In un piccolo spazio al rione Celio, luogo in cui da qualche anno diversi artisti e galleristi hanno stabilito le proprie attività, nasce un nuovo progetto deputato all’arte.

Mensole piuttosto che chiodi e catenelle, opere d’arte di piccolo formato; scultura, pittura, fotografia, incisione si alternano accostate le une alle altre. Dall’apparente caos che si percepisce non appena si varca la soglia, una fucina culturale si dischiude ai propri occhi: attivi principalmente a Roma, oltre ad un centinaio di artisti hanno aderito all’iniziativa proponendo ciascuno un’opera. Nessuna selezione: chiunque abbia sposato il concetto del take away è stato invitato a proporre un lavoro: piccoli formati per prezzi più bassi, prezzi più bassi per un’ arte che sia rivolta a tutti.

La takeawaygallery, nata da un’idea del fotografo ed ora neo gallerista Stefano Esposito, si vuole delineare come la manifestazione più diretta di uno spaccato di arte romana. L’affluenza degli artisti, avvenuta con un rapido passa parola, è stata inaspettata. Nomi affermati assieme a giovanissimi dell’Accademia, giovani promesse, artisti emergenti. Il risultato è un universo visuale complesso e variegato, dove poter incontrare ricerche nuove e passate e poter scegliere la propria opera in mezzo ad altre cento così diverse; dove poter sempre trovare qualcosa che corrisponda alle proprie esigenze.