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Intime connessioni. MAW incontra Valentina Colella
Una riflessione sul concetto di intimità nella nuova era dei ‘social’, un inedito progetto che gioca con i sensi dei visitatori e la coscienza del sé. Con una nuova frontiera posta alla poetica dello spazio privato: il recupero dell’autonomia dell’artista dentro/contro il sistema dell’arte.
Comunicato stampa
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Il MAW presenta Intime connessioni, sintesi inedita ed emozionale di un’intensa ricerca della giovane artista Valentina Colella che propone, oltre ad opere di pittura e di fotografia, l’installazione 'Soul under 35', liberamente accessibile al pubblico dopo l’anteprima privata tenutasi lo scorso maggio nello spazio Sensus di Firenze per gli Amici del Guggenheim Museum di Bilbao.
Pensato specificatamente per la galleria sulmonese, Intime connessioni è un progetto artistico dove Valentina Colella gioca con i sensi dei visitatori introducendo un pensiero forte sulla percezione della realtà: realtà della coscienza e del quotidiano, sommersa, dissolta, alterata dal digitale.
E’ il vagare incessante di ognuno nelle distese pubbliche dei social; è la disgregazione potente e seduttiva della sfera segreta nella nuova era di Facebook il centro dell’opera di Colella, nativa ipermediale che nel trionfo apparentemente senza vinti della società-confessionale professa la riconquista del sè dichiarando l’intimità come salvezza, ri-presa del territorio della propria sovranità indivisa. Con una nuova frontiera posta alla poetica dello spazio privato: il recupero dell’autonomia dell’artista dentro/contro il sistema dell’arte.
Così, sulle pareti della galleria, scivola empatica e perturbante l’intimità dipinta del ciclo Valentina’s room mentre una sala oscurata accoglie una tenda canadese stipata di coperte dal cui varco l’artista, impersonato da una micro cam, guarda il muoversi delle figure del sistema (il pubblico, il critico, il gallerista…) che scrutano e si proiettano tra 305 ‘anime’, sottilissime sagome che si muovono oscillando al passare degli spettatori in mezzo a fasci di luce pink: un invito alla riflessione sull’ansia degli under 35; una sfida giocosa contro il tempo, molti concorsi e spazi artistici danno accesso soltanto ai giovani che non hanno compiuto i 35 anni.
E, alla fine del percorso, uno scatto incantato della stessa “canadese” che dall’assedio silenzioso trasferisce il suo segno nella quiete di un bosco, Nature connected (my future homes): l’interno acceso, il portatile accanto, le coperte morbide ad indicare intime connessioni allo sguardo e al pensiero.
“Siamo entusiasti di sostenere questo progetto realizzato da un artista di cui stimiamo il discorso etico e critico: per MAW è importante affermare, in un contesto come quello dei circuiti artistici territoriali, il profondo impegno rivolto alla creatività contemporanea e alla ricerca culturale.” spiegano Rino Di Pietro e Italia Gualtieri, curatori di MAW.
Pensato specificatamente per la galleria sulmonese, Intime connessioni è un progetto artistico dove Valentina Colella gioca con i sensi dei visitatori introducendo un pensiero forte sulla percezione della realtà: realtà della coscienza e del quotidiano, sommersa, dissolta, alterata dal digitale.
E’ il vagare incessante di ognuno nelle distese pubbliche dei social; è la disgregazione potente e seduttiva della sfera segreta nella nuova era di Facebook il centro dell’opera di Colella, nativa ipermediale che nel trionfo apparentemente senza vinti della società-confessionale professa la riconquista del sè dichiarando l’intimità come salvezza, ri-presa del territorio della propria sovranità indivisa. Con una nuova frontiera posta alla poetica dello spazio privato: il recupero dell’autonomia dell’artista dentro/contro il sistema dell’arte.
Così, sulle pareti della galleria, scivola empatica e perturbante l’intimità dipinta del ciclo Valentina’s room mentre una sala oscurata accoglie una tenda canadese stipata di coperte dal cui varco l’artista, impersonato da una micro cam, guarda il muoversi delle figure del sistema (il pubblico, il critico, il gallerista…) che scrutano e si proiettano tra 305 ‘anime’, sottilissime sagome che si muovono oscillando al passare degli spettatori in mezzo a fasci di luce pink: un invito alla riflessione sull’ansia degli under 35; una sfida giocosa contro il tempo, molti concorsi e spazi artistici danno accesso soltanto ai giovani che non hanno compiuto i 35 anni.
E, alla fine del percorso, uno scatto incantato della stessa “canadese” che dall’assedio silenzioso trasferisce il suo segno nella quiete di un bosco, Nature connected (my future homes): l’interno acceso, il portatile accanto, le coperte morbide ad indicare intime connessioni allo sguardo e al pensiero.
“Siamo entusiasti di sostenere questo progetto realizzato da un artista di cui stimiamo il discorso etico e critico: per MAW è importante affermare, in un contesto come quello dei circuiti artistici territoriali, il profondo impegno rivolto alla creatività contemporanea e alla ricerca culturale.” spiegano Rino Di Pietro e Italia Gualtieri, curatori di MAW.
18
luglio 2015
Intime connessioni. MAW incontra Valentina Colella
Dal 18 al 31 luglio 2015
arte contemporanea
Location
MAW – MEN ART WORK LABORATORIO D’ARTE
Sulmona, Via Morrone, 71, (L'aquila)
Sulmona, Via Morrone, 71, (L'aquila)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica ore 10,30-12,30 e 17,00-20,00
Vernissage
18 Luglio 2015, ore 18,30
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