Mercoledì 13 giugno 2007 alle ore 18,30 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la mostra Incontro con l’Accademia: Firenze. Corso di Decorazione, curata da Vincenzo Ludovici e Franco Bertini

L’esposizione rimarrà aperta fino al 29 giugno, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.

È il quinto di una serie di appuntamenti programmati in questi ultimi due anni (in precedenza: Roma, Foggia, Frosinone e Perugia), in cui le Accademie italiane sono invitate a presentare una circoscritta selezione del lavoro dei propri allievi, per mostrare ciò che si va elaborando nei differenti laboratori, che costituiscono l’asse portante di ogni scuola.

L’intenzione è di proporre una ricognizione sistematica su quanto accade nelle istituzioni dove materialmente si formano quelli che saranno gli artisti dell’immediato futuro. L’Accademia è infatti il luogo, anzi l’unico luogo istituzionalmente riconosciuto, in cui le pulsioni creative si possono trasformare concretamente in linguaggio artistico.

Dal momento che sempre più spesso in questi ultimi anni chi opera professionalmente nel campo dell’arte contemporanea rivolge la propria attenzione alle esperienze artistiche dei giovani, una mostra come questa rappresenta una nuova occasione di riflessione critica intorno al lavoro di quanti ancora si dibattono tra formazione e ricerca, per materializzare le tensioni progettuali e le sperimentazioni metodologiche in un linguaggio artistico autonomo, capace di esprimere le problematiche del presente e guardare al futuro.

L’Accademia di Firenze presenta undici allievi, appartenenti al Corso di Decorazione dei professori Ludovici e Bertini: Andrea Cioni, Clara Conci, Romina Diaz, Enrico Di Giovannantonio, Rika Fujmoto, Isabella Grott, Katya Longhi, Melania Pro, Samanta Scarpetta, Roberta Toralbo, Nicole Valenti. Sono artisti in fieri, differenti per scelte e modalità espressive eppure omogenei negli obiettivi finali, che offrono al pubblico un’importante possibilità di delineare un panorama multiforme della ricerca artistica contemporanea, certamente incompleto, ma sicuramente efficace per mostrare l’inevitabile complessità che caratterizza in maniera specifica il momento della formazione.