La galleria MaiCollection di Verona inaugura il prossimo 31 marzo una mostra collettiva dedicata a quattro personalità ancora “incensurate” del mondo dell’arte. Proprio l'essere esordienti su un ampio palcoscenico è uno degli elementi che accomuna i quattro artisti, tutti provenienti da Milano, che esporranno nelle sale di via Sottoriva ed è anche lo spunto che ha dato origine al titolo della mostra. Malgrado le tecniche e le modalità d'espressione scelte dai quattro siano differenti, è possibile rintracciare anche un altro elemento comune nel loro percorso: si tratta della "Piscina comunale" di via Grossich, parete di una copisteria milanese adattata a luogo espositivo e sulla quale i quattro artisti hanno avuto modo di confrontare e perfezionare i loro percorsi artistici. Lorenzo De Liguoro, il più giovane del gruppo, dipinge la sua personale analisi della società a partire dall'uomo. Il materiale di riferimento è costituito da immagini "rubate" in Internet, dai libri o dalle riviste: volti e corpi ignoti, già slegati da ogni possibile legame emotivo, vengono infine estratti dal contesto originario e inseriti in un ambiente neutro, atemporale. Laura Giardino dipinge essenzialmente donne imprigionate e fissate su sfondi tappezzati, ma frequenta anche gli spazi della fotografia focalizzandosi sulla ricerca delle imperfezioni del suo corpo. Adriano Pasquali è in un certo senso il "collettore" del gruppo, l'ideatore dello spazio espositivo "Piscina comunale" dove gli altri hanno sempre trovato ospitalità in questi ultimi anni. In questa occasione specifica Adriano Pasquali presenterà un'installazione che prova a tradurre le suggestioni della memoria individuale in linguaggio contemporaneo condiviso. Danilo Pasquali, infine, lavora essenzialmente con la fotografia e le opere che verranno esposte nelle sale di via Sottoriva hanno un evidente obiettivo comune di ricerca: promuovere gli elementi normalmente utilizzati per la censura (dalla banda nera agli elementi strutturati al di sopra dell'immagine per celare il volto dei protagonisti) e integrarli già all'origine, nella fase di ambientazione scenografica dello scatto.