Nella pluri-reversibilità dell'istante, Dirtmor propone un evento frocio, l'attimo d'attesa al glande, la contumacia di circostanza anti impollinazione, il degrado sottomesso della borghesia.
Noi siamo per la macchina monarchico sessuale, l'egemonia della specie sopra il suo simile, l'istinto auto animale, l'incoerenza del liquido seminale.
Mossi da un inconscio accesso alla diversità ci proponiamo di celebrare l'esoscheletro diatonico della specie, ansimando violenti gemiti dal basso femore, il tremore per l'inaspettato e la voce caduca della cieca infanzia. L'impollinazione artificiale, il pericolo euclideo, il giudaismo affiatato sono la corrispondente deflagrazione della massa.
L'omosessualità è un diritto economico, una presa di autocoscienza su di un sistema produttivo castrato, l'ingoio forzato e l'ignara goccia di sborra che cade su un naso.