In occasione del cinquantenario dall’inaugurazione dell’allestimento delle civiche collezioni presso il Castello Sforzesco firmato dal gruppo di architetti BBPR, la Triennale di Milano intende proporre un incontro-lecture a più voci sul tema del rinnovo e riuso di antichi edifici per funzioni museali.

Il progetto dello studio BBPR ha inaugurato con i musei di Albini e Scarpa una nuova stagione della museografia italiana. Tuttavia, nonostante la loro consacrazione come icone dell’architettura moderna italiana, anche questi musei sono stati oggetto di un dibattito relativo ai possibili modi di cambiamento in relazione alle mutate esigenze degli spazi museali e del loro pubblico.

In un recente passato, gli spazi erano stati oggetto di un concorso “ad inviti” vinto dall’ architetto Alvaro Siza, cui la Direzione centrale Cultura e Musei del Comune di Milano aveva conferito incarico di realizzare la proposta elaborata nell’ottobre 2000 in occasione del “ Workshop Michelangelo”.

Il pericolo che queste trasformazioni possano stravolgere il delicato equilibrio su cui si fondano i valori di unicità di questi capolavori, è stata causa di un vigoroso dibattito tra i sostenitori dell’intangibilità e i fautori invece di una trasformazione.

Che la tematica non sia solo italiana, lo dimostra l’intervento dell’ architetto David Chipperfield sull’isola museale di Berlino, che verrà discusso insieme al progetto milanese per l’ area Ansaldo, dello stesso architetto.

Come la Sala Scaglioni inoltre, anche alcuni musei genovesi di Franco Albini, al quale la Triennale di Milano sta dedicando la mostra “ Zero Gravity”, visitabile sino al 26 dicembre, sono stati recentemente oggetto di riflessioni da parte di importanti architetti contemporanei sui possibili modi di trasformazione di quegli spazi.

Intervengono: Alberico Barbiano di Belgiojoso, Raffaella Besta, Libero Corrieri, David Chipperfield, Carla Di Francesco, Maria Teresa Fiorio, Stefano Musso.

Coordina Fulvio Irace.