Dopo le ultime esperienze di Land Art, ci ritroviamo a confrontarci con lo spazio chiuso e
labirintico della Nuova Galleria delle Arti di Fabriano.
Un vero cambiamento di prospettiva, quasi un inversione a "U" verso l’interno: lo sguardo
esplora un modo più intimo e personale.
I materiali naturali o provenienti da oggetti di recupero caratterizzano sempre il nostro lavoro,
insieme alla carta, anch’essa di riciclo, che sarà la protagonista di uno degli allestimenti e
dello “spazio feed back” dell’ingresso/uscita alla galleria.
Installazioni pensate come un viaggio nelle diverse stanze, e il confronto tra due opposti,
parti dello stesso animo: chiusura, costrizioni e autocostrizione da un lato - apertura, sogni
e immaginazione di un futuro possibile dall’altro.