La rassegna d’arte contemporanea “inLOCO - l’arte corre sul fiume” prende il titolo dalla locuzione avv. lat. “in loco” - proprio sul posto, direttamente in quel luogo, con tutta l’enfasi e la preziosità che deriva dall’uso del latino - e vuole sottolineare la volontà degli artisti di fare arte in un contesto culturale ben determinato, ricco di sfaccettature e significati.
Localizzare l’arte non significa, infatti, dare spazio a ciò che è prettamente locale o rinnegare apertura e confronto in campo internazionale, ma corrisponde alla consapevolezza del valore delle energie presenti nel territorio, per superare – semmai - un provincialismo alla rovescia che non crede se non in ciò che viene da fuori.
Ciò che nasce e si sviluppa in provincia merita altrettanta attenzione di quanto si sviluppa nei luoghi più percorsi dai circuiti artistici, in quanto la provincia ha una sua dimensione culturale molto forte, proprio perché più circoscritta: ciò che è importante, infatti, non è il luogo ma come lo si vive, come lo si interseca con le proprie opere.
Il progetto artistico si inserisce nella corrente di ultima concezione, che affronta la questione ”arte” secondo una logica di sistemi e percorsi territoriali/tematici e prevede una mostra permanente di arte contemporanea (pittura, scultura, fotografia, videoarte, installazioni ecc.) e una serie di manifestazioni collaterali.
L’iniziativa è finalizzata alla valorizzazione e al potenziamento dei luoghi della creazione artistica contemporanea nella provincia, rafforzandone la presenza e la visibilità nei circuiti della produzione e della fruizione dell’arte in ambito nazionale e internazionale, facendo emergere la ricchezza delle diverse esperienze e identità locali.
La provincia di Oristano ha effettivamente sviluppato, rispetto ad altre città, un lento avvicinamento alle specificità del contemporaneo, soprattutto in campo artistico, lasciando emergere un quadro territoriale non ancora sufficientemente indagato nelle sue potenzialità e che può essere oggetto di interventi progettuali efficaci.
L’idea sembra aver trovato nell’amministrazione di Solarussa, un positivo riscontro e una fattiva collaborazione per muovere un sistema rigeneratore di cultura, fondere linguaggi artistici e favorire il superamento di confini socio-culturali.
La mostra è allestita presso Casa Sanna nella Piazza della Chiesa della Madonna delle Grazie, accortamente acquisita dal Comune di Solarussa e destinata a Museo dopo i lavori di ristrutturazione che si stanno realizzando in questo periodo.
L’edificio costituisce un esempio concreto della distinzione delle classi sociali che si evidenziava anche nella diversa struttura delle case: balconi in ferro battuto, un grande portone d’ingresso sovrastato dallo stemma della famiglia a sottolineare l’appartenenza a una casata di grandi proprietari terrieri.
Introduce la rassegna Ivo Serafino Fenu