Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Inaugurazione
Affascinante scrigno che contiene ancora oggi opere importanti, scarsamente conosciute, Palazzo Martelli apre ora al pubblico il suo atrio velato dalla pesante tenda dipinta, le stanze “paese” a piano terra, l’elegante scalone, la magnifica quadreria con le stanze del piano nobile, i saloni giallo e rosso, la cappella, il salone da ballo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze con la Direzione del Museo di Casa Martelli annunciano l’apertura al pubblico di questo nuovo museo fiorentino.
Affascinante scrigno che contiene ancora oggi opere importanti, scarsamente conosciute, Palazzo Martelli apre ora al pubblico il suo atrio velato dalla pesante tenda dipinta, le stanze "paese" a piano terra, l’elegante scalone, la magnifica quadreria con le stanze del piano nobile, i saloni giallo e rosso, la cappella, il salone da ballo.
Grazie all’acquisto da parte dello Stato dello Stemma che Donatello fece per Roberto Martelli, scelto da una commissione di esperti per la risoluzione dell’Eredità Bardini, nel 1998 si è giunti alla donazione dell’immobile e della sua vincolata collezione. Sono quindi circa dieci anni che il palazzo, appartenuto per secoli alla nobile ed antica casata, e passato in proprietà alla Curia fiorentina, a cui lo aveva lasciato Francesca Martelli alla sua morte nel 1986, è divenuto di proprietà dello Stato italiano.
Dal 1999 sono iniziati i lavori strutturali e impiantistici e ora finalmente siamo in grado di presentare questo unicum storico-culturale, preservato nel suo carattere, ma reso funzionale e fruibile secondo le norme di legge attuali. Il nuovo Museo viene così ad inserirsi come un “gioiello” nella già ampia offerta museale fiorentina: una casa-museo, non frutto di una ricostruzione postuma, ma derivata dalla stratificazione secolare della vita di una delle più antiche famiglie fiorentine.
A un passo da piazza del Duomo, sull’antica via della Forca, si trova infatti la “casa” che, per conto di Niccolò e Giuseppe Maria Martelli –Arcivescovo di Firenze dal 1721- l’architetto Bernardino Ciurini, i pittori Vincenzo Meucci, Bernardo Minozzi e Niccolò Contestabile, con lo stuccatore Giovan Martino Portogalli, trasformarono a partire dal 1738 nel palazzo che vediamo adesso. Attraverso le stanze ristrutturate, secondo il gusto dell’epoca, si venne a creare un percorso circolare per rendere più godibile la collezione agli ospiti-visitatori di quella che oggi rappresenta l’ultimo esempio fiorentino di raccolta costituita fra Sei e Settecento in mano pubblica, ricca di capolavori come l'Adorazione del Bambino, di Piero di Cosimo, i due pannelli nuziali del Beccafumi, le magnifiche tele di Luca Giordano e Salvator Rosa, ma anche di oggetti, di mobili e di tappezzerie e decorazioni antiche che le conferiscono “un’aura domestica”, che è elemento di novità, particolarità e attrazione. Alcuni ambienti di natura privata, quali gli ampi locali annessi alla quadreria, il salone da ballo e i salotti limitrofi, ben si prestano all’utilizzo per occasioni conviviali, congressuali e scientifiche di prestigio, e rappresentano una situazione unica fra le proposte offerte dai musei fiorentini.
Questo nuovo Museo dello Stato intende divenire oggetto e meta di interessi, secondo la moderna ottica di fruizione, con la costituzione di supporti didattici e di accoglienza, atti a creare occasioni di visita, d’ incontro o di ospitalità, come manifestazioni artistiche, letterarie e musicali, riproponendo in veste pubblica quello che fu l‘originario spirito della Famiglia.
Affascinante scrigno che contiene ancora oggi opere importanti, scarsamente conosciute, Palazzo Martelli apre ora al pubblico il suo atrio velato dalla pesante tenda dipinta, le stanze "paese" a piano terra, l’elegante scalone, la magnifica quadreria con le stanze del piano nobile, i saloni giallo e rosso, la cappella, il salone da ballo.
Grazie all’acquisto da parte dello Stato dello Stemma che Donatello fece per Roberto Martelli, scelto da una commissione di esperti per la risoluzione dell’Eredità Bardini, nel 1998 si è giunti alla donazione dell’immobile e della sua vincolata collezione. Sono quindi circa dieci anni che il palazzo, appartenuto per secoli alla nobile ed antica casata, e passato in proprietà alla Curia fiorentina, a cui lo aveva lasciato Francesca Martelli alla sua morte nel 1986, è divenuto di proprietà dello Stato italiano.
Dal 1999 sono iniziati i lavori strutturali e impiantistici e ora finalmente siamo in grado di presentare questo unicum storico-culturale, preservato nel suo carattere, ma reso funzionale e fruibile secondo le norme di legge attuali. Il nuovo Museo viene così ad inserirsi come un “gioiello” nella già ampia offerta museale fiorentina: una casa-museo, non frutto di una ricostruzione postuma, ma derivata dalla stratificazione secolare della vita di una delle più antiche famiglie fiorentine.
A un passo da piazza del Duomo, sull’antica via della Forca, si trova infatti la “casa” che, per conto di Niccolò e Giuseppe Maria Martelli –Arcivescovo di Firenze dal 1721- l’architetto Bernardino Ciurini, i pittori Vincenzo Meucci, Bernardo Minozzi e Niccolò Contestabile, con lo stuccatore Giovan Martino Portogalli, trasformarono a partire dal 1738 nel palazzo che vediamo adesso. Attraverso le stanze ristrutturate, secondo il gusto dell’epoca, si venne a creare un percorso circolare per rendere più godibile la collezione agli ospiti-visitatori di quella che oggi rappresenta l’ultimo esempio fiorentino di raccolta costituita fra Sei e Settecento in mano pubblica, ricca di capolavori come l'Adorazione del Bambino, di Piero di Cosimo, i due pannelli nuziali del Beccafumi, le magnifiche tele di Luca Giordano e Salvator Rosa, ma anche di oggetti, di mobili e di tappezzerie e decorazioni antiche che le conferiscono “un’aura domestica”, che è elemento di novità, particolarità e attrazione. Alcuni ambienti di natura privata, quali gli ampi locali annessi alla quadreria, il salone da ballo e i salotti limitrofi, ben si prestano all’utilizzo per occasioni conviviali, congressuali e scientifiche di prestigio, e rappresentano una situazione unica fra le proposte offerte dai musei fiorentini.
Questo nuovo Museo dello Stato intende divenire oggetto e meta di interessi, secondo la moderna ottica di fruizione, con la costituzione di supporti didattici e di accoglienza, atti a creare occasioni di visita, d’ incontro o di ospitalità, come manifestazioni artistiche, letterarie e musicali, riproponendo in veste pubblica quello che fu l‘originario spirito della Famiglia.
21
ottobre 2009
Inaugurazione
21 ottobre 2009
Location
MUSEO DI CASA MARTELLI
Firenze, Via Ferdinando Zannetti, 8, (Firenze)
Firenze, Via Ferdinando Zannetti, 8, (Firenze)
Orario di apertura
In questa prima fase il museo sarà aperto al pubblico il giovedì pomeriggio e il sabato mattina, solo su prenotazione con visite accompagnate.
Vernissage
21 Ottobre 2009, ore 16.30 solo su invito
Ufficio stampa
CAMILLA SPERANZA