Maggio, Giugno e adesso Luglio.
Il ciclo Inspiration, improntato sull'ispirazione, i suoi significati, le sue forme, le sue manifestazioni, si conclude con questo nuovo evento.
Cosa è emerso, dunque, da questo tema e cosa ne rimane?

Senza dubbio che l'imitazione e l'emulazione dei grandi del passato, quelli da cui si trae “Ispirazione”, serve ad entrare “in competizione” con essi e fa si che confrontandosi con loro, e non ricopiandone le grandi opere, si raggiungano risultati intensi, opere nelle quali risuona la grandezza d'animo dell'artista e l'anima del pubblico vibra all'unisono con questa. Come citava David Foster Wallace, “Il genio non è riproducibile. L’ispirazione, però, è contagiosa, e multiforme, e anche soltanto vedere, da vicino, la potenza e l’aggressività rese vulnerabili dalla bellezza significa sentirsi ispirati e (in un modo fugace, mortale) riconciliati”. Stesso pensiero condiviso da Chris Anderson, secondo il quale viviamo nella cultura del “remix”, dove tutto è ispirato da qualcosa che è venuto prima, e la creatività si vede nella reinterpretazione di opere preesistenti non meno che negli originali.

Noi di MAD, che siamo sognatori, romantici e passionali, amiamo e condividiamo il pensiero del poeta spagnolo Federico Garcìa Lorca che percepisce l'ispirazione artistica come frutto di tre fonti.
L'Angelo, simbolo dell'invasamento divino dall'alto. "L'angelo che guida e regala, difende ed evita e previene; l'angelo che abbaglia, diramando la sua grazia all'uomo che, senza sforzo alcuno, realizza la propria opera, la propria simpatia o la propria danza".
La Musa, simbolo dell'ispirazione femminile. "La musa detta e, in talune occasioni, soffia; gli artisti ne odono la voce, tutti la sentono ma non sanno dove, non la non sanno spiegare, ma ne sono nutriti."
Il duende, che “è un potere e non un agire, è un lottare e non un pensare. Il duende ti sale interiormente dalla pianta dei piedi: non è questione di facoltà, bensì di autentico stile vivo, ovvero di sangue, di creazione in atto”.

Ispirazione è dunque un grande puzzle i cui tasselli sono l'intervento divino, soprannaturale, l'illuminazione, l'influenza, la suggestione, l'empito creativo, la folgorazione, la “febbre”che l'artista avverte in un determinato momento e che deve tradurre in atto, prima che gli passi e non l'abbia più, quel qualcosa che va oltre il corpo mentale, che avvolge tutto l'individuo e che riguarda il suo sentire.