Una serie di spettacoli brevissimi, improvvisazioni in pura modalità DADA, verranno offerti a ritmo serrato per festeggiare il compleanno del movimento artistico e letterario d’avanguardia più rivoluzionario e estremo mai esistito, nato al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916.

Il Teatro Più Piccolo del Mondo in versione DADA ha debuttato nel luglio 2016 all'interno del festival "Strofe dipinte di Jazz" di Romans ed è costruito su base 2, essendo le sue misure 2 x 2 x 2 metri, prevedendo 2 performers nonché 2+2 persone di pubblico e presentando spettacoli della durata di 2 minuti disponibili in 2 lingue (italiano e inglese).
Lo spettatore sarà direttamente coinvolto nella creazione della performance: starà infatti a lui creare lo spettacolo, scegliendo un suono, una parola, una visione da un elenco in codice DADA e comunicando la scelta ai performers. La combinazione di tutti questi elementi darà vita alle singole improvvisazioni.

La serata che i due artisti presentano a Trieste è l’inizio di un progetto che dovrebbe avere il suo massimo picco la prossima estate, nella quale è previsto un viaggio europeo di due mesi in Ape del Teatro Più Piccolo del Mondo per raggiungere proprio il Cabaret Voltaire, riaperto in Spiegelgasse come “Dadahaus” nel 2004, e partecipare al crowdfunding della banca dada che lì si sta approntando… a funzionamento rigorosamente casuale.


Sharon Ann Edwards, pedagoga, autrice e attrice neo-zelandese, laureata in scienze dell'educazione a Auckland (NZ), si occupa di teatro per ragazzi. Ha ideato i progetti teatrali "Omicidio per Antipasto" (cena con delitto) e "World's Smallest Theatre" (teatro di strada).
Andrea Neami, attore, pedagogo e autore di teatro per ragazzi triestino, è presidente della Compagnia La Fa Bù APS dal 2008. Si dedica al teatro dal 1993, come professionista dal 2005, e lavora anche a progetti di cabaret (“Linguacce”) e a progetti di video-arte. E’ in corso la sua partecipazione al progetto internazionale "L'Altro degli Ultimi Giorni" ispirato a "Gli Ultimi Giorni dell'Umanità" di Karl Kraus.