Domenica 6 aprile, alle ore 16, a Piubega, l’artista mantovana Cristina Simeoni, che vive e lavora in questa accogliente cittadina, inaugura, in via Boldracca 2, il proprio “Studio d’Arte”. In questo modo la pittrice può offrire ai suoi tanti estimatori l’opportunità di avere a disposizione una vera e propria “mostra permanente”, che si arricchirà in continuazione di nuovi quadri. L’appuntamento è sicuramente da non perdere, vista anche la suggestione che riveste l’apertura di un luogo d’arte così particolare, tanto da riportare suggestioni antiche, quelle che rimandano alle tante “botteghe” in cui si sono formate, in un passato che sembra apparentemente lontano, generazioni di artisti. Il vernissage, introdotto dal critico Simone Fappanni, riserverà anche la presentazione di diversi oli inediti.


Spinta dalla passione per l’arte, Cristina Simeoni, inizia a dipingere giovanissima partecipando a raduni di Madonnari, specializzandosi nel disegno e nella tecnica dell’olio. Nei primi anni Novanta realizza scenografie per allestimenti en plein air e, dopo la Maturità tecnica, frequenta corsi di pittura e arti decorative. Ha partecipato a manifestazioni espositive di carattere nazionale e internazionale, e ha tenuto numerose mostre personali. Fra le personali più recenti ricordiamo quella allestita alla Galleria Zanetti di Bozzolo, recensita persino dalla prestigiosa rivista “Arte”, edita da Mondadori, la retrospettiva organizzata nell’ambito di PiubegArte 2007 e la “doppia personale”, con Liana Morgese, a Monte Isola, sul lago d’Iseo, nell’ambito della prima edizione di “Percorsi sperimentali”.


Nel volume Scrissi d’arte, pubblicato dall’Immaginaria Editrice di Cremona, Simone Fappanni scrive a proposito dell’iter compositivo di Cristina: «Di notte e nel silenzio. In questa dimensione di raccoglimento compaiono, quasi fossero presenze iridescenti, le strutture architettoniche dipinte da Cristina Simeoni. Sono luci che vengono dal buio e che vivono in esso restando impresso nello sguardo mentre la vertigine panica dell’osservatore si affievolisce a favore di una concertazione riflessiva che annienta, quasi all’istante, quella sensazione di mistero che resta eternamente conchiusa in dipinti di forte caratura introspettiva. Simeoni dipinge ciò che sente, seguendo un filo conduttore che la conduce a sondare, con seducente apertura immaginativa, gli angoli più riposti e remoti del paesaggio, visto non tanto che motivo oggettuale da riprendere sulla tela, ma come sinonimo di un passaggio, dall’intenzionalità suggestivamente metaforica, dalla luce irreale alla luce ideale, quella dell’intimità, mai svelata, che è dentro a ciascuno di noi. Cristina, insomma, parla attraverso un linguaggio visuale dove il giallo-luce si spegne e si anima come se fosse in preda a un continuo moto proprio: alterno, discontinuo, incessante. Un movimento, dunque, che si percepisce soltanto con la non razionalità, ma che esiste ed è assolutamente effettivo, tanto che osservando i suoi quadri ci si accorge, con vera sorpresa, quanto l’assenza della presenza dell’uomo sia in realtà un paradosso, una illusione destata dall’opera d’arte in quanto frammentarietà nascente…».


L’atelier si può visitare dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 09.00 – 12.00/14.00 – 17.00, sabato 09.00 – 12.00 ; oppure su appuntamento, telefonando allo 335/6563857.

Simone Fappanni