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Inaugurazione
Le porte dello storico edificio, capolavoro del barocco siciliano, resteranno aperte a chiunque vorrà ammirare i saloni e gli ambienti cui quattro anni di attento restauro hanno restituito la perduta dignità ed eleganza. Si tratta di una importante “anteprima”. Poi il Palazzo tornerà a fervere di preparativi per l’inaugurazione ufficiale prevista a fine febbraio con una grande esposizione d’arte.
Comunicato stampa
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Comunicato stampa
Catanesi, siciliani e non solo potranno, dal 2 al 5 dicembre, ammirare il rinato Palazzo Valle.
Le porte dello storico edificio, capolavoro del barocco siciliano, resteranno aperte a chiunque vorrà ammirare i saloni e gli ambienti cui quattro anni di attento restauro hanno restituito la perduta dignità ed eleganza.
Palazzo Valle sarà visitabile dal 2 dicembre al 4 dicembre, dalle ore 16 alle 20, e venerdì 5 dalle ore 16 alle ore 24.
Si tratta di una importante "anteprima". Poi il Palazzo tornerà a fervere di preparativi per l'inaugurazione ufficiale prevista a fine febbraio con una grande esposizione d'arte.
A volere il recupero del capolavoro di Giovanni Battista Vaccarini (Palermo, 1702-1768) è stato Alfio Puglisi Cosentino, che ha voluto trasformare uno sfregio della città etnea - il Palazzo era inagibile ed in parte crollato - in un luogo per la cultura.
Il Palazzo è stato infatti affidato alla Fondazione Puglisi Cosentino per l'arte che, a partire dalla prossima primavera, ne farà sede e centro di un intenso programma di iniziative espositive, eventi, incontri focalizzati soprattutto sull'arte contemporanea.
Nella gestione di questa importante struttura, Alfio Puglisi Cosentino è affiancato dal direttore artistico Bruno Corà, critico d'arte di livello internazionale, e da un comitato scientifico internazionale di assoluto prestigio, composto da: Franca Falletti (direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze), Rudi Fuchs (storico dell'arte e Guest Curator), Marie Laure Bernadac (conservateur en chef, responsabile di arte contemporanea al Museo del Louvre), Gillo Dorfles (critico d'arte, già ordinario di Estetica presso le Università di Trieste e Milano), Manolo Borja-Villel (direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid).
La vocazione per il contemporaneo di Palazzo Valle è simbolicamente sottolineata da due interventi che Alfio Puglisi Cosentino ha chiesto a Giovanni Anselmo e di Jannis Kounellis. I due artisti hanno creato per Palazzo Valle due installazioni permanenti che accoglieranno i visitatori della nuova sede culturale catanese.
Sono opere pensate dai due grandi artisti appositamente per questi spazi, create per interloquire con le antiche pietre laviche e le arenarie con cui è stato innalzato il Palazzo.
Evocano, con la loro potenza, la forza delle idee e dell'arte, là dove la contemporaneità si innesta, con cesure ma senza rifiuti, sulla grandezza della tradizione.
Come ben sosteneva l'architetto e decoratore Francesco Fichera (Catania, 1881-1950), Palazzo Valle è il più bello tra gli edifici civili progettati dal grande architetto Giovanni Battista Vaccarini (Palermo, 1702-1768).
Archetipo dei palazzi signorili catanesi, l'edificio occupa l'intero isolato compreso tra via Vittorio Emanuele, via Landolina, via Valle e via Leonardi, ed è stato progettato intorno alla prima metà del '700 (l'inizio lavori risale al 1741, come riportato nell'architrave d'ingresso).
Fu Pietro La Valle, figlio di Vincenzo la Valle Paternò Castello e di una Gravina, a commissionare la sua edificazione, che si svolse in tre tempi e si concluse nella seconda metà dell'800.
La sua facciata, con le sue aperture, le decorazioni e i diversi ordini compositivi, esprime in pieno la creatività del Vaccarini: mensole smussate e addolcite agli angoli, campi geometrici riquadrati, un aggraziato balcone nel cui timpano circolare spicca lo scudo della casa Valle-Gravina, la pietra calcarea posta su intonaco scuro, i particolari e le rifiniture, l'imponente portone, permettono al prospetto principale di raggiungere un aspetto di grande eleganza.
Oggetto di una serie ininterrotta di atti di successione, iniziata già alla fine del '700, durante la quale non sono stati mai attuati interventi di manutenzione, e dopo molteplici destinazioni d'uso, Palazzo Valle è caduto in uno stato di abbandono e di deterioramento tali da diventare inagibile.
Nel 2001 Alfio Puglisi Cosentino acquista l'immobile dagli Asmundo Zappalà di Gisira, con l'intento di riportarlo al suo antico fasto e di assegnarlo a una destinazione di grande valenza culturale.
Gli interventi compiuti sul palazzo, durati dal 2004 al 2008, hanno recuperato la struttura danneggiata dall'incuria, dagli atti di vandalismo, dai terremoti e dall'azione inesorabile degli agenti atmosferici.
Questo autentico gioiello del barocco siciliano è stato così ridonato alla città, ai suoi cittadini e ai visitatori di tutto il mondo, incastonandosi tra gli edifici testimoni del barocco catanese che abbelliscono il centro storico, come i palazzi Biscari, Tezzano, Reburdone e Manganelli.
Catanesi, siciliani e non solo potranno, dal 2 al 5 dicembre, ammirare il rinato Palazzo Valle.
Le porte dello storico edificio, capolavoro del barocco siciliano, resteranno aperte a chiunque vorrà ammirare i saloni e gli ambienti cui quattro anni di attento restauro hanno restituito la perduta dignità ed eleganza.
Palazzo Valle sarà visitabile dal 2 dicembre al 4 dicembre, dalle ore 16 alle 20, e venerdì 5 dalle ore 16 alle ore 24.
Si tratta di una importante "anteprima". Poi il Palazzo tornerà a fervere di preparativi per l'inaugurazione ufficiale prevista a fine febbraio con una grande esposizione d'arte.
A volere il recupero del capolavoro di Giovanni Battista Vaccarini (Palermo, 1702-1768) è stato Alfio Puglisi Cosentino, che ha voluto trasformare uno sfregio della città etnea - il Palazzo era inagibile ed in parte crollato - in un luogo per la cultura.
Il Palazzo è stato infatti affidato alla Fondazione Puglisi Cosentino per l'arte che, a partire dalla prossima primavera, ne farà sede e centro di un intenso programma di iniziative espositive, eventi, incontri focalizzati soprattutto sull'arte contemporanea.
Nella gestione di questa importante struttura, Alfio Puglisi Cosentino è affiancato dal direttore artistico Bruno Corà, critico d'arte di livello internazionale, e da un comitato scientifico internazionale di assoluto prestigio, composto da: Franca Falletti (direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze), Rudi Fuchs (storico dell'arte e Guest Curator), Marie Laure Bernadac (conservateur en chef, responsabile di arte contemporanea al Museo del Louvre), Gillo Dorfles (critico d'arte, già ordinario di Estetica presso le Università di Trieste e Milano), Manolo Borja-Villel (direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid).
La vocazione per il contemporaneo di Palazzo Valle è simbolicamente sottolineata da due interventi che Alfio Puglisi Cosentino ha chiesto a Giovanni Anselmo e di Jannis Kounellis. I due artisti hanno creato per Palazzo Valle due installazioni permanenti che accoglieranno i visitatori della nuova sede culturale catanese.
Sono opere pensate dai due grandi artisti appositamente per questi spazi, create per interloquire con le antiche pietre laviche e le arenarie con cui è stato innalzato il Palazzo.
Evocano, con la loro potenza, la forza delle idee e dell'arte, là dove la contemporaneità si innesta, con cesure ma senza rifiuti, sulla grandezza della tradizione.
Come ben sosteneva l'architetto e decoratore Francesco Fichera (Catania, 1881-1950), Palazzo Valle è il più bello tra gli edifici civili progettati dal grande architetto Giovanni Battista Vaccarini (Palermo, 1702-1768).
Archetipo dei palazzi signorili catanesi, l'edificio occupa l'intero isolato compreso tra via Vittorio Emanuele, via Landolina, via Valle e via Leonardi, ed è stato progettato intorno alla prima metà del '700 (l'inizio lavori risale al 1741, come riportato nell'architrave d'ingresso).
Fu Pietro La Valle, figlio di Vincenzo la Valle Paternò Castello e di una Gravina, a commissionare la sua edificazione, che si svolse in tre tempi e si concluse nella seconda metà dell'800.
La sua facciata, con le sue aperture, le decorazioni e i diversi ordini compositivi, esprime in pieno la creatività del Vaccarini: mensole smussate e addolcite agli angoli, campi geometrici riquadrati, un aggraziato balcone nel cui timpano circolare spicca lo scudo della casa Valle-Gravina, la pietra calcarea posta su intonaco scuro, i particolari e le rifiniture, l'imponente portone, permettono al prospetto principale di raggiungere un aspetto di grande eleganza.
Oggetto di una serie ininterrotta di atti di successione, iniziata già alla fine del '700, durante la quale non sono stati mai attuati interventi di manutenzione, e dopo molteplici destinazioni d'uso, Palazzo Valle è caduto in uno stato di abbandono e di deterioramento tali da diventare inagibile.
Nel 2001 Alfio Puglisi Cosentino acquista l'immobile dagli Asmundo Zappalà di Gisira, con l'intento di riportarlo al suo antico fasto e di assegnarlo a una destinazione di grande valenza culturale.
Gli interventi compiuti sul palazzo, durati dal 2004 al 2008, hanno recuperato la struttura danneggiata dall'incuria, dagli atti di vandalismo, dai terremoti e dall'azione inesorabile degli agenti atmosferici.
Questo autentico gioiello del barocco siciliano è stato così ridonato alla città, ai suoi cittadini e ai visitatori di tutto il mondo, incastonandosi tra gli edifici testimoni del barocco catanese che abbelliscono il centro storico, come i palazzi Biscari, Tezzano, Reburdone e Manganelli.
02
dicembre 2008
Inaugurazione
Dal 02 al 05 dicembre 2008
Location
FONDAZIONE PUGLISI COSENTINO – PALAZZO VALLE
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 120, (Catania)
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 120, (Catania)
Orario di apertura
dal 2 dicembre al 4 dicembre, dalle ore 16 alle 20, e venerdì 5 dalle ore 16 alle ore 24.
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI