IN/LIMBO è uno studio fotografico situato tra la Croce bianca e la Corte dei miracoli. Un vero e proprio
limbo al piano terra per chi si sente perso tra il mondo della fotografia analogica e quello dell'elaborazione
digitale. E’ un luogo aperto anche ad altre iniziative ed ospiterà eventi con l’incostanza della passione.
Come primo appuntamento si farà un piccolo salto indietro nell’800, quando la fotografia era un sogno che
diventava reale, ma si farà anche un balzo avanti nell’800, scoprendo come una tecnica così antica,
fotograficamente parlando, possa ancora esistere ed emozionare. In contrasto con la facilità con cui spesso si
abusa del digitale per ricreare facili emozioni, Beniamino Terraneo presenta 10 dagherrotipi, frutto di un
faticoso percorso tecnicamente impegnativo che emerge evidente sul sottile strato d’argento delle opere, e
mette in luce, in un batter d’occhio, il dilemma tra la fotografia analogica e quella digitale.

Mostra Beniamino Terraneo: Occhi d’argento - dagherrotipi contemporanei
Il dagherrotipo è allo stesso tempo positivo e negativo diretto, dalle caratteristiche proprie: più che
un’immagine è un oggetto unico, di una materialità molto particolare che nessun altro mezzo di
riproduzione può rendere. Il procedimento è estremamente complicato, richiede molta esperienza per
dominare le infinite varianti, una manualità precisa e raffinata ben superiore a tutte le altre pratiche
ottocentesche. L’insieme di materiali nobili, come l’argento, l’oro e mercurio; rari e preziosi, si combinano e
alla luce danno origine spontaneamente all’immagine nitidissima della natura.
Beniamino Terraneo, da sempre rigoroso nella tecnica quanto nella selezione delle immagini si confronta
con i più importanti autori dagherrotipisti internazionali, una straordinaria esperienza che ha contribuito
all’arricchimento del suo percorso artistico. Oggi è uno dei pochissimi dagherrotipisti contemporanei a
realizzare i suoi lavori come nell’ottocento su lastra d’argento protetta con bagno d’oro per garantirne la
conservazione. In questa esposizione ci presenta i primi dagherrotipi di un ampio progetto sulle peculiarità
del paesaggio italiano, visioni magiche ed elusive racchiuse in cornici confezionate a mano dallo stesso
autore.

PEDRALI ROSSINI ARCHITETTI
Lo studio di architettura di Paolo Pedrali e Alessandro Rossini, attivo da più di dieci anni, si occupa di
progettazione sia in ambito privato che pubblico con particolare attenzione alla riqualificazione urbana.
Entrambi sono docenti universitari; hanno partecipato a concorsi di progettazione nazionali ed
internazionali ricevendo più volte premi e menzioni.

Mostra Alberto Petrò: Aperçu avant impression
Lo studio ospiterà una mostra fotografica composta da piccole stampe baritate di circa 15 x 20 cm, che
fanno parte del progetto “LeCorbusier”, il seguito naturale di “Architexture”.
“Anteprima di stampa”, questo il titolo tradotto dal francese, è un lavoro che mette in risalto le forme e i
materiali delle opere dell’architetto franco-svizzero sulla base di una semplice affermazione di quest’ultimo:
“l’architettura è un gioco sapiente, rigoroso, magnifico, dei volumi sotto la luce”.