Si inaugura giovedì 14 giugno alle ore 19.00 nella Galleria Sottopasso della Stua la mostra fotografica “Il viaggio di Annina”.

Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, la rassegna presenta una quarantina di immagini in bianco e nero scattate da dodici fotografe, che costituiscono l’associazione “Fatue”: Cinzia Busi Thompson, Luisa Carbonich, Paola Casanova, Annalisa Ceolin, Maria Teresa Crisigiovanni, Isabella Doro, Maria Letizia Gabriele, Luigina Gottardo, Marina Luzzoli, Daniela Rizzo, Ilaria Schiavinato, Gabriella Veronese.

“Il viaggio di Annina” è una storia per immagini ispirata alla raccolta di poesie “Il seme del piangere” di Giorgio Caproni, dedicata ad Annina, madre del poeta.

Nel racconto fotografico, la donna non è ritratta vecchia e malata dal morbo di Alzheimer, come nei versi di Caproni, ma come una donna alle prese con gli inganni e le esaltazioni della memoria e con quello che della vita si riesce a dire e raccontare.

Tutto ha inizio nella sala d’aspetto di una stazione, dove Annina, smarrita, comincia il suo viaggio, ideale o reale, attraverso il nostalgico ricordo degli anni passati.

Le immagini in mostra spingono metaforicamente il visitatore a intraprendere il cammino della protagonista, durante il quale voci e oggetti appartenuti a luoghi e tempi lontani sembrano assumere le tinte inconfondibili del vero. In questo modo il filo del ricordo si spezza e trasporta Annina in un altro viaggio.

Così, quello che in apparenza sembra essere un mero viaggio fisico, si rivela un vero e proprio percorso interiore, compiuto attraverso l’eco del fluire del tempo, ora a ritroso, ora nel presente.

Le immagini fotografiche diventano specchio della vita e del mondo interiore del personaggio di Annina, esplorando il dualismo che contraddistingue il nostro agire e il nostro essere, il nostro proiettarci nel futuro, mentre continuiamo a restare uniti al passato.

Biografia



L’Associazione culturale fotografica "Fatue", fa parte del Centro Donna di Mestre, ed è composta da dodici fotografe: Cinzia Busi Thompson, Luisa Carbonich, Paola Casanova, Annalisa Ceolin, Maria Teresa Crisigiovanni, Isabella Doro, Maria Letizia Gabriele, Luigina Gottardo, Marina Luzzoli, Daniela Rizzo, Ilaria Schiavinato, Gabriella Veronese.

Si tratta di uno dei pochissimi gruppi in Italia, e presumibilmente in Europa, costituito da sole donne. Il gruppo, fortemente coeso da più di dieci anni di attività, ha valorizzato e favorito l’espressività di ciascuna fotografa attraverso una modalità di operare basata sulla relazione e su una unità di intenti che sfociano in una pluralità di visioni e immagini e che costituiscono la ricchezza del gruppo.

Hanno realizzato diverse mostre tra le quali: Naturamadre, il luogo il corpo il sacro ( Orvieto, 1992); 7° Festival «Women in the Arts (New Haven Cunnecticut, 1993), Sguardo D (Venezia, 1993), Il corpo e la voce interiore (Mestre, 1994); I luoghi dello sguardo (Monaco, 1995), Donne fotografe nella città (Mestre, 1995), Fatue – 12 fotografe (Padova, 1995), Annina (Marghera, 1999), Immaginario – Incontri con la fotografa (Mira, 2000), C’è sempre una strada per un posto lontano (Mestre, Circolo Culturale Candiani, 2001), Il Paradiso brucia (Mestre, Circolo Culturale Candiani, 2002), il mattino sorprese Shahrazad e lei sprofondò nel silenzio (Biblioteca Centro Donna, Mestre, 2004), sVelate Galleria Contemporaneo, Mestre, 2005), La città illeggibile (Mestre, Biblioteca Centro Donna, 2005), Cibo/Food (Venezia, Galleria Fotografica Al Bacaro – Circolo «La Gondola», 2006), Le Opere i Giorni (Forlì, Rocca di Caterina Sforza, 2006), Alfabeticitta' (Venezia, Le Bistrot de Venise, 2006), Cartoline italiane (Venezia, Galleria Fotografica Al Bacaro – Circolo «La Gondola», 2006).