CIRMA - Centro Interdipartimentale di Ricerca su Multimedia e Audiovisivo
Virtual Realty & Multi Media Park
Istanbul Bilgi University (Turchia)
C.C. Lorusso e Cutugno
SCA - Struttura Custodia Attenuata - Arcobaleno
GOL - Gruppi Operativi Locali - di Torino
Comunità Indios Krenak del Brasile
Coop. Atypica
CTS - Centro Torinese Solidarietà – Comunità di Saint Pierre
Associazione Merope ONLUS
CONISA
Progetto EutopiE
direzione artistica
Giordano V. Amato
Nessuno è in grado di parlare di ciò che è spirituale se non
attraverso ciò che è ordinario. La conquista di una dimensione
spirituale procede a partire dall’ordinarietà.
Se consideriamo lo spirituale come straordinario,
esso rimarrà sempre sconosciuto e impenetrabile,
estraneo al nostro vissuto: un’immaginazione, un mito non attivo.
Non portiamo il divino al livello dell’ordinarietà,
ma rendiamo divine le nostre vite momento dopo momento.
Ricercare ciò che di sacro alimenta, non visto, l’ordinario. questo il tema ispiratore de IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO, festival che propone, attraverso spettacoli, concerti, laboratori e testimonianze attive, un’indagine della dimensione spirituale dell’essere. Un viaggio alla ricerca del significato del sacro a partire dalla qualità quotidiana dell’esistenza, per dialogare con quanto di straordinario esiste, ogni giorno, nella realtà che ci circonda e in ognuno di noi.
INTRODUZIONE
La XVII edizione de IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO prevede una divisione in tre sezioni.
Del ricco e articolato programma desideriamo segnalare in particolare “GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell'Unità d'Italia”, un progetto che attraversa le prime due sezioni del Festival, Ospitalità Internazionale e Storie di altri mondi, collegando coerentemente il tema dei 150 anni dell’Unità d’Italia alle proposte degli artisti ospiti, stranieri ed italiani, e alle attività svolte con i ragazzi nelle scuole. “GLOSSOLALIA” prevede uno sviluppo in diverse tappe, dall’autunno 2010 all’autunno 2011.
La seconda indispensabile segnalazione è che, pur nel permanere di una direzione artistica generale affidata a Giordano V. Amato, due delle tre sezioni che compongono IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO 2010 sono dirette da figure femminili. Storie di altri mondi, le cui proposte sono strettamente legata alle attività dell’omonima Residenza Multidisciplinare, è diretta dall’attrice Eliana Cantone. La terza, Atti sintetici, è curata da Vanessa Vozzo, già direttrice artistica del MalaFestival e fondatrice della storica compagnia Servi di Scena opus rt, compagnia recentemente confluita ne Il Mutamento Zona Castalia.
LE SEZIONI
1. OSPITALITÀ INTERNAZIONALE (OI)
da giovedì 16 settembre a sabato 9 ottobre
IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO prosegue nella propria vocazione rivolta all’ospitalità di quegli artisti che operano in ambiti che spaziano dalle forme tradizionali alle più avanzate sperimentazioni. Negli anni sono stati innumerevoli gli artisti di fama internazionale e mondiale ospiti della manifestazione, tra i quali ricordiamo: Jean-Claude Carrière, Alejandro Jodorowsky, Barba e l’Odin Teatret, Fernando Arrabal, Sotigui Kouyaté, Mamadou Dioume, Tapa Sudana, Raffaella Giordano, Terry Riley, David Hykes, e molti altri.
2. STORIE DI ALTRI MONDI (SAM)
da sabato 18 settembre a giovedì 14 ottobre
Diretta da Eliana Cantone.
Questa sezione propone iniziative legate all’intercultura, al dialogo e alla conoscenza di culture e tradizioni differenti. Saranno proposte produzioni e coproduzioni della compagnia, spettacoli ospiti, esiti di laboratorio legate alle attività dell’omonima Residenza Multidisciplinare che nel 2009 ha avviato il suo secondo triennio di attività.
Centro delle proposte 2010 è il progetto “GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell'Unità d'Italia” che proseguirà anche nel 2011.
3. ATTI SINTETICI (AS) - Officine Sintetiche Live Act
domenica 10, lunedì 11, martedì 12 ottobre
Diretta di Vanessa Vozzo con la consulenza artistica di Antonio Pizzo (DAMS Torino) e Tatiana Mazali (Politecnico di Torino).
La sezione propone l’ospitalità di eccellenze artistiche internazionali nell’ambito delle arti performative e delle tecnologie digitali interattive. Gli spettacoli ospitati saranno a contenuto socio-politico. Nella tre giorni è prevista una sezione scientifica sotto forma di live show case.
PROGRAMMA 2010
Giovedì 16 settembre (OI)
ore 23.00 – Cinema Massimo, Sala 1
Alexander Hacke (DE): chitarra, elettronica
Khan (TR): elettronica , voce
N.U. Unruh (DE): percussioni
colonna sonora dal vivo del film
“KILINK ISTANBUL ' DA” di Yilmaz Atadeniz, Turchia 1967 (70 minuti)
prima nazionale (seconda esecuzione mondiale dopo quella al Pergamon Museum di Berlino)
In collaborazione con Il Museo Nazionale del Cinema e con MITO SettembreMusica
Alla sua uscita, Natale 1967, “Kilink Istanbul 'da” divenne immediatamente un classico del cinema Istanbollywood lanciando un nuovo filone di film d'azione.
Kilink è la versione turca dell'italiano Kriminal, del quale clona il costume ed esaspera le gesta, citando inoltre l'intero mondo dei comics, inclusi Superman e Batman, in un'autentica orgia di stili e in un folle distillato camp (nell'arco di 10 sequels Klinik si confronterà con mostri, maghi, cambierà sesso e diventerà un cowboy!)
Considerato per molto tempo un film perduto, è stato recentemente pubblicato in DVD. Il musicista turco/finlandese Can "Khan" Oral, affiancato da Alexander Hacke e N.U. Unruh (membri della seminale band tedesca di musica sperimentale Einstuerzende Neubauten), ne propone oggi un'inedita colonna sonora eseguita da vivo.
Venerdì 17 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
MARIA FARRAR
di Manlio Marinelli
con Sara Alzetta
anteprima
“Della infanticida Maria Farrar è una poesia di Brecht che mi ha accompagnato per molti anni. La narrazione di questa che potrebbe essere una ballata di De Andrè, presenta un andamento apparentemente oggettivo e didattico, ma dentro al testo cova un mondo che aspetta solo di esplodere. Questo è quello che ho fatto io in questo testo: ho dato la parola a quel mondo esistenzialmente devastato in cui si cova la ribellione tragica di Maria Farrar, un mondo in cui i poteri violenti e ipocriti dell’istituzione familiare o ecclesiastica pretendono di informare ogni declinazione dell’esistenza di un individuo. A ciò si ribella Maria Farrar”.
Questo testo per una sola attrice, non è un monologo ma un polilogo, perché innumerevoli sono le voci che si inseguono in questa storia in cui il conflitto, che è alla base dell’evento drammaturgico che reclama la scena, si palesa in un concerto in cui ogni personaggio si incarna in un ritmo, in un tono, in un accento, nella grana della voce che occupa lo spazio e aspira a diventare corpo, corpi, persone.
(a seguire)
LA FORZA DEL SILENZIO R.M. Storie di Altri Mondi
prima assoluta
drammaturgia e regia Giordano V. Amato e Serena Cossotto
con Eliana Amato Cantone, Serena Cossotto, Alessandro Alberti Calà, Luca Lusso
LA FORZA DEL SILENZIO approfondisce alcune delle tematiche affrontate dal poliedrico artista cileno Alejandro Jodorowsky nei suoi scritti. I testi esaminati sono stati il punto di partenza per una creazione drammaturgica originale che indaga le relazioni tra gli esseri e in particolare le influenze derivanti dalle singole storie familiari, dove dati i biografici reali s’intersecano con quelli fantastici, verso la creazione di mito-biografie poetiche.
ore 23.00 – Cafè Liber
KHAN (TR) dj set
Festa de IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
in collaborazione con Cafè Liber e con MITO Settembre Musica
Sabato 18 settembre (OI)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
in collaborazione con Torino Spiritualità
DANZA D’AMORE – Mistici d’oriente e d’occidente
Amelia Cuni (DE) canto, tanpura
Werner Durand (DE) iranian ney, didjeridoo, electronics
Proponiamo un itinerario musicale e coreografico attraverso epoche e continenti dove, per mezzo di un approfondito lavoro di ricerca e elaborazione artistica, vengono messi in luce ideali comuni a culture diverse. Lo spettacolo è realizzato con il contributo di compositori e interpreti di fama internazionale e risulta in una esperienza emozionante, nutrimento per lo spirito e l´intelletto.
Mettendo in relazione vari linguaggi musicali e coreutici d´Oriente e d´Occidente viene raggiunta una nuova, stimolante interpretazione del rapporto fra tradizione e innovazione. Assieme al nostro pubblico, ci addentriamo in un territorio di confine che, seppur poco familiare, concede visioni e armonie capaci di toccarci nel profondo. L´omonimo CD è stato pubblicato dalla New Earth Records, Monaco di B., 1998.
Amelia Cuni è nota e apprezzata interprete di canto Dhrupad, un genere della musica colta fiorito nei templi e nelle corti dell´India del Nord in epoca medievale.
In Danza d´Amore la vocalità di Amelia assume una dimensione inusitata fra le tradizioni mistiche dell’India e quelle dell’Italia medievale. Il Dhrupad è un genere devozionale e colto ma allo stesso tempo intensamente espressivo e vitale. Esso si presenta melodioso e vario nell´alternanza di momenti meditativi e di improvvisazioni ritmiche di coinvolgente vivacità.
In questo concerto il Dhrupad si combina con i vari elementi sotto indicati per creare uno spettacolo organico ricco di sfumature e inusuali tessiture sonore associate ad un affascinante linguaggio della danza:
• Arrangiamenti ispirati alla musica antica
• Ritmi e percussioni delle tradizioni europee, medio-orientali e indiane
• Coreografie originali (stile indiano Bharat-Natyam / danza contemporanea)
I testi sono stati scelti con cura per la forma e il contenuto e rappresentano la fonte d´ispirazione del lavoro. Il carattere mistico e sacro dei versi diventa un elemento unificante, volto a creare un impatto emotivo ricco di suggestioni e atmosfera.
• Inni dei templi dell´India medievale
• Inni degli antichi romani (in latino)
• Laudi dell´Italia centrale (S. Francesco d´Assisi, Jacopone da Todi)
• Inni dei monasteri cistercensi (in latino)
• Mistici italiani moderni
Il programma include alcuni dei brani composti per questo Ensemble da TERRY RILEY e altri autori, che integrano gli elementi della musica indiana a tecniche compositive dell´Occidente.
Domenica 19 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
KAIDARA Il Mutamento Zona Castalia
Liberamente ispirato al racconto iniziatico Peul "Kaidara"
drammaturgia e regia di Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone e Antonio Ruggiero
musiche composte ed eseguite da Giulio Berutto
scene e costumi di Elena Lo Sardo
Kaidara è una delle opere più significative della cultura africana tradizionale.
Sotto l’ingenua parvenza di fiaba, semplice e gradevole all'ascolto, questa narrazione orale di grande profondità esige un'attenzione costante e una straordinaria ginnastica intellettuale per chi si accosta unicamente con l’intelletto. Chi invece vorrà aprire all’ascolto il proprio cuore, rendendolo simile a quello di un bambino, potrà coglierne pienamente il significato iniziatico e religioso.
(a seguire)
AFRICAN TIME, VOCI AFRICANE A TORINO
Proiezione del documentario a cura de Videocommunity e Officina Parini – CTP Parini
Regia Corrado Iannelli e Michela Borio
Attraverso una serie di testimonianze si sviluppa un percorso che racconta i cambiamenti avvenuti dagli anni 80 ai giorni nostri, dai primi insediamenti di immigrati soli alla vita famigliare di oggi, per arrivare infine alla seconda generazione che si sta affacciando al presente e ne rappresenterà il futuro. In particolare vengono affrontati alcuni aspetti culturali e sociali che accomunano i diversi paesi dell’Africa subsahariana occidentale e come tali aspetti si siano inevitabilmente modificati nella realtà torinese: la vita comunitaria, la religiosità, la cultura orale e l’educazione.
Lunedì 20 settembre (SAM)
ore 10.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
LE TESTE DI PALLINO
di e con Francesca Brizzolara e “i burattini di Carlo”
Collaborazione alla drammaturgia Viridiana Casali
Musiche e rumori Paolo de Santis
Movimenti di scena Francesca Cinalli
Sguardo esterno Renato Cravero
Con la consulenza di Giovanni Moretti
Compagnie Sensounico – Tecnologia Filosofica
Produzione Morenica – Cantiere Canavesano
Le teste di Pallino sono i burattini di Carlo Brizzolara (paracadutista nella Folgore ad El Alamein-1911 -1986) che si è portato dietro dal campo di concentramento di Geneifa in Egitto,dove fu internato per quattro anni come prigioniero di guerra durante la seconda guerra mondiale.
I burattini ideati da Carlo Brizzolara cominciano la loro vita di personaggi grazie alle storie fornite da un certo capitan pallino, avventuriero e combattente prodigioso, compagno di Carlo,in quel rettangolo di filo spinato.
Questi attori di cartapesta sono ancora “vivi” e dopo anni negli scatoloni,sono stati riportati alla luce dalla nipote dell’autore, l’attrice Francesca Brizzolara, che attraverso la loro storia ha cominciato una ricerca personale sulla figura dell’uomo - scrittore- burattinaio.
La dolcezza del ricordo dell’affezionata nipote si intreccia l’arida crudeltà del campo di prigionia e con l’umanità viva e vera che riemerge dai ricordi dei compagni che hanno vissuto e condiviso quella tremenda esperienza. I burattini testimoniano lo spirito di sopravvivenza che spinge l’uomo, attraverso la sua creatività a salvaguardare la propria dignità anche nelle situazioni più difficili.
Martedì 21 settembre (SAM)
ore 20.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
LA FORZA DEL SILENZIO R.M. Storie di Altri Mondi
replica
(a seguire)
L’INIZIO DEL VIAGGIO Compagni di Viaggio
regia Riccardo Gili
con Riccardo Gili e Costanza Frola
produzione Compagni di Viaggio
“Gerusalemme 70 d.C. L’esercito romano ha costruito una palizzata per cingere d’assedio la città del Tempio di Jahvé. Chilometri di fortificazioni per non lasciare scampo a chi si è ribellato al dominio di Roma. Una donna misteriosa consegna a un soldato ebreo una cassa da portare fuori dalla città. All’interno della cassa c’è un lino macchiato di sangue.”
Nel mese di aprile 2010 a Torino si è realizzata la pubblica ostensione della Sindone. Un oggetto straordinario e misterioso. Un lenzuolo di lino che avvolse il corpo di un uomo che patì un supplizio uguale a quello raccontato dai Vangeli. Un uomo flagellato, crocifisso, lasciato morire con una corona di spine sul capo.
Un fitto dibattito si è acceso tra coloro che ne sostengono l’autenticità e coloro che sono certi che sia un falso.
La Chiesa non si è pronunciata sull’autenticità della sindone, non è importante.
Perché quell’oggetto non è importante in sé e per sé, ma è straordinario per quello a cui rimanda. Quello che indica, quello che ricorda e il modo in cui lo fa.
Il geniale falsario che, secondo alcuni, lo creò sicuramente si rifece alla storia di Gesù di Nazareth. Creò una originalissima icona di Gesù Cristo. Non più il crocifisso, ma un morto il cui corpo ha lasciato un’impronta quasi invisibile, ma che diventa straordinariamente evidente attraverso un negativo fotografico. Sembrerebbe un messaggio recapitato direttamente agli uomini nati dal XX secolo in poi. Un immagine della morte, ma anche della Risurrezione di Gesù Cristo.
Mercoledì 22 settembre (OI)
ore 21.00 – Conservatorio Giuseppe Verdi
KUDSI ERGUNER (TR) flauto ney
Solista di fama internazionale, attuale caposcuola del classico flauto ney persiano, Kudsi Erguner proviene da una nota e ormai secolare famiglia di neyzen mevlevi che inizia con Süleyman Erguner (1902-1953).
La serata del 22 settembre propone un concerto nel quale il noto musicista sarà accompagnato da un coro gregoriano e da un gruppo di muezzin.
Spettacolo-concerto in collaborazione con MITO Settembre Musica e Torino Spiritualità
Giovedì 23 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
RING AROUND A ROSY ‘O Zoo No
progetto, coreografia e danza Paola Chiama
collaborazione alla regia Massimo Giovara
Una danza oscura che ha il sapore dell’incubo, una danza intima e apocalittica, nella quale comunicazione emotiva ed estetica del gesto vogliono coincidere.
Interno buio. Una danzatrice seminuda, evanescente. Quasi un fantasma. Instabile, nel vuoto. Il pavimento ingombro di scarpe, mucchi di scarpe vecchie. Una rosa gigante, vorrebbe essere simbolo d’amore sublime ma non è possibile, c’è troppa vergogna, o pudore. Una macchia di sangue.
Non c’è un messaggio preciso. È solo un filo di pensiero che sgocciola. Solo qualcosa che mi abita da tempo e voglio guardare in faccia. All’origine dello spettacolo c’è un’urgenza di ricordi e incubi infantili poco definiti, difficili da raccontare, per questo già vicini alla danza. Hanno a che fare con l’essere bambini e la vergogna, la paura del buio e dell’abbandono, della morte forse. Qualcosa di noi non diventa adulto, man mano che cresciamo: esseri adolescenti o bambini che sopravvivono dentro di noi, in un mondo notturno. Possiamo talvolta incontrarli nei sogni, o in una nostra reazione emotiva poco appropriata al contesto. Di queste esperienze vorrei parlare con la mia danza.
La danza vuole essere uno studio, anche, sulle caratteristiche del movimento infantile, sul significato di “spontaneo”, “sincero”, “teatrale” nell’ambito coreografico, su un modo di far coreografia che non parte da movimenti indossati come abiti eleganti, ma da aperture della carne.
Uno studio sull’estetica del gesto e contemporaneamente sulla psicologia di chi lo produce. Cosa c’è negli occhi, nella mente del danzatore? A volte la “rottura” della danza è il momento più comunicativo. Perché? Possiamo parlare di sincerità, e in che senso?
(a seguire)
NEL BUIO SOSPESO
prima assoluta
drammaturgia e regia Giordano V. Amato e Massimo Giovara
con Massimo Giovara
coproduzione Il Mutamento Zona Castalia / ‘O Zoo No
Gli aspetti di cose per noi importantissime
Sono nascosti a causa della loro semplicità
E familiarità. Si è incapaci di notare qualche cosa
perché la sia ha sempre davanti agli occhi.
Wittgenstein
Tema dello spettacolo è il vissuto delle persone con problemi psichici nella società contemporanea, il loro difficile inserimento e la discriminazione cui spesso sono oggetto.
La storia dell’unico personaggio, dalla personalità intermittente, indaga il ruolo dell’intelligenza ordinaria nei rapporti tra le persone e degli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto diverso, fuori dal comune, sia esso genio o idiozia.
Venerdì 24 settembre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
in collaborazione con Torino Spiritualità
prima assoluta
POETI ITALIANI DELL’ALTO MEDIOEVO
con Beppe Rosso (A.C.T.I. Teatri Indipendenti)
POETI MEDIEVALI MISTICI INDIANI
con Eliana Amato Cantone (Il Mutamento Zona Castalia) e Erika Sollo (canto)
ORIGINI è un viaggio poetico, filologico e musicale attraverso la poesia religiosa italiana a confronto con le composizioni poetico-religiose della cultura indiana delle origini. Un viaggio verso il mondo della scoperta e della meraviglia della parola e dell’atto poetico attraverso il verbo di San Francesco D’Assisi, Jacopone da Todi, Dante Alighieri, Kabire Vidyâpati, parola agita nel corpo e nel canto degli attori in scena. Lo spettacolo risponde alla necessità di aiutare i ragazzi a prendere coscienza della propria identità culturale italiana in relazione ad un territorio ed una società che sempre più va configurandosi come realtà interculturale ed interetnica.
ORIGINI, quale ricerca del “luogo dell’Anima” tra mondi e tradizioni lontane, intende non solo stimolare la formazione di una mentalità transculturale e transgenerazionale, ma anche restituire un discorso sull’identità degli italiani. Un’identità che non esclude tutto ciò che si colloca fuori dalla propria tradizione, ma si rende accessibile ai punti di vista differenti, alle credenze e alle forme di pensiero altrui; un’identità italiana che si confronti in modo attivo con le proprie origini e con il pensiero sviluppatosi in altri contesti.
Sabato 25 settembre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00
in collaborazione con Torino Spiritualità
POETI MEDIEVALI MISTICI INDIANI
con Eliana Amato Cantone (Il Mutamento Zona Castalia) e Erika Sollo (canto)
replica
a seguire
PERSISTENZE-ESISTENZE
Gruppo Eranos
Andra Attili, Carlo Giaccone, Elisa Di Dio
Il gruppo Eranos propone in prima nazionale il video PERSISTENZE e ESISTENZE frutto della stretta collaborazione di pittori, ricercatori di fisica e musicisti. Il progetto matematico-visual di Andrea Attili si è avvalso dell’apporto della pittura ad inchiostro di china su carta di riso del maestro Carlo Giaccone e delle sonorità africane per marimba e voce della musicista Elisa Di Dio.
Il risultato è un affascinante viaggio tra immagini e suoni evocativi sospesi tra l'esistente e l'illusorio.
Per l’occasione ci sarà inoltre un’esposizione di alcune delle opere del Pittore Carlo Giaccone, fonte di grande ispirazione per la realizzazione del progetto interdisciplinare PERSISTENZE e ESISTENZE.
Domenica 26 settembre (SAM)
ore 21.00 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
LA CELEBRAZIONE - KATHARSIS
De cura animae suae
prima assoluta
Un moderno Mistery Play
Project of Research ‘07/’10
in collaborazione con Torino Spiritualità
Evento speciale, di apertura, in forma di spettacolo, del lavoro di ricerca in Katharsis – project, ideato per lo Spazio Spettacoli di San Pietro in Vincoli.
direzione e drammaturgia Domenico Castaldo
con Katia Capato, Domenico Castaldo, Marta Laneri, Francesca Netto, Claudio Santana Borquéz
progetto Video e grafica Francesca Bono
canti musiche creati da LAB. PERM.
allestimento degli spazi a cura de LAB. PERM.
Produzione in collaborazione con Grotowski-Institute (Wroclaw-Polonia) Malta Arts Festival (Malta), Teatro Akropolis (Genova), Festival Il Sacro Attraverso L’ordinario (Torino), TETRAKTIS PERCUSSIONI ed IN-CHIOSTRO FESTIVAL (Perugia)
Riconosciuta da Università De Desarrollo (Santiago de Chile – CILE), Omma Studio Theater (Creta-GRECIA), Studio For The Art Of Acting (Ljubljana- SLOVENIA), C.R.U.T. (TORINO), Torino Spiritualità
KATHARSIS/De cura animae suae, è il nome del percorso di ricerca, formazione, rappresentazione, che nasce come evoluzione e approfondimento del progetto di ricerca Sulle Orme del Simurgh (già finanziato dalla Regione Piemonte e Sistema Teatro Torino ‘04/’07).
Dall’esperienza passata approfondisce, attraverso l’arte dell’attore e lo studio dell’organicità, canto, musica, danza e ritmo; si concentra sullo studio della pratica rituale, e della sua peculiare funzione pubblica, nelle cultura occidentale.
Da lunedì 27 settembre a giovedì 14 ottobre (pausa lunedì 4 ottobre)
LA CELEBRAZIONE - KATHARSIS
De cura animae suae
repliche
Lunedì 4 ottobre (SAM) - (OI)
ore 19.30 – Cortile San Pietro in Vincoli
VELATI DI SEGNI Il Mutamento Zona Castalia
regia Giordano V. Amato e Eliana Cantone
con i partecipanti del laboratorio L’ASCOLTO E L’INCONTRO
musiche dal vivo Giulio Berutto
produzione Il Mutamento Zona Castalia
VELATI DI SEGNI è uno spettacolo itinerante nato per il suggestivo chiostro dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli. Attraverso un percorso lirico ed onirico gli spettatori sono accompagnati alla scoperta di diversi ambienti che hanno per centro l’evocazione dell’India. La composizione prevede azioni rituali collettive ed interattive in piccole ambientazioni sonorizzate, con letture e testi interpretati. Le fonti, di origine prevalentemente indiana, spaziano dalle upanishad, alla poesia mistica medievale, fino alla contemporaneità. Lo spettacolo coinvolge undici giovani attori che hanno preso parte al laboratorio di propedeutica teatrale L’ascolto e l’incontro diretto da Giordano Amato e Eliana Cantone.
a seguire
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
MAYA ORATORIO Il Mutamento Zona Castalia
drammaturgia, regia e regia video Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone
MAYA ORATORIO indaga sul termine “maya” che in India significa “illusione”. Illusione in quando incantesimo e L'esperienza di Maya è l'esperienza dell'incantesimo e fascinazione del principio femminile.
In una dimensione di installazione performativa agita dall'attrice, viene indagato il tema dell'illusione e dell'apparenza. Il testo poetico e oracolare, suggerito più che interpretato, si fa veicolo dell'ignoto. Per un breve istante possiamo vivere l'esperienza dell'incantesimo di Maya: come le cose ci appaiono e come, forse, non sono.
h. 21.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
KEPE:K, IL PASSAGGIO ANGUSTO
Performance per tamburo e voce
di e con Viviane C. Bertrand
Nata nelle Hautes-Laurentides, Viviane Cristiane Bertrand, viaggia in tutto il continente americano, esibendosi nel teatro sperimentale fino al 1985. Lascia il Québec nel 1986, accettando un lavoro a bordo di una barca a vela che la porterà attraverso l’Atlantico, fino alla Cina, all’India e alla Tailandia. I suoi viaggi la porteranno su montagne sacre e presso templi buddisti, seguendo il suo interesse per la spiritualità e per l’espressione artistica della stessa. Vive, studia e pratica lo zen in Giappone, per poi spostarsi in Europa: Inghilterra, Spagna e ora Italia, dove vive in ritiro in un monastero delle Alpi. Le sue performance sono state presentate in Inghilterra, Spagna, Austria, Italia, Germania, Svizzera, Slovenia e Croazia. Tiene dei workshop di pittura, voce e performance in tutta Europa.
Martedì 5 ottobre e mercoledì 6 ottobre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 9.30 – San Pietro in Vincoli Zona Teatro
In collaborazione con le scuole delle Circoscrizioni 7 e 6 della Città di Torino
LE FAVOLE DEL PAÑCATANTRA Il Mutamento Zona Castalia
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone
musiche dal vivo Giulio Berutto
Il Pañcatantra, che significa letteralmente “cinque parti” fu scritto probabilmente nel Kashmir nel secondo secolo a. C. sulla base di racconti molto più antichi.
Come Le Mille e una Notte anche il Pañcatantra si svolge su di un’ossatura prestabilita: quella di un re che dispera di istruire i suoi due giovani eredi alquanto ottusi.
Finalmente, un giorno, un saggio Brahamano s’impegna ad insegnare ai due ragazzi tutto il niti in sei mesi. L’insegnamento del niti, ovvero della saggezza delle relazioni umane, avviene per mezzo di favole che sono abilmente intrecciate l’una all’altra, senza soluzioni di continuità.
Nella nuova trasposizione agita da due attrici, una danzatrice e un musicista, il linguaggio è opportunamente attualizzato nel rispetto del contenuto pedagogico e sapienziale originale. Lo spettacolo è caratterizzato da un’originale interazione tra musica, voce, azione e danza. Questi elementi che concorrono alla creazione di un’opera agile ed immediata, adatta a tutti.
Giovedì 7 ottobre e venerdì 8 ottobre (SAM)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 9.30 – Spazio spettacoli di San Pietro in Vincoli
In collaborazione con le scuole delle Circoscrizioni 7 e 6 della Città di Torino
KAIDARA Il Mutamento Zona Castalia
Liberamente ispirato al racconto iniziatico Peul "Kaidara"
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone e Antonio Ruggiero
musiche dal vivo Giulio Berutto
Sabato 9 ottobre (OI)
GLOSSOLALIA - Atti poetici per i 150 anni dell’Unità d’Italia, prima tappa ORIGINI
ore 21.00 – Teatro Vittoria
VIAJE
progetto e supervisione Antonella Usai
coreografia e danza Elisa Diaz‚ Elena Picco‚ Angela Placanica‚ Antonella Usai‚ K. Mohanan
pittura Subodh Poddar
video Ladislao Hajagos
costumi Rosa e Sita Singh
in collaborazione con Torino Spiritualità
Presentato in prima internazionale nel maggio 2007 al 1º Festival di teatro contemporaneo di Essaouira in Marocco‚ rientrato da una tournée in India‚ ospite del 33º Festival Vikram Sarabhai di Ahmedabad‚ distribuito da CTP‚ Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte.
VIAJE è uno spettacolo al crocevia fra diversi linguaggi artistici dove si incontrano ed interagiscono la danza, la pittura ed il video. Lo spettacolo si sviluppa seguendo un percorso ideale‚ quasi un viaggio danzato che partendo dall’Oriente dell’India giunge ad Occidente attraverso il crocevia spagnolo. La danza indiana‚ il flamenco e la danza contemporanea occidentale si alternano‚ dapprima sfiorandosi per poi interagire sempre di più. Gradualmente si dispiega un percorso del corpo nelle sue molteplici possibilità espressive: dal rigore geometrico della danza bharatanatyam‚ alla sinuosità del flamenco‚ fino alla danza contemporanea che sembra spingere il corpo al limite di un equilibrio instabile.
La pittura si trasforma in scenografia sempre mutevole‚ ma soprattutto in grafia poetica dei corpi danzanti che‚ pur nella diversità di linguaggi‚ cercano momenti di incontro e comunicazione.
Punto di partenza per la costruzione drammaturgica è stato un poema in lingua bengali di Rabindranath Tagore: “Chanchala”‚ in cui il viaggio instancabile di un fiume‚ simile ad una vera e propria danza‚ diventa la metafora del percorso spirituale dell’anima. La danza è arte particolarmente cara sia alla cultura indiana che alla poesia di Tagore che la considerano uno dei mezzi privilegiati di accesso alla dimensione spirituale. L’irrequietezza del fiume‚ proprio come quella della danza‚ nel misticismo del massimo poeta indiano‚ diventano metafora della corsa‚ capace di superare ogni ostacolo‚ dell’amante che anela al ricongiungimento con l’Amato. Il ricongiungersi degli amanti‚ in realtà è un topos letterario che attraversa le culture di diverse regioni del mondo e che sottintende appunto l’unione fra principio individuale e principio universale.
Visivamente lo spettacolo si apre con un video in cui‚ attraverso la scrittura calligrafica‚ le parole del poeta trovano spazio sulla scena. Il montaggio video evoca un legame tra la scrittura‚ per così dire‚ del pensiero e la scrittura del corpo e introduce lo spettatore al passaggio dal terreno della calligrafia a quello di “dancescapes”‚ l’originale ricerca del pittore indiano Subodh Poddar che traduce in segno grafico i movimenti coreutici.
Domenica 10, lunedì 11 e martedì 12 ottobre
ATTI SINTETICI - Officine Sintetiche Live Acts (AS)
Domenica 10 ottobre
ore 20.00 Teatro Vittoria
Presentazione della Piattaforma Officine Sintetiche
a seguire
ASPETTANDO COTRONE
di e con Marcel.lì Antunez Roca
Un’anteprima visivo sonora introdotta live dal catalano Marcel.lì Antùnez Roca (fondatore del celebre gruppo di sperimentazione teatrale La Fura dels Baus) che anticipa e promuove lo spettacolo “Cotrone Officine Sintetiche Production” progetto vincitore del bando di Intervento a sostegno della Produzione Teatrale in Piemonte - Sezione A che debutterà il 13/14 novembre in Prospettiva 2 – Festival d’autunno della Fondazione Teatro Stabile di Torino, riporta invece ad una duplice operazione: da un lato all’avvicinamento di un autore contemporaneo spagnolo ad una terra affine come quella siciliana attraverso l’opera di Pirandello, dall’altro ad una rilettura de “I Giganti della Montagna” da straniero, simile a quella di Un barbaro in Asia di Michaux.
a seguire
THE AUGMENTED STAGE Konic Thtr
di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann
Una performance/conferenza sul significato sociale del concetto di realtà aumentata applicata all’ambito creativo.
Sempre all’interno della tematica “broken borders” al Mao, l’11 ottobre 2010 è prevista una giornata dedicata al superamento dei limiti corporei e dell’espansione di tali confini nello spazio e nel tempo.
LUNEDì 11 OTTOBRE
Ore 21.00 – MAO (Museo d’arte Orientale)
UMBRALES Konic Thtr
di e con Rosa Sanchez e Alain Baumann
prima nazionale
Umbrales è un progetto che esplora i cambiamenti nella percezione umana durante la comunicazione interpersonale mediata dalla tecnologia, nonché gli spazi che vengono generati tramite questa mediazione.
Umbrales è una performance e un’istallazione interattiva insieme nella quale i sensori wireless indossati dagli interpreti sono lo strumento per generare composizioni sonore, visive e per espandere lo spazio.
Umbrales esplora le modalità con cui le tecnologie diventano ri-scrittura del corpo e di come stanno cambiando la nostra idea di luogo e di presenza; come le tecnologie stanno ridefinendo le narrazioni, la cultura, l’ individuo.
a seguire
60X60 secs
autori vari
con Alì Zaidi
motiroti/progetto 360° (UK – PAKISTAN)
prima nazionale
Alì Zaidi mostrerà una selezione dei “one-minute short film” commissionati da motiroti in Gran Bretagna, India e Pakistan e che compongono l’opera/istallazione 60X60 secs . La visione di tali filmati sarà interrotta dagli interventi performativi di Alì che trattano tematiche inerenti “casa e identità nel XXI secolo”.
Nei due giorni precedenti Alì realizzerà alcuni servizi fotografici nella suggestiva Porta Palazzo di Torino cercando al fine di catturare del materiale interessante sul tema della performance.
MARTEDì 12 OTTOBRE
Ore 19.30 – Accademia Albertina di Belle Arti
ESOSCHELETRI
Di Marcel.lì Antunez Roca
Con Ettore Scarpa e Alessandro Lombardo
Al VRMMP la mattina del 12 ottobre verrà data al pubblico la possibilità di vedere il funzionamento degli esoscheletri di Marcel.lì Antunez Roca attraverso le azioni performative di Ettore Scarpa e Alessandro Lombardo.
a seguire
EIKON/ICONA 2010 Il Mutamento Zona Castalia
di Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone
musica dal vivo di Paul Beauchamp (USA)
Eikon/Icona 2010 è l’evoluzione di una performance del 2006 che ha focalizzato la propria indagine sul momento di passaggio tra il visibile e l’invisibile, tra la realtà tangibile e una maggiormente sottile ed intangibile. La creazione 2010 è inserita in una video istallazione che introduce l’attrice ad una dimensione di sospensione e di illusione, un terreno neutro, una soglia “di passaggio”, che evoca l’idea dell’icona quale catalizzatore di energie superiori, “divine”, o della maya indiana: la realtà come illusione, o del Bardo Thodol tibetano: momento di passaggio tra la vita e la morte, o forse tra la morte e una nuova vita.
INGRESSI
Intero € 10,00
Ridotto e Piemonte Card € 7,00
MATINÉES
Intero € 5,00
Ridotto € 3,50
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA Associazione di Cultura Globale
Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI
Direzione artistica Giordano V. Amato
Sezione STORIE DI ALTRI MONDI diretta da Eliana Cantone
Sezione ATTI SINTETICI diretta da Vanessa Vozzo in collaborazione con Antonio Pizzo e Tatiana Mazali
Amministrazione e organizzazione generale Tiziana Mitrione (info@mutamento.org)
Logistica Serena Cossotto (segreteria@mutamento.org)
Ufficio stampa Luigina Moretti (347.798.61.80)
Direzione tecnica Federico Merula
Allestimenti e assistenza tecnica Claudio Albano
Sede legale e uffici: via San Pietro in Vincoli 28 - 10152 Torino
Tel/fax ++ 39(0)11 48.49.44 - www.mutamento.org.
16
settembre 2010
Il sacro attraverso l’ordinario
Dal 16 settembre al 14 ottobre 2010
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
CINEMA MASSIMO
Torino, Via Giuseppe Verdi, 18, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Verdi, 18, (Torino)
Sito web
www.mutamento.org