Domenica 22 aprile si è spento a Roma Alberto Grifi, uno dei più noti e apprezzati film-maker dello sperimentalismo cinematografico italiano.

Il Filmstudio, per ricordarlo, venerdì 27 aprile a partire dalle ore 15,00 gli dedica un doveroso omaggio presentando una ricca selezione delle numerose opere che Grifi ha realizzato nel corso della sua vita. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.



Tra le opere in programma figurano “Transfert per camera verso Virulentia”, “Anna” (coregia con Massimo Sarchielli) e “ La verifica incerta” (coregia con Gianfranco Baruchello), che sono le creazioni più conosciute di Grifi non solo in Italia, ma anche all’estero.



Il rapporto di Alberto Grifi con il Filmstudio viene da lontano, lo possiamo far risalire agli anni in cui il Filmstudio non era solo la struttura che ospitava le sale cinematografiche, ma era un microcosmo che ruotava intorno alla “comune alternativa”, che i fondatori del Filmstudio - in quel periodo su posizioni situazioniste - avevano creato nel 1967 nella stessa strada, in un appartamento con vista sui giardini di Villa d’Alibert e sul Gianicolo, e che, a detta di molti, per diversi anni è stato uno dei posti più accoglienti ed intriganti di Trastevere. Vi risiedevano i fondatori del Filmstudio ma anche, in periodi diversi, femministe creative, film-maker radicali, esploratori della “nuova coscienza”. Era un luogo di incontro e di confronto per cineasti indipendenti, per artisti italiani e stranieri, per esponenti del movimento studentesco e della controcultura internazionale, per i primi viaggiatori “estatici”, diretti in India e a Katmandu. Anche Alberto faceva parte di quel gruppo, in quel clima e in quell’ambiente creò e lavorò per alcuni anni.