Into The Wood è una foresta sonora, dove l'acustica del legname assume un'altra sembianza, in parte vicina alla musica elettronica ed in altre a musiche rituali. Il suono viene elaborato in tempo reale utilizzando oggetti, strumenti in legno (con il supporto di microfoni e dell’elaborazione digitale) e registrazioni ambientali del bosco raccolte durante le micro performance di hugging tree e di sonorizzazione del bosco stesso.La performance avviene all'interno di una struttura cubica in legno, dove l'artista manipola tavole di compensato, rami, cortecce, mentre una videoproiezione fa da quadro all'azione raccontando il Legno da un punto di vista visuale.
L'esibizione è condotta dal performer (ENIAC – Fabio Battistetti) che può coinvolgere il pubblico (in determinate situazioni) a prendere parte all'esibizione suonando la legna stessa.
La struttura è il centro dell'azione, all'interno l'artista ha la sua postazione di controllo e manipolazione del suono, il lato frontale ed i due laterali sono costellati di oggetti in legno tenuti assieme alla struttura tramite elastici e piani. La parte retrostante è dedicata alla parte visuale tramite uno specifico telo da retro proiezione.

Into The Wood è stata progettata e prodotta dal Piemonte Share Festival con il supporto di Marcovaldo.

Lo sviluppo dell’opera a livello musicale e concettuale è di Fabio Battistetti.

La struttura portante dell’opera (un cubo in legno, con le pareti aperte, della misura di 2,20 metri per lato) è stata disegnata da Catherine Chanoux e realizzata a Mondovì dalla Falegnameria Fratelli Volume.

La produzione è stata curata dal Piemonte Share Festival.

Il live visual ed il montaggio del video sono stati curati da Emanuele Andreoli con il contributo di Silvia Poeta Paccati, Federica Pace e Serena Porrati.

La legna utilizzata nella performance arriva da Pila (Ao), dal Monregalese, dalla Val Germanasca, dalla Valle Varaita e dal Parco Ticino.

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